giovedì 31 ottobre 2013

CGIL CISL UIL - COMUNICATO STAMPA 31 10 2013 EMERGENZA PRECARI IN SICILIA

EMERGENZA PRECARI IN SICILIA: 
Concluso l’incontro con il Presidente Crocetta condiviso processo comune e istituzione unità di crisi.
Fai clic sul documento per ingrandire.


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mercoledì 30 ottobre 2013

IL MATTINO DI SICILIA - Precari enti locali, due disegni di legge fermi da cinque mesi.


PALERMO - Due disegni di  sui precari  da cinque mesi sono in attesa di essere esaminati dall’Assemblea regionale siciliana. Ddl che potrebbero dare una risposta ai 23.500 . A proporli è stato il vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale . La discussione sui due disegni di legge,  461 e 462, era stata pure avviata dalla  Quinta Commissione  dell’Ars che si occupa di lavoro ed erano stati contestati  dai deputati del M5S.  Un’opposizioone evidentemente efficace visto che da lì i due ddl non si sono più mossi. Ed è tutto bloccato.

Il dl 462 prevede una legge organica che superi il sistema delle proroghe e dia inizio alla  dei precari storici degli enti locali e delle pubbliche amministrazioni della regione, attraverso la costituzione di un “ruolo unico ad esaurimento”. Questo vuol dire che verrà rispettata l’anzianità di servizio dei precari che usciranno gradualmente dal bacino  fino al suo esaurimento. La Sicilia  è una regione con il 70 % dei dipendenti di enti pubblici in condizione di precariato. La direttiva comunitaria prevede la conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato dopo 36 mesi di permanenza continuativa del lavoratore precario nello stesso posto di lavoro dell’Ente. Nei Comuni siciliani i contratti a tempo determinato sono stati rinnovati all’infinito e mai trasformati in contratti a tempo indeterminato.

Ma i soldi per coprire le proroghe si trovano sempre: “Non si capisce come mai – ha dichiarato Venturino – si trovino in maniera costante le coperture finanziarie per le proroghe e non si sia pensata invece una soluzione definitiva. Abbiamo il dovere di dare risposte serie e concrete ai cittadini”.


I precari in soprannumero dovrebbero confluire nel bacino unico regionale che deve essere centralizzato e non può dipendere dagli enti pubblici. La Regione spende attualmente 300 milioni per coprire gli stipendi dei precari degli enti pubblici, la proposta di Venturino è di spendere sempre le stesse risorse assicurando il lavoro anche a tutti i precari che risulterebbero in esubero nelle PA siciliane, poiché i contratti negli enti locali siciliani  hanno superato il limite massimo di rinnovo dei contratti previsto dalla normativa europea. A invarianza  dei saldi pubblici della Regione Sicilia, non si deve spendere soldi in più rispetto agli anni precedenti, si devono andare a consolidare l’esperienza maturata dai precari degli enti locali. Coloro che sono in esubero rispetto alle piante organiche di alcuni Comuni, non andranno buttati via ma convergeranno in un bacino regionale.


Il dl 461 l’obiettivo di disciplinare in maniera organica il bacino dei lavoratori titolari di contratti di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato, finanziati con oneri a carico del bilancio della Regione, dopo l’entrata in vigore dell’articolo 3 della Legge regionale 22 gennaio 2013 n. 4 e dell’articolo 1 della Legge regionale 22 gennaio 2013 n. 5. Questi Lsu lavorano sia negli enti pubblici che in cooperative ed enti ecclesiastici.La Regione ha a disposizione una somma di 36 milioni di euro per stabilizzare i 4 mila Lsu legati ad enti pubblici. Ma da questo gruppo rimarrebbero fuori almeno 2mila che lavorano in enti ecclesiastici e cooperative. 

L’intenzione è quella di chiedere al governo regionale di aumentare il contributo per la cosiddetta borsa di auto impiego da  37 mila euro a 50 mila euro. Questa categoria perciò dovrebbe cominciare a crearsi un’attività autonoma. Non tutti gli Lsu potranno trovare lavoro all’interno delle Pubbliche amministrazioni, si cercherà di dare loro un incentivo per uscire dal bacino degli Lsu. Lo scopo di queste dl è quella di trasformare gli Lsu che non hanno un regolare contratto di lavoro con gli enti e la PA. In questo momento molti esercitano gli stessi servizi che fanno i precari della Pa che però hanno almeno un contratto di lavoro. Si cercherebbe di estirpare la cattiva abitudine di far lavorare anche nella Pa i lavoratori in “nero”.



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GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2013

SABATO 20 LUGLIO 2013

Video presentazione disegno di legge Venturino, Dott Aiello - ARS aula gialla 27 05 2013




Fonte: http://www.ilmattinodisicilia.it/precari-enti-locali-due-disegni-di-legge-fermi-da-cinque-mesi/

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GDS - Precari, scoppia la rivolta contro il piano del ministero


Critiche dall’Anci: «Anche le proroghe saranno difficilissime». I sindacati: “La lista unica non è la soluzione”

di RICCARDO VESCOVO
PALERMO. 
Schiacciati da paletti troppo restrittivi imposti da Roma, la soluzione per salvare i 18 mila precari degli enti locali siciliani potrebbe arrivare da una legge regionale che il governo punta ad approvare all'Ars entro la fine dell'anno. La norma istituirebbe un albo unico dal quale attingerebbero i Comuni, che consentirebbe di superare alcuni vincoli stabiliti dalla normativa relativi ad esempio alla spesa per il personale. È l'ultima carta giocata dal governo regionale per prorogare i contratti dei lavoratori in scadenza al 31 dicembre e avviare i percorsi per le stabilizzazioni. Ma sindaci e sindacati ritengono non praticabile la strada suggerita da Roma e intrapresa da Palazzo d'Orleans perché, dicono, i Comuni hanno ridotti spazi di manovra a causa del patto di stabilità, ovvero dei vincoli alla spesa imposti da Roma.
L'allarme è scattato con la stesura del decreto sulla Pubblica amministrazione approvato ieri in Senato. Per il ministro Gianpiero D'Alia «il testo affronta con coraggio emergenze sociali non rinviabili. Rispondiamo a due ingiustizie: quella dei contrattisti, ai migliori dei quali diamo una speranza di assunzione stabile attraverso selezioni riservate, e quella dei vincitori di concorso, verso cui lo Stato non ha onorato l'impegno preso di inserirli nelle amministrazioni». Ma la particolare situazione siciliana rende più difficili questi percorsi. Ne ha parlato ieri l'assessore regionale alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, durante il telegiornale di Tgs spiegando che «il testo del decreto è rivolto a tutti i precari d'Italia e non è favorevole alla situazione siciliana. Ma le proroghe ai contratti si possono fare. I Comuni non devono aver sforato il patto di stabilità ed è necessario che ci siano dei posti vuoti in pianta organica. A tal fine stiamo lavorando a una norma per favorire i prepensionamenti anche negli enti locali».
Ma Paolo Amenta dell'Anci Sicilia, spiega che «senza una deroga al patto di stabilità, anche le stesse le proroghe saranno difficilissime. C'era un accordo tra Roma e la Sicilia secondo il quale le somme per pagare i precari sarebbero dovute derivare da risparmi e tagli alla spesa. Ciò non è però avvenuto».
Non a caso la Cisl, che per voce di Maurizio Bernava e Gigi Caracausi, chiede di «obbligare sindaci e amministratori locali a recuperare risorse, tagliare sprechi in via amministrativa e confrontarsi col sindacato per ridurre, ente per ente, ogni fattore di deficit». La soluzione, secondo l'assessore Valenti, potrebbe arrivare dall'istituzione del bacino unico: «In questo modo avremo una lista che ci consentirà di agire con maggiore flessibilità. Ma serve una legge e il nostro obiettivo è approvarla entro l'anno». Ma Claudio Barone della Uil Sicilia ritiene che questa «graduatoria regionale degli Lsu non risolverebbe il problema, rimangono tutti i vincoli che impediscono le assunzioni». E la Cgil, con Michele Pagliaro, paventa «il rischio di impugnativa del Commissario dello Stato di un'eventuale provvedimento costruito su quei presupposti».
Sindaci e organizzazioni dei lavoratori sono sul piede di guerra. Totò Burrafato, primo cittadino di Termini Imerese, chiede che «Crocetta e D'Alia facciano piena chiarezza sul futuro dei precari siciliani». Restano poi irrisolti diversi nodi, tra cui quello dei 650 precari del Comune di Palermo che il 31 ottobre protesteranno davanti a Palazzo delle Aquile. Lo ha reso noto Nicolò Scaglione, segretario aziendale per il Comune di Palermo della Cisl Fp Palermo Trapani. 


Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/298364/

http://www.capodorlandobuongiorno.com/sportellolsu/viewnews.asp?id=3101
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Corriere della Calabria - I precari incrociano le braccia Stop ai servizi in molti Comuni


L'annuncio dei sindacati: «Adesione intorno all'80%». Lunedì prossimo manifestazioni a Cosenza, Villa San Giovanni e Vibo Valentia: «Non ci fidiamo più delle promesse della giunta regionale»

I precari incrociano le braccia<br/>Stop ai servizi in molti ComuniCATANZARO Ha provocato il blocco dei servizi in molti comuni l'adesione degli oltre 5.000 lavoratori Lsu e Lpu, ex art. 7, e dei precari dei bacini storici istituzionalizzati allo sciopero regionale ad oltranza proclamato unitariamente da Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uil Temp. 
«La sospensione dell'assistenza e accompagnamento di bambini e studenti nei servizi di scuola bus, dei servizi di mensa e raccolta dei rifiuti in molte città, assieme a disservizi diffusi negli uffici - è scritto in un comunicato dei sindacati - rappresentano la dimostrazione di come, anche per effetto dei pesanti tagli  che hanno bloccato il turn-over dei dipendenti della pubblica amministrazione, questi lavoratori siano  di fatto un pezzo fondamentale della pianta organica dei comuni. Moltissimi i comuni e le Comunità montane dove la quasi totalità dei Lsu e Lpu si è astenuta dal lavoro: San Giovanni in Fiore, Lamezia Terme, Pianopoli, Bocchigliero, Tiriolo, Casole Bruzio, Rossano, Spezzano, Longobucco, Campana, Cerisano, Roccella Jonica, Rogliano, Malito, le Comunità montane  del Pollino, Silana, dell'Unione delle Valli del Savuto». 
«Nei Comuni di tutte le altre province calabresi, la percentuale di adesione media allo sciopero - prosegue la nota - si è attestato intorno all'80%. Tanti i comuni dove i sindaci hanno inteso partecipare attivamente allo sciopero intervenendo nelle assemblee tenutasi nelle sale consiliari, importante anche dal punto di vista simbolico le dichiarazioni di solidarietà rese dai sindaci di Cassano e Rossano, segnalazioni alle Prefetture di competenza a testimoniare l'effettivo blocco dei servizi ed il relativo disagio sono giunte da tutto il territorio calabrese dove il personale Lsu e Lpu è impiegato nei servizi di mensa negli istituti scolastici.
«La mobilitazione - annunciano i segretari generali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, Antonio Cimino, Carlo Barletta e Gianvincenzo Petrassi - proseguirà e si intensificherà nelle prossime settimane: lunedì 4 novembre manifestazioni pubbliche si terranno a Cosenza nel piazzale antistante l'autostrada, a Villa San Giovanni nei pressi del porto ed a Vibo Valentia è previsto un sit-in davanti alla Prefettura. Mentre nelle province di Catanzaro e Crotone continueranno i presidi e le assemblee pubbliche presso i comuni e le sale consiliari interessando della vertenza le relative prefetture. La mobilitazione si intensificherà fino al presidio dei lavori del consiglio regionale a Reggio Calabria, non basteranno le eventuali rassicurazioni di assessore al Lavoro e presidente della Regione, ormai poco credibili nei loro annunci, contenuti in verbali debitamente sottoscritti, e puntualmente disattesi. L'obiettivo infatti è l'immediata convocazione del consiglio regionale che dovrà approvare la variazione di bilancio, necessaria a garantire la copertura di sussidi ed integrazioni per tutto il 2013. Occorre che venga finalmente riconosciuta la storicizzazione della spesa ormai ultra quindicennale ed il relativo inserimento del capitolo di spesa nel bilancio preventivo, e ripreso il processo di stabilizzazione dando seguito al tavolo governativo, faticosamente conquistato  attraverso la mobilitazione dei mesi scorsi di Lsu e Lpu». (0020)


Fonte: http://www.corrieredellacalabria.it/stories/politica/18634_i_precari_incrociano_le_braccia_stop_ai_servizi_in_molti_comuni/

http://www.capodorlandobuongiorno.com/sportellolsu/viewnews.asp?id=3106
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MGL - Comunicato Stampa 30 Ottobre 2013


Il Senato conferma e approva il misfatto consumato alla Camera, migliaia di famiglie siciliane, rischiano  di essere messi fuori con drammatiche ricadute sul tessuto sociale ed economico di decine di comunità presso cui queste prestano servizio, al di là delle tante false verità dichiarate dal Ministro D'Alia .
Siamo chiamati tutti in prima persona ad assumerci le proprie responsabilità!
  
 Invitiamo tutto  il personale in servizio con contratto a tempo determinato e/o impegnato in ASU a sospendere le proprie attività di lavoro a decorrere dalle ore 11:00 di questa mattina, effettuando timbratura d'uscita .
Invitiamo altresì tutto il personale interessato  a sollecitare gli amministratori  a  inoltrare URGENTE e IMMEDIATA richiesta di audizione per domani  ore 9:30  al Presidente della Regione Siciliana, in rappresentanza del proprio comune.
  
Abbiamo ancora una volta la possibilità di farci sentire con forza e determinazione , non sprechiamo questa possibilità  domani è troppo tardi !  
 Dare massima diffusione a mezzo stampa delle iniziative intraprese.  
  
( Testo telegramma indirizzato al Presidente Regione Siciliana Palazzo d'Orleans - Piazza Indipendenza Palermo :  Si richiede urgente audizione per domani ore 9:30              presso Vs sede su problematica precari enti locali .         Il Sindaco   _________ ) 
  
Aggiorneremo in giornata il presente comunicato.            
                                              Il Segretario Generale
                                                   Giusepe Cardenia           


Fonte: http://www.insiemeassociati.it/
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martedì 29 ottobre 2013

Corriere della Sera - Decreto Pubblica Amministrazione Arriva il via libera del Senato


Passa con 174 sì, 53 no e un astenuto. Norme per la
riduzione delle spese e l’efficienza amministrativa


Il Senato approva, in terza lettura con 174 sì, 53 no e un astenuto il decreto sulla Pubblica Amministrazione che ha norme per la riduzione delle spese, la mobilità e l’ efficienza amministrativa. Il decreto è convertito in legge un giorno prima della sua decadenza.


Fonte: http://www.corriere.it/politica/13_ottobre_29/decreto-pubblica-amministrazione-ok-senato-ff5f8184-40c5-11e3-a16f-76083166bd35.shtml

http://www.capodorlandobuongiorno.com/sportellolsu/viewnews.asp?id=3100

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Decreto sui precari della p.a.: ultima chiamata in Senato

Domani decadrà il decreto 101 che salva i precari della pubblica amministrazione: corsa contro il tempo

ImgArriva oggi in Senato, a pochissime ore dalla scadenza, il decreto sui precari della pubblica amministrazione, dopo il lungo tira e molla che ne ha messo a rischio la conversione nei tempi previsti. Migliaia di lavoratori restano col fiato sospeso, in attesa della fumata bianca.
Entro domani, infatti, il decreto dovrà essere tramutato in legge, pena la sua decadenza e, per decine di migliaia di precari della pubblica amministrazione la speranza di trovare una via per l’assunzione dopo tante proroghe dei contratti a tempo determinato.
Palazzo Madama, insomma, non potrà fare altro che votare il provvedimento così come è stato trasmesso dalla Camera dei deputati, se davvero vorrà rendere effettive le disposizioni di legge in esso contenute. E tutto ciò dovrà avvenire nell’arco di poco più di 24 ore.

Come noto, il testo è andato incontro a profonde revisioni nelle sedute della Camera, dove il MoVimento 5 Stelle ha portato a casa il successo di far passare qualche proprio emendamento, dilungando però, insieme alle altre fazioni politiche, i tempi per l’approvazione definitiva.
Ciò, naturalmente, è avvenuto perché il Governo non ha inteso porre la fiducia al provvedimento, a contrario di come si è svolto, spesso, in passato con gli ultimi esecutivi, che finivano per  blindare testi ben più impopolari e più controversi dell’atteso decreto 101.

Tra le norme in attesa di diventare a tutti gli effetti legge dello Stato, vi è la previsione del 50% dei posti nei concorsi pubblici da qui al 2016 per coloro che abbiano svolto almeno 3 anni di servizio nella pubblica amministrazione negli ultimi 5. Allo stesso modo, le graduatorie vengono prorogate fino alla medesima scadenza e ciò per effetto del blocco al turnover previsto proprio nella legge di stabilità.
In seguito, alcuni degli ultimi accorgimenti riguardano l’impossibilità di svolgere a livello locale i concorsi dei dirigenti, i cui bandi verranno indetti esclusivamente dall’amministrazione centrale, preso atto delle indicazioni per il corretto riequilibrio degli organici da parte degli organi deputati all’analisi relativa.



Fonte: http://www.lagazzettadeglientilocali.it/pf/articolo/23499/decreto-sui-precari-della-pa-ultima-chiamata-in-senato-il-testo

http://www.capodorlandobuongiorno.com/sportellolsu/viewnews.asp?id=3092

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CISL - PRECARI, CISL: “UN PIANO REGIONALE E UN'UNITÀ DI CRISI”

Torna alla homepageIl governo Crocetta obblighi sindaci e amministratori locali a recuperare risorse, tagliare sprechi in via amministrativa e confrontarsi col sindacato per “ridurre, ente per ente, ogni fattore di deficit”

Cisl Sicilia - Foto Notizia
“Ci auguriamo che il presidente Crocetta confermi l’incontro col sindacato preannunciato per giovedì per discutere assieme di precariato in Sicilia”. Così Maurizio Bernava e Gigi Caracausi, segretario della Cisl Sicilia l’uno, della funzione pubblica regionale (Fp), l’altro. E “ci auguriamo – si legge in una nota Cisl – che al confronto che attendiamo, il governo si presenti, non con generiche rassicurazioni” relativamente a modifiche da apportare durante il dibattito sulla legge nazionale di Stabilità, al testo varato dalla Camera la settimana scorsa. Sarebbe infatti “troppo tardi e troppo pericoloso”, sottolinea il sindacato. Che insiste: serve un piano regionale per il quale il governo dell’Isola deve impegnarsi a “razionalizzare le risorse e realizzare risparmi così da poter assicurare l’impiego stabile dei lavoratori sulla base di un programma pluriennale”. Pertanto, la Cisl si attende dal governo della Regione che “obblighi sindaci e amministratori locali a recuperare risorse e tagliare sprechi in via amministrativa” e che vincoli sindaci e amministratori locali ad avviare col sindacato un confronto capace di “ridurre, ente per ente, ogni fattore di deficit”. È questo, scrivono Bernava e Caracausi, che renderebbe credibile l’azione del governo, sia sul fronte interno (la definizione del piano di rientro per la stabilizzazione) che su quello esterno, della richiesta di eventuali deroghe a Roma. “Su queste basi – precisano i due sindacalisti – la Cisl è disponibile a dare il proprio contributo di sacrifici e responsabilità”. Pertanto, “sia istituita subito una unità di crisi che segua passo passo gli sviluppi della vicenda, al Parlamento nazionale, in sede regionale e presso ogni amministrazione locale”. (ug)

Fonte: http://www.cislsicilia.it/notizie/2013/10/29/3000/PRECARI-CISL-PIANO-REGIONALE-E-UNIT-DI-CRISI.html
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MGL - Comunicato Stampa 25 Ottobre 2013 bis


MGLLa drammatica situazione che è venuta a determinarsi, ci induce a ipotizzare due percorsi, a) che il Senato tenti di riscrivere i punti essenziali della riforma con preciso riferimento all'art. 4 del disegno di legge di conversione, per intenderci quello che riguarda i precari della pubblica amministrazione, ma con poche possibilità di concludere entro il 30 ottobre, con la consequenza che il decreto 101/2013 decade; b) quella che il governo ponga la fiducia sul testo licenziato dal Senato, ma sarebbe a quel punto la Camera dei deputati a pronunciarsi, ma sappiamo già le difficoltà riscontrate e il risultato venuto fuori con la riscrittura del testo approvato in precedenza al Senato, con l'aggravante che una mancata fiducia aprirebbe le porte a una crisi di governo e farrebbe venire  meno comunque le condizioni per l'approvazione di quanto attenzionato.
Ciò premesso, è d'obbligo prima di qualsiasi raggionamento, porsi la domanda: Oggi è conviente far decadere il testo di conversione in legge del decreto approvato alla camera o fare approvare comunque un testo che condizionerebbe in modo irreversibile la già tanto compromessa posizione dei precari siciliani e non solo; rimandando alla legge di stabilità prossima in discussione, ogni possibile norma in merito?
Per valutare quale ipotesi è percorribile o quale scelta fare nell'arco temporale di 48 ore, bisogna comprendere le posizioni politiche che si sono venute a delineare in seno al Parlamento nazionale; è assolutamente incomprensibile che la maggioranza di un governo si pronunci al Senato in un modo e alla Camera in un modo completamente opposto, per comprendere questo, voremmo capire a chi rappresenta la deputazione eletta in Sicilia nei due rami del parlamento? che fine abbia fatto, dov'è? quali interessi sta tutelando? il Ministro D'Alia perchè non ha rilasciato dichiarazioni nel merito,a cosa è dovuta la sua latitanza, considerato che per l'intera giornata è stato inutilmente contattato da questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali senza possibilità di interloquire? voremmo capire se il Vice premier Alfano è impegnato più a difendere la sua posizione politica o a operare seriamente nel ruolo proprio a lui demandato ? Credo, che nessuno di questi sigori, li onoro usando questo termine, abbia a che vergognarsi nel rappresentare le istanze di una categoria, di persone oneste e laboriose che non hanno pagato alcun ticket o raccomandazione per ricoprire quel posto di lavoro, dove, con senso di responsabilità e serietà prestano servizio.
Dove sono gli Amministratori Locali, la deputazione regionale, i sindacati, l'anci, il governo regionale, grande assente a Roma nel momento in cui si affrontava la delicata situazione dei precari siciliani.
Ebbene , il Presidente Crocetta non può prendere in giro padri di famiglia di fronte all'evidenza del misfatto, cercando di arginare i danni, ipotizzando un suo intervento a Roma, ricordiamo che a Roma doveva essere presente nei giorni scorsi, ieri e non domani.
Apprendiamo che è intenzione del Governatore convocare un incontro a Palazzo d'Orleans con i confederali, sappi che è  la strada sbagliata, se incontro ci deve essere questo deve essere direttamente con i lavoratori parte lesa, deve darci conto della sua assenza a Roma nei momenti fondamentali della vertrenza, altresì perchè l'assessore Bianchi dichiara con quattro mesi d'anticipo, che la Regione Siciliana a sforato il tetto di spesa fissato a inizio anno per tutto il 2013, vorremmo comprendere come fà a sforare il tetto di spesa se non ha speso i soldi dovuti agli enti per cofinaziare i contratti a termine a partire dal mese di maggio 2013; quali spese ha sostenuto fuori dal quella preventivata, a chi sono andati i soldi spesi ma non programmati, a discapito delle fasce più deboli , precari , servizi sociali , scuola etc. 
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali ci riserviamo entro domani di assumere una posizione forte e intransigente sulla questione, stante la necessità di raccordare tutte le province siciliane in un unica azione mirata e oculatamente valutata.
                                                                                         Il Segretario Generale
                                                                                              Giuseppe Cardenia


Fonte: http://www.insiemeassociati.it/ Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.