Martedì 30 Luglio 2013 - 21:22
All'Ars non c'è tempo per approvare il rinnovo del contratto dei circa 20 mila precari degli enti locali. Il sindacato protesta: "Perché ridursi sempre all'ultimo momento? Tanti lavoratori sono col fiato sospesa in attesa di questa proroga".
PALERMO - Niente di fatto. Oggi doveva essere il giorno buono, all'Ars, per approvare la proroga dei contratti dei circa 20 mila precari siciliani degli enti locali. “Ma il nostro parlamento – denuncia la Cisl Fp Sicilia – evidentemente ha altre priorità”.
Così, ecco che, come spesso è accaduto anche in passato (basti ricordare la votazione di bilancio e Finanziaria, giunta in 'zona Cesarini') anche stavolta si è giunti all'ultimo momento utile per l'approvazione di una norma attesa da tanti cittadini. “Siamo alle solite – la denuncia del segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi – i deputati e il governo, evidentemente, reputano più importante la legge anti-parentopoli, o altre questioni. Nel frattempo, però – aggiunge – tanti siciliani stanno col fiato sospeso in attesa di un rinnovo che, nel frattempo – ricorda Caracausi – è giunto in tutto il resto d'Italia. Domani – conclude il sindacalista – si voti la proroga. Senza se e senza ma. La politica tutta, dal governo al parlamento, ha già dimostrato fin troppe volte di essere insensibile alle esigenze del precariato siciliano”.
Così, ecco che, come spesso è accaduto anche in passato (basti ricordare la votazione di bilancio e Finanziaria, giunta in 'zona Cesarini') anche stavolta si è giunti all'ultimo momento utile per l'approvazione di una norma attesa da tanti cittadini. “Siamo alle solite – la denuncia del segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi – i deputati e il governo, evidentemente, reputano più importante la legge anti-parentopoli, o altre questioni. Nel frattempo, però – aggiunge – tanti siciliani stanno col fiato sospeso in attesa di un rinnovo che, nel frattempo – ricorda Caracausi – è giunto in tutto il resto d'Italia. Domani – conclude il sindacalista – si voti la proroga. Senza se e senza ma. La politica tutta, dal governo al parlamento, ha già dimostrato fin troppe volte di essere insensibile alle esigenze del precariato siciliano”.
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