sabato 30 novembre 2013

LA REPUBBLICA - Precari, ecco il ddl. Roma allarga le braccia I sindacati: "Si tratta di un ennesimo bluff"


La giunta discute un disegno di legge per la proroga e la stabilizzazione dei 24 mila precari degli enti locali. Previsto un bacino unico, contratti trienalli subito e la possibilità per i Comuni di assumere questo personale con un orario ridotto. Il ministro Derio: "Non ci sono sanatorie per la Sicilia". I sindacati autunomi protestano


Proroghe per tutti i 24 mila precari degli enti locali e via libera a un piano di stabilizzazioni con contratti che prevedono il taglio delle ore di lavoro. Il governo Crocetta prova a forzare la mano e in giunta vota un disegno di legge che adesso andrà subito all'Ars, visto che molti precari hanno il contratto in scadenza a dicembre. E mentre la giunta prova a risolvere la questione precari, dal governo nazionale arriva l'ennesima doccia fredda: "Come sappiamo la questione del precariato è molto grave. Abbiamo cercato di aiutare, per quello che possibile, la regione Sicilia, ma la risposta ai precari è la creazione di nuovi posti di lavoro. Questa è la vera risposta. Non ci sono sanatorie che possano risolvere la questione", dice il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio, stasera a Catania.

La norma che sta esitando da Palazzo d'Orleans prevede la creazione di un bacino unico dei precari e consente le proroghe "nel rispetto delle disposizioni vigenti e coerentemente con la programmazione triennale del fabbisogno del personale e dei posti in dotazione organica". La proroga sarebbe triennale ma, è evidente, il riferimento alle "disposizioni vigenti" rischia di far incorrere la legge nella scure del commissario dello Stato: le norme nazionali non prevedono deroghe al patto di stabilità, anzi obbligano la Regione a ridurre le spese per un importo uguale al costo delle proroghe, circa 351 milioni di euro anche se nel ddl votato in giunta la copertura è solo per 250 milioni. Sul fronte stabilizzazioni, i Comuni possono farle, rispettando comunque i paletti del patto di stabilità e, anche in questo caso, i posti liberi in pianta organica: per le categorie inferiori, A e B si possono fare contratti a tempo indeterminato, anche part-time, senza l'obbligo del concorso aperto a tutti. Per le categorie superiori, C e D, invece occorre bandire un concorso con posti riservati. Questo il testo approvato in giunta.

Per
 i sindacati autonomi è "un ennesimo bluff": "Dalla lettura del testo emerge con forza la superficialità e la non conoscenza diretta della materia trattata, basti pensare che si richiamano norme e condizioni ampiamente superate nel tempo da una legislazione regionale complessa e articolata, che solo chi ha avuto modo di seguire costantemente e in modo esaustivo può comprendere e trattare", dicono i rappresentanti del Movimento giovani lavoratori.

Fonte:http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/11/29/news/il_governo_crocetta_vara_ddl_per_i_precari_i_sindacati_si_tratta_di_un_ennesimo_bluff-72279140/
Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

MGL - Comunicato Stampa 29 Novembre 2013

MGLIl tanto annunciato disegno di legge sui precari  è stato presentato ieri sera per approdare oggi in giunta di governo, sono stati così formalizzati in 6 articoli i contenuti, che possiamo solo definire frutto di una mente malata o regia di un sistema occulto che si pone come unico fine la destabilizzazione di una categoria, attraverso un'azione diversificata che pone su  livelli diversi i precari a secondo se questi prestano servizio presso enti locali o presso Uffici della Regione Siciliana, mistifica e pone sullo stesso piano soggetti che rivestono sotto il profilo giuridico condizioni sostanzialmente diverse, con l'aggravante di riportare indietro nel tempo i lavoratori contrattualizzati attraverso la soppressione di tutte le leggi esitate nel corso degli ultimi 13 anni dall'ARS in materia di stabilizzazione, sfidando la leggittimità costituzionale e l'impugnativa del Commissario dello Stato.
Dalla lettura del testo emerge con forza la superficialità e la non conoscenza diretta della materia trattata, basti pensare che si richiamano norme e condizioni ampiamente superate nel tempo da una legislazione regionale complessa e articolata; che solo chi ha avuto modo di seguire costantemente e in modo esaustivo può comprendere e trattare, diversamente la posizione del funzionario, oggi delegato ad affrontare la questione tanto delicata non si differenzia dal messo o l'usciere che ha seguito la vicenda  attraverso una normale lettura dei vari quotidiani.
Alla luce di quanto sopra non possiamo che confermare e rafforzare il concetto espresso ieri nell'ultimo comunicato stampa, il dramma oggi vissuto e frutto di scelte sbagliate, di nomine e incarichi a funzionari sbagliati e di una politica troppo impegnata a risolvere le questione interne anzichè dedicare tempo e concretezza alle tante emergenze che rischiano di degenerare in violenza.
Come si può porre sullo stesso piano chi ha lo status giuridico di dipendente e chi no c'è l'ha, quando le norme stesse che regolamentano la materia ne evidenziano le differenze sostanziali ?
Come si può considerare un soggetto oggi contrattualizzato, destinatario del regime transitorio, quando lo stesso  trovasi in una condizione già pregressa, stante che le norme a regime ne hanno sancito la decadenza in quanto fruitore di una misura di fuoriuscita, com'è la stipula di un contratto a tempo determinato ?
Quanto sopra si rileva all'art 1 della proposta di legge, là dove si parla di istituire un elenco regionale di lavoratori appartenenti al regime  transitorio dei lavori socialmente utili, richiamando il comma 8 dell'art 4  del decreto legge 101/2013, comma riservato esclusivamente al personale utilizzato in ASU e non già contrattualizzato. Come non si può non tenere conto di riferimenti normativi richiamati all'art.1, superati da norme regionali che hanno recepito, modificato o integrato le stesse. 
Passando all'art 2 del testo presentato l'attenzione si richiama sempre sui riferimenti normativi citati, che sono da ritenersi di esclusiva pertinenza del personale non già contrattualizzato ma bensi in atto utilizzato in ASU , prova ne è il rimandare il tutto all'art 1 con le contraddizioni sopra rilevate .
l'art 3 relativo alle proroghe dei contratti a tempo determinato ribadisce un concetto chiaro e inequivocabile ovvero : " le pubbliche amministrazioni , nel rispetto delle dispoiszioni vigenti  e coerentemente con la programmazione  triennale del fabbisogno   del personale  e dei posti in dotazione organica possono prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti aventi diritto all'inserimento nell'elenco regionale" cio sancisce che non ci sono alternative; le domande che ci poniamo sono :
Quali enti vengono a trovarsi nella condizione di poter procedere alla programmazione di fabbisogno personale fermo restando gli obblighi e i limiti in materia di contenimento spesa prevedendo  assunzioni a tempo indeterminato ? ma ancor di più per quanti soggetti sarà possibile pogrammare detto beneficio, considerato che l'onere finaziario di assunzione e a totale carico dell'ente?
Come potranno mai gli enti stessi che non hanno ottemperato alle disposizioni di cui  alla legge 24/2010, là dove si prevedeva una compartecipazione da parte della regione siciliana per cinque anni e per la misura pari all'8'0% o 90% della retribuzuione ?
Infine l'art 5 della legge proposta evidenzia una netta disparità di trattamento tra chi presta servizio presso enti locali e chi presso Uffici regionali , riservando a quest'ultimi una condizione diversa e un percorso riservato ai fini dell'assunzione a tempo indeterminato . Quale motivazione induce il legislatore a proporla ?
In ultima analisi ciò che emerge ed è sostanziale il requisito dei tre anni per beneficiare della semplice continuità deve ssere già maturato alla data del 31 ottobre 2013, in quale condizione si vengono a trovare coloro i quali solo ed esclusivamente per una volontà dell'ente presso cui prestano servizio hanno stipulato contratti quinquennali ma ad oggi vengono a trovarsi nella condizione di non riscontrare detto requisito a tale data.
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali crediamo che la proposta di legge non sia percorribile sotto il profilo della leggittimità costituzionale, come tale va rivista e riscritta affidandone la stesura a chi di competenza ha maturato esperienza e professionalità in materia e non già a degli sprovveduti che non possono solo per i ruoli ricoperti  e le vicinanze politiche a questo o a quel partito perpetrare ulteriori danni a discapito di famiglie che lottano per difendere una misera retribuzione e un loro diritto al futuro .
  
                                               Il Segretario generale
                                                            Giuseppe Cardenia 
      Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

venerdì 29 novembre 2013

GDS - Bacino unico e proroghe triennali Precari, ecco il disegno di legge


GIACINTO PIPITONE

PALERMO. Un bacino unico di tutti i precari siciliani in forza nei Comuni, proroghe triennali in attesa delle stabilizzazioni da avviare subito e completare entro la fine del 2016. La giunta ha ufficializzato il disegno di legge che sarà approvato a Palazzo d’Orleans nel pomeriggio e all’Ars entro fine dicembre.
Una norma davvero complicatissima perchè si muove in un corridoio strettissimo costitutito dai vincoli economici imposti dallo Stato.
Anche per questo motivo il testo individua subito un taglio sostanziale alle somme stanziate per i precari: 237 milioni invece dei circa 315 spesi fino a quest’anno. Le stabilizzazioni avverranno solo con contratto a tempo parziale, dunque con uno stipendio e un orario di lavoro ridotti rispetto a quello attuale. E potranno avere il posto fisso senza concorso solo le categorie più basse: la A e la B mentre per C e D serve comunque un concorso. Essendo nel bacino unico, tutti i precari corrono per qualsiasi posto si libererà nelle piante organiche, anche se la priorità verrà data a chi quel posto lo detiene già. E in questo bacino unico entreranno anche gli Asu, cioè i circa 6 mila ex Lsu che lavorano oggi non in forza di un contratto a termine ma di un sussidio da circa 600 euro erogato dall'Inps con fondi della Regione. Anche loro concorreranno per un posto fisso insieme ai precari storici delle amministrazioni.
Entro i primi tre mesi del 2014 i sindaci dovranno predisporre gli elenchi di precari e le piante organiche per individuare i posti liberi. E nell’attesa che il piano parta, scatteranno proroghe per tutti.
La norma, che ha spaccato i sindacati, è considerata dai sindaci dell’Anci l’unica soluzione possibile. Soprattutto adesso che si è consumata la spaccatura fra il governo regionale e quello nazionale. Ma su tutta la materia pende il giudizio del Commissario dello Stato che dovrà valutare se la procedura individuata dalla Regione rispetta tutti i vincoli imposti dalla recente lege D’Alia.
Se passerà il vaglio del Commissario dello Stato, la legge si applicherà anche al migliaio di contrattisti in forza alla Regione per cui sono pronti altri 27 milioni frutto di altrettanti tagli nel bilancio regionale.
Crocetta riunisce la giunta nel pomeriggio per varare la norma. 

fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/305312/
Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

Disegno di legge - Disposizioni in materia di personale precario.



Fonte: http://www.capodorlandobuongiorno.com/sportellolsu/viewpdf.asp?id=3214
 Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

giovedì 28 novembre 2013

CGIL, CISL. UIL - Vertenza precari - sit-in presso le Prefetture siciliane giorno 2 dicembre 2013.


Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

LIVE SICILIA - Basta prime donne e approssimazioni Sui precari è ora di parlare chiaro

Live Sicilial segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava: "Errori e ritardi ci hanno portati allo stallo. C'è troppa confusione, ora basta: vogliamo parlare solo con ministero, Valenti e Bianchi, senza consulenti improvvisati. L'assessore al Bilancio non prenda dalla politica siciliana il vizio di lanciare il pallone lontano"PALERMO - Maurizio Bernava, segretario della Cisl siciliana, non è mai stato tra i grandi fan del governo Crocetta. Ma stavolta, i suoi toni sono se possibile più duri e allarmati del solito. La gestione della vicenda precari non ha convinto i sindacati confederali che hanno proclamato lo sciopero per il 13 dicembre, accusando il governo di lentezza. E se l'assessore all'Economia Luca Bianchi definisce “strumentale” l'atteggiamento dei sindacati, Bernava respinge al mittente l'accusa e invita l'assessore a “non farsi infettare dai difetti dei politici siciliani”.
Perché avete deciso di innalzare il livello dello scontro proclamando la protesta per i prossimi giorni?
“Perché siamo al 27 novembre, da mesi pressiamo su questo argomento con buon senso e responsabilità. La Cisl ha proposto un percorso improntato a responsabilità e verità, quello che sta mancando a Regione e governo centrale. Per troppi anni finora si è traccheggiato sulla pelle dei precari per fini elettorali, adesso, mi permetta la parola poco elegante, si sta cazzeggiando. Tutti sapevamo che i limiti questa volta sarebbero stati legati a vincoli finanziari. E siamo arrivati al 27 novembre senza ancora un percorso chiaro, fattibile, pragmatico”.
Eppure nei giorni scorsi dal governo regionale erano arrivati annunci che davano per risolto il problema dei precari.
“Solo quelli. Bisogna invece arrivare attrezzati affinché si possa avere la proroga a fine anno. E per farlo serve un piano pluriennale regionale che parte da una razionalizzazione delle risorse e che riducendo i fattori di deficit e quantificando negli anni i risparmi possibili, possa permettere di arrivare alle stabilizzazioni”.
Tutto questo si può fare in poche settimane?
“Noi lo diciamo da mesi. Serve il supporto di una legge regionale. Qui invece abbiamo assistito a gite romane in assoluta solitudine, con troppe primedonne, con disegni di legge, emendamenti buttati lì che scavalcano anche l'assessore, nel più totale caos da improvvisazione del governo regionale. Noi tutti sapevamo già dall'estate che il governo centrale avrebbe stretto ulteriormente il cordone della finanza locale”.
Quali errori sono stati commessi dal suo punto di vista?
“Proporre emendamenti con deroghe impossibili ci ha fatto perdere due mesi, settembre e ottobre. Poi il disegno di legge della Regione, pensato quando ancora non si conosceva la circolare di D'Alia. Noi abbiamo le carte in regola per dirlo, perché da mesi ripetiamo a tutti, dal ministro D'Alia a tutti gli altri, incluso Bianchi, che il problema non è trovare la norma di legge come si è fatto in passato, ma il problema è tutto economico, perché la situazione degli enti locali era talmente disastrosa che era prioritario per la Regione mettere in campo tutte le scelte per ridurre i fattori di deficit degli enti locali. Che si trovano in una situazione così disastrosa da rischiare il licenziamento dei dipendenti, altro che stabilizzazioni”.
Qual era e qual è oggi la vostra proposta?
“Quella che abbiamo già illustrato il 3 ottobre scorso in un convegno con 800 persone e con tutti gli attori principali della vicenda: un piano di riequilibrio dei costi, delle piante organiche, che preveda una riduzione dei fattori di costo. Un piano regionale pluriennale credibile e improntato a senso di responsabilità, che può farci recuperare credibilità, rimettere in equilibrio molti Comuni e ottenere le proroghe per il prossimo triennio e deroghe forti per arrivare alle stabilizzazioni”.
A chi imputate la responsabilità per quanto avvenuto fin qui? Al governo nazionale? Alla Regione?
“Credo che le responsabilità siano più in Sicilia che a Roma. Il governo nazionale ha certo grandi responsabilità, perché non può chiudere gli occhi e non vedere la specificità siciliana. Che è una specificità sia sociale sia di funzionamento degli enti locali, che senza i precari vanno in tilt. E aggiungo che è scandaloso il silenzio di tutta a delegazione parlamentare siciliana”.
L'assessore Bianchi ha accusato voi sindacati di strumentalizzazione. Che ne pensa?
“Io rimando al mittente queste accuse. Bianchi sa benissimo quale concretezza ha mosso la Cisl. Io non vorrei che Luca si facesse infettare in Sicilia dal peggior difetto dei politici siciliani, quello di buttare la palla in avanti per non affrontare il problema”.
L'assessore afferma che si possano ottenere risparmi di spesa corposi che permetteranno le proroghe. Questo non vi rassicura?
“Intanto non si è ancora capito se questi risparmi, ancora non quantificati, devono essere afferenti alla voce del funzionamento del personale. Aggiungo che non è detto che il piano sia legato al bilancio da approvare. Purtroppo c'è una grande confusione, e quindi dico: ora giochiamo a carte scoperte. Chiederemo il 2 dicembre ai prefetti che si mettano in contatto il dirigente responsabile della Funzione pubblica nazionale e gli assessori regionali agli Enti locali e al Bilancio, senza nessun altro, senza prime donne e senza consulenti improvvisati. Consegniamo al governo centrale un piano regionale pluriennale. Ma si agisca con senso di responsabilità e verità. Il governo si è mosso con approssimazione e superficialità e mi auguro che Luca non si faccia contagiare, perché è l'assessore all'Economia e da lui passano le decisioni più importanti. I nostri politici devono capire che il laccio che legava le vittime ai carnefici, il laccio della spesa clientelare, si è rotto”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Fonte: http://livesicilia.it/2013/11/27/basta-prime-donne-e-approssimazioni-sui-precari-e-ora-di-parlare-chiaro_409064/

Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

GIORNALE DI SICILIA - Precari, Crocetta scrive a Letta: "Stessi diritti a Sicilia e Calabria"


PALERMO. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha scritto al premier Enrico Letta per lamentare l'esclusione dei precari siciliani dalla stabilizzazione. "I provvedimenti di legge o sono uguali per tutti o sono iniqui. Ma ieri al Senato è stato approvato un emendamento sui precari calabresi che io apprezzo perché risolve il dramma di migliaia di famiglie povere del sud. Solo che la Regione Siciliana, - afferma - di intesa con il Ministero della Funzione Pubblica, aveva concordato un emendamento che era sostanzialmente uguale a quello approvato per la Calabria, senza addirittura alcuni costi aggiuntivi per lo Stato e soprattutto aveva la caratteristica generale, cioè, non prefigurava privilegi per la nostra Regione ma si applicava a tutto il Paese".

"Cosa racconterò - prosegue - ai precari siciliani che aspettano da 25/30 anni di risolvere il loro sogno, che c'è un governo che ai loro colleghi calabresi dà di più? Che rende immediatamente possibile la stabilizzazione senza costi per la regione Calabria, mentre in Sicilia dovremo fare gli acrobazie attraverso una legge regionale che stiamo elaborando, ispirata a una circolare del Ministero della Funzione Pubblica, che potrà far assumere i precari siciliani in numero ridotto rispetto ai calabresi e lo farà a spese della Regione? Questo dopo aver effettuato ulteriori tagli per 350 milioni e dopo un miliardo e mezzo di risparmio già fatto nel 2013". "Sinceramente ci sembra un modo assurdo - conclude - di trattare una Regione che sta facendo in questo momento sacrifici enormi e portando avanti una politica di rigore sulla spesa pubblica".

Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/305062/

Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

mercoledì 27 novembre 2013

PRECARI, CGIL CISL E UIL IN PIAZZA IL 2 DICEMBRE

  • Per le tre federazioni di categoria, il ddl del governo regionale non scioglie i nodi per un serio processo di stabilizzazione né dà certezze sulle proroghe. Decisa la protesta davanti alle prefetture dell'Isola, il 13 manifestazione regionale a Palermo
Cisl Sicilia - Foto Notizia“Tempo scaduto!”. Lo dicono Michele Palazzotto (Fp Cgil), Luigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl), alla fine della riunione dell’unità di crisi sul precariato in cui il governo, così come garantito la settimana scorsa dal presidente Crocetta, avrebbe dovuto illustrare il disegno di legge necessario a mettere in moto proroghe e stabilizzazioni. “Siamo ancora alla fase della stesura del ddl. Un testo non formalizzato e di cui – dicono i tre segretari generali di categoria - ci sono stati solo illustrati i contenuti senza consegnarcelo. Da quanto appreso, il ddl non solo non scioglie i nodi di fondo che precludono qualunque serio processo di stabilizzazione, ma non dà ancora alcuna certezza neanche sulle proroghe”.
Sciolta dunque ogni riserva, lo stato di agitazione proclamato la scorsa settimana diventa subito mobilitazione. Il 2 dicembre i lavoratori precari degli enti pubblici siciliani manifesteranno davanti alle prefetture dell'Isola. Per il 13 dicembre, invece, è stato proclamata una giornata di sciopero con una manifestazione regionale che si terrà a Palermo e un corteo da piazza del Parlamento fino a palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione. "La lentezza del governo regionale di fronte alla gravità del problema che prelude a forti tensioni sociali se non si troverà una soluzione al più presto, non è più tollerabile!", dicono Palazzotto, Caracausi e Tango. E aggiungono: “Il pool di esperti e dirigenti della Regione che, stando alle più recenti notizie di stampa, ha lavorato al testo del ddl sul precariato, ha partorito il classico topolino, nonostante le innumerevoli trasferte romane che, a questo punto possiamo dirlo con certezza, sono servite a ben poco". A questo si aggiunge anche il mistero della circolare del ministero che, più volte annunciata, ancora non viene fuori. "I lavoratori – concludono i tre segretari -hanno il diritto di sapere quale brutto gioco si sta mettendo in atto sulla loro pelle, se oltre alla stabilizzazione rischiano di vedere andare in fumo anche la proroga dei contratti tanto agognata".
All'incontro di ieri pomeriggio, oltre ai rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil e di Anci, erano presenti il capo di gabinetto del presidente della Regione, l'assessore alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti e l'assessore al Lavoro Ester Bonafede con il supporto dell'avvocato Stefano Polizzotto che ha illustrato i contenuti del ddl non riuscendo a convincere i sindacati confederali. La formalizzazione del ddl avverrà nella giunta prevista per giovedì pomeriggio.

 Fonte:http://www.cislsicilia.it/notizie/2013/11/27/3104/PRECARI-CGIL-CISL-E-UIL-IN-PIAZZA-IL-2-DICEMBRE.html
 Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

MGL - Comunicato Stampa 26 Novembre 2013 ter


ore 20:30 prendiamo atto, che nulla è stato concrertizzato nel corso dell'incontro dell'unità di crisi convocato oggi pomeriggio a Palazzo d'Orleans; il governo per l'ennesima volta  ha parlato del nulla a rappresentato soluzioni e percorsi che aleggino nel solo pensiero di un grande sognatore qual'è il Presidente Crocetta, colpevole di non aver affrontato nei tempi dovuti e nelle sedi preposte la questione con serietà e determinazione che questa meritava; unitamente alla complicità dei sindacati confederali che al di là delle mobilitazioni che annunciano oggi, dopo l'ennesivo flop per mascherare e giustificare il loro operato, sono stati i primi a contrastare l'azione di questo Movimento autonomo reo di difendere gli interessi dei lavoratori, nel lontano 10 Aprile 2013, in occasione della manifestazione regionale convocata tra mille voci contrastanti, che invitravano a disertare l'iniziativa di piazza.
Quando  con 10 mesi d'anticipo contestavamo l'operato di un Presidente e del suo governo e l'azione che questo poneva in essere all'indomani del suo insediamento a Palazzo d'Orleans nei confronti della categoria, cancellando venti e più anni di legislazione regionale.
Accusati di essere esecutori di mandanti occulti per contestare Crocetta, oggi la verità e sotto gli occhi di tutti, questo stato di cose non giustifica e non assolve un'intera classe politica eletta all'ARS che ha avvallato e approvato con il proprio consenso l'azione di un governo.
Oggi è semplice addebitare a questo o a quello le colpe per sottrarsi alle proprie responsabilità, ma a partire da noi, soggetti parte lesa, dobbiamo prendere atto che si è giunti al capolinea .
Bisogna mobilitarsi sui posti di lavoro pretendendo con forza un'azione congiunta dei sindaci, che per prima saranno chiamati ad affrontare l'emergenza che si presenta in tutta la sua drammaticità.
Oggi al tavolo "dei saggi" si prende atto e si ratifica ciò che noi "povera gente" avevamo detto e ridetto, gridato ai quattro venti mesi or sono, ovvero che, non solo  è  di difficile programmazione la stabilizzazione dei soggetti interessati, ma viene messa in forse la continuità dei rapporti di lavoro in essere.
Di fatto, come più volte ribadito, in totale solitudine e contro la posizione dei tanti ben pensanti, la circolare ministeriale non riscontra la soluzione tanto auspicata dal presidente Crocetta, per il semplice fatto che si limita ad una attenta lettura e semplice esposizione dei contenuti normativi  del decreto 101/2013.
                                                 Il Segretario Generale
                                                     Giuseppe Cardenia


Fonte: http://www.insiemeassociati.it/
 Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

martedì 26 novembre 2013

UIL - Probabilissima azione di sit in presso tutte le prefetture della Sicilia per il 03.12 e giornata di mobilitazione per il 13.12


Riunione unità di crisi appena conclusa. Nonostante sia pervenuta la tanto attesa circolare ministeriale che noi riteniamo inadeguata a superare gli ostacoli sia per la proroga dei contratti oltre che per il percorso delle stabilizzazioni , il governo ha succintamente illustrato il disegno di legge composto da otto articoli che disciplina le proroghe dei lavoratori contrattualizzati e degli Asu che prestano la loro opera presso gli enti territoriali , articolo ad hoc per i precari delle aziende sanitari ed Asu , altrettanto articolo per i lavoratori presso gli IACP camere di commercio regione e parchi. Abbiamo fatto notare che per le proroghe non possono valere come requisiti essenziali i soli tre anni di anzianità atteso che diversi lavoratori conseguiranno tale traguardo al 31.12 come ad esempio i 127 di Alcamo. Nella giornata di domani ci invieranno il testo bozza , nello stesso tempo verrà esaminato dalla giunta di governo e giovedì ore 12,00 ulteriore confronto a pA presso la presidenza della regione. Nutriamo fortissime perplessità sulla percorribilità del testo perfino per le stesse proroghe oltre che per le stabilizzazioni . Probabilissima azione di sit in presso tutte le prefetture della Sicilia per il 03.12 e giornata di mobilitazione per il 13.12 a Palermo

Segretario Generale UIL
Giorgio macaddino


Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

lunedì 25 novembre 2013

Dal Web a Montecitorio la protesta degli infermieri precari

Siamo un movimento che nasce spontaneo attraverso social network, a cui aderiscono miglia di infermieri precari e disoccupati.
 Abbiamo manifestato davanti a Montecitorio il giorno 20 novembre del 2013 per far conoscere il disagio di tante persone che dopo anni ancora cercano una stabilizzzione o una prospettiva di stabilizzazione, viste le recenti novità legislative  cerchiamo di entrare nel merito sapendo che tali provvedimenti non sono affatto risolutivi al problema.
Infatti la discussione al tavolo dei lavori con il Segretario fadda e le rappresentanze sindacali confederli dimostrano le difficili interpretazioni sia alla legge di Stabilità sia allo stesso DPCM che potrebbero creare contenziosi giudiziari.
Stiamo cercando altri gruppi  di disoccupati e  precari  della sanità che si stanno organizzando, per condurre una lotta unitaria contro la difficile situazione.
Consapevoli che al vostro Bolg faranno riferimento anche altri come il nostro movimento vi chiedo di pubblicare questo annuncio affinche possiate contribuire alla riuscita dell'intento.
per qualsiasi riferimento .....tel 3474863159   e-mail ( martumb@libero.it  )



Fonte:  martumb@libero.it
Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

sabato 23 novembre 2013

CIsl in piazza a Palermo, catena umana contro gli sprechi sotto Palazzo d'Orlèans

A fine corteo, il presidente Crocetta incontrerà Maurizio Bernava

PALERMO. È in corso a Palermo la manifestazione regionale della Cisl, piazza Indipendenza davanti a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione,è invasa dalle bandiere del sindacato. Dalle nove province dell'isola sono arrivati, calcolano gli organizzatori, 7mila persone e 70-80 pullman. Una catena umana stringe simbolicamente dentro un grande serpentone sociale, presidenza della Regione e Assemblea regionale. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, chiuderà con un comizio. Accanto a lu, il segretario della Cisl lombarda, Gigi Petteni.
Alla «manifestazione-appello» della Cisl a politica, istituzioni, forze economiche e sociali per «mettere al centro, assieme, i temi della crisi e di una rottura storica con la logica delle risse, delle poltrone, degli sprechi e di una gestione clientelare e affarista della spesa», hanno dato l'adesione, fa sapere la Cisl: Confindustria, Confartigianato, le principali centrali coop, Confcooperative, Lega e Agci. Ancora: Acli, Cna e Confapi regionali; il Coordinamento H fra le associazioni dei portatori di handicap.
La onlus Jus Vitae di padre Antonio Garau. Il Circolo Acli intitolato a padre Puglisi. Le associazioni gruppo Sali, conferenza volontariato Giustizia della Sicilia, Zagara, Ideando, Auxilium e Apriti Cuore.
La «spesa deviata fatta di sprechi, clientele e rendite - dice Bernava - e le addizionali-record che soffocano l'economia siciliana, vanno tagliate per spostare risorse in direzione del risanamento, della crescita, della protezione sociale».

"CROCETTA DISPONIBILE A INCONTRARE SINDACATI E IMPRESE". «Entro dieci giorni il presidente della Regione Rosario Crocetta convocherà imprese e sindacati per discutere con le parti sociali un documento programmatico e arrivare a un accordo sui temi attraverso i quali passa il futuro economico e sociale della Regione». Ne dà notizia la Cisl a conclusione dell'incontro col governatore che ha concluso, stamattina, la manifestazione regionale che ha portato a Palermo, tra i palazzi dei Normanni e d'Orleans, settemila persone per quella che il sindacato guidato da Maurizio Bernava ha definito una «manifestazione-appello ma anche una manifestazione-proposta». E tra le proposte lanciate dalla Cisl, l'idea di un «patto d'emergenza sulla ristrutturazione della spesa tagliando privilegi e sprechi; sull'impiego dei fondi Ue e la programmazione strategica per la crescita e la protezione sociale, è stata sul tavolo dell'incontro col governatore e sarà al centro del documento programmatico annunciato».
«Il presidente ha pure informato la delegazione Cisl di aver recuperato, - dice il sindacato - proprio attraverso tagli agli sprechi e risparmi come richiesto dal sindacato, 300 milioni che saranno utilizzati sul fronte dei precari».
«Ma ci ha pure detto - rende noto Bernava - di apprezzare la nostra impostazione e il nostro messaggio propositivo e di responsabilità».

http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/palermo/dettaglio/articolo/gdsid/304100/



Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

MEMORIE DIFENSIVE PRESENTATE ALLA COMMISSIONE EUROPEA


Fonte: http://www.studiogalleano.it/MASCOLO_89-13_OSSERVAZIONI_LAVORATRICE.pdf

Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube. 

"Precari, troveremo 350 milioni" Ma il governo non sa dove

Crocetta annuncia: "Il piano per la stabilizzazione dei precari è già pronto". Sul tavolo la stabilizzazione grazie a un taglio da 350 milioni. Ma i dettagli sono vaghi: "È in corso un'analisi dettagliata per verificare in quali capitoli è ancora possibile tagliare qualcosa", dice l'assessore Valenti.



PALERMO - Percorsi di stabilizzazione e tagli per 350 milioni di euro. Ma, al momento, solo nella sfera degli annunci. Come il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava aveva annunciato durante la manifestazione di stamattina, alla fine del corteo sindacato e governo si sono seduti allo stesso tavolo. Un incontro improvvisato in mattinata, annunciato appunto con una telefonata Crocetta-Bernava durante il corteo e preceduto da una nota del presidente della Regione che respingeva lontano da sé il ruolo di obiettivo della manifestazione: "Le manifestazioni - ha scritto il governatore - non sono rivolte nei confronti del governo regionale che è totalmente solidale con i lavoratori".

Una posizione conciliante che durante l'incontro si è tradotta in un'apertura di fatto. Con il governo che, incontrando la Cisl, ha accolto le proposte fatte dai sindacati nell’incontro di venerdì scorso: martedì prossimo verrà portato al tavolo tecnico istituito come unità di crisi un disegno di legge del governo sui precari siciliani, che sarà incentrato – sostanzialmente – su due punti. Tagli agli sprechi, appunto, per circa 350 milioni di euro, che serviranno a finanziare la stabilizzazione. Ma i dettagli non sono ancora chiari. "Un miliardo di risparmi è già stato accumulato da quando governo si è insediato - spiega a Livesicilia l'assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti - , e altri tagli verranno fatti in finanziaria. È in corso un'analisi dettagliata del governo e dell'assessorato al Bilancio per verificare in quali capitoli è ancora possibile tagliare qualcosa. L'anno scorso, per esempio, abbiamo introdotto i costi standard per le spese nelle sedi della Regione. Continueremo su questa strada, ma una razionalizzazione della spesa pubblica deve essere avviata anche nei Comuni, e il piano di stabilizzazione partirà soltanto contestualmente all'avvio dei pensionamenti".

Un percorso che passerà per l’istituzione di due ‘albi’ separati che raggrupperanno rispettivamente le quattro categorie di precari. Quelli che non necessitano di concorso pubblico (A e B) verranno messi insieme in un unico elenco, gli altri (C e D) in un altro. Infine ancora un punto: sembra che alcuni lavoratori avranno una sorta di ‘corsia preferenziale’, un diritto acquisito dal fatto di prestare già servizio nell’ente che opererà la stabilizzazione.

Il piano è pronto, quindi, ma quanto l’entusiasmo che trapela dalla notizia del buon esito dell’incontro viene smorzata dalle parole del presidente della Regione, che conferma che la legge è pronta, ma aggiunge: “Dobbiamo attendere la formalizzazione da parte del ministero della Pubblica amministrazione (il dicastero retto dal messinese Gianpiero D’Alia, ndr) della circolare esplicativa della legge 101 del 2013. Dal ministero ci dicono che è pronta, ma che non è ancora stata ufficializzata perché sarebbero in attesa del visto della Corte dei Conti". E Crocetta precisa che il lavoro legislativo affrontato dagli uffici della Regione “è stato fatto sulla base del confronto col ministero relativamente ai contenuti della circolare”. Nell'ipotesi del governo regionale, inoltre, tutti i contratti dei lavoratori verrebbero prorogati fino al 2016 e i precari verrebbero poi assunti su base territoriale e con diritto di prelazione prioritario. Intanto l’incontro tra il governatore e la Cisl, però, non è ancora finito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultima modifica: 23 Novembre ore 14:48



Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

venerdì 22 novembre 2013

Commissione UE: “Italia viola direttiva comunitaria sui precari nella PA”


Il servizio giuridico della Commisione Europea mette in evidenza come la normativa italiana violi la direttiva comunitaria 1999/70/CE. Si apre uno spiraglio sulla stabilizzazione per migliaia di precari di tutto il pubblico impiego. Ma l'ultimo decreto sulla PA sembra andare in direzione opposta

20 OTT - Dopo tanti anni di dure lotte e numerosi contenziosi nei Tribunali di tutta Italia, tra Luglio e Settembre 2014 la questione precari della P.A. sarà risolta definitivamente.
È stata da poco resa nota la relazione della Commissione Europea nelle Cause riunite C-22/13 e da C-61/13 a C-63/13 (Mascolo e a.) pendenti presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, nella quale senza mezzi termini viene messo in evidenzia come la normativa italiana violi la direttiva comunitaria 1999/70/CE, aprendo uno spiraglio sulla stabilizzazione per migliaia di precari non solo del settore scolastico, ma di tutto il pubblico impiego.

La Commissione rispondendo ad uno dei quesiti posti dal Giudice remittente del Tribunale di Napoli statuisce che "Non può ritenersi obiettivamente giustificata ai sensi della clausola 5, punto 1, lett. a) dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, siglato il 18 marzo1999, che compare in allegato alla direttiva del Consiglio 28 giugno 1999,1999/70/CE, relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, una legislazione nazionale che consente il rinnovo di contratti a tempo determinato non solo per la sostituzione di personale temporaneamente assente ma anche per la copertura dì vacanze nell'organico del personale docente e ausiliario-tecnico amministrativo della scuola statale in attesa dell'espletamento delle procedure concorsuali per l'assunzione di personale di ruolo, senza che vi sia alcuna certezza sul momento in cui tali procedure saranno espletate e, pertanto, senza prevedere criteri obiettivi e trasparenti per di verificare se il rinnovo dei contratti in questione risponda effettivamente ad un 'esigenza temporanea reale, sia atta a raggiungere lo scopo perseguito e necessaria a tal fine. Spetta al giudice nazionale verificare se tali condizioni ricorrano nel caso di specie”.

La Commissione censura quindi, il comportamento dello Stato italianodi reiterare e prorogare oltre i 36 mesi i contratti di lavoro dei precari senza che vi sia certezza sull’effettivo espletamento di procedure concorsuali, smentendo tra l’altro la sentenza 10127/2012 della Corte di Cassazione.

La Commissione nella sua relazione continua stabilendo che i “principi generali di certezza del diritto, tutela del legittimo affidamento, parità delle armi nel processo, effettiva tutela giurisdizionale, diritto ad un tribunale indipendente e ad un equo processo sanciti dall'art. 6, n. 2, TUE in combinato disposto con l'art. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) con gli articoli 47 e 52, n. 3, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea non ostano a che, nel campo di applicazione della direttiva 1999/70/CE, il legislatore nazionale adotti nuove disposizioni retroattivamente applicabili che incidano sui diritti derivanti per i singoli da norme anteriore e influenzino la soluzione di controversie pendenti, ove tale legislazione sia giustificata da motivi imperativi di interesse generale. Ragioni di carattere puramente finanziario non costituiscono, di per sé e salvo casi estremi, motivi imperativi di interesse generale sufficienti”.

Se queste tesi della Commissione venissero accolte dalla Corte di Giustizia, l’esito di tutti i giudizi pendenti presso i nostri Tribunali sarebbero scontati, in quanto i Giudici nazionali sarebbero costretti ad applicare l’articolo 5 comma 4 bis della legge 368/2001, prevedendo una misura non soltanto proporzionata, ma sufficientemente effettiva e dissuasiva[1] per la prevenzione dell’abuso dei contratti a termine, attraverso la conversione del contratto.

Lo Stato italiano ad oggi viene a trovarsi in uno stato di totale inadempimentorispetto alla direttiva 1999/70/CE per tutto il settore pubblico. Ad aggravare le cose ci ha pensato il Governo prima, e il Senato poi, approvando l’art 4 punto 9 del D.L. 31 agosto 2013, n. 101 che prevede la possibilità di “prorogare, nel rispetto dei vincoli finanziari previsti dalla normativa vigente in materia, i contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti che hanno maturato, alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, almeno tre anni di servizio alle proprie dipendenze, violando così il dlgs 368/2001 che è la norma di recepimento dell’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, attuato con la Direttiva 1999/70/CE.

Il succitato art. 4 consente la proroga dei contratti “fino al completamento delle procedure concorsuali e comunque non oltre il 31 dicembre 2015”, non garantendo però, al personale precario una sicura stabilizzazione del rapporto di lavoro. Appare scontato il fatto che i lavoratori precari una volta risultati non vincitori di concorso oppure nelle more dell’espletamento dello stesso, si rivolgeranno al Giudice del lavoro per veder riconosciuta l’illegittimità del termine apposto sui contratti di lavoro e la loro reiterazione abusiva, alimentando il numero dei contenziosi nei Tribunali ed esponendo la Stato italiano a piogge di risarcimenti così come previsto dall’art.36 del dlgs 165/2001 oppure alla conversione del contratto di lavoro.

Sono migliaia i ricorsi proposti dai lavoratoriche hanno superato il limite dei 36 mesi contro le ASL di tutta Italia, a tal proposito è bene ricordare le sentenze n°13986/ e 13985/12 del Tribunale del Lavoro di Bari, e la sentenza n°173/13 del Tribunale di Trani attraverso le quali sono stati riconosciuti ai precari, per illegittima apposizione del termine e reiterazione abusiva dei contratti, ingenti risarcimenti pari a 20 mensilità. Anche la Corte d’Appello dell’Aquila in parziale riforma della sentenza di primo grado del Tribunale di Pescara, ha riconosciuto ad un Infermiere precario per 37 mesi, un risarcimento danni pari a 20 mensilità dell’ultima retribuzione (costituite dalla misura minima per l’intimazione del licenziamento invalido, pari a 5 mensilità, più le 15 previste per l’indennità di mancata reintegra), mutuando la sanzione dall’art. 18 della legge 300/70.
Il Giudice del Tribunale di Trani la Dott.ssa La Notte Chirone ha fatto ancora meglio, convertendo i contratti di lavoro da determinato a indeterminato a due infermieri precari, tutto in attesa della decisione della Corte di Strasburgo.

A fronte di un numero così elevato di contenziosie di numerose denunce presentate alla Commissione europea dai precari di tutta Italia, per violazione della direttiva comunitaria sui contratti a termine, mi chiedo se non fosse utile prevedere un percorso serio ed efficace di superamento del precariato, come fatto dal Governo Prodi nel 2006 e 2007. Nascondersi dietro le logiche del “risparmio” e dei “tetti di spesa” è una palese contraddizione, nonché una mera falsità in considerazione dell’enorme spreco di risorse economiche che si pongono in essere attraverso l’instaurarsi di contenziosi nei Tribunali.

Ormai è pacifico che un lavoratore precario costi alla collettività molto piùdi un lavoratore a tempo indeterminato, basti pensare al fatto che una volta cessato il contratto, l’amministrazione deve corrispondergli il trattamento di fine servizio e se questo lo richiede tramite il giudice del lavoro, anche le fasce stipendiali. A tal proposito è bene ricordare la sentenza “Valenza” nelle cause riunite da C-302/11 a C-305/11, della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 18/10/2012, la quale ha statuito che “clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999 e figurante quale allegato della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, che deve essere interpretata nel senso che essa osta ad una normativa nazionale, la quale escluda totalmente che i periodi di servizio compiuti da un lavoratore a tempo determinato alle dipendenze di un’autorità pubblica siano presi in considerazione per determinare l’anzianità del lavoratore stesso al momento della sua assunzione a tempo indeterminato, da parte di questa medesima autorità, come dipendente di ruolo nell’ambito di una specifica procedura di stabilizzazione del suo rapporto di lavoro, a meno che la citata esclusione sia giustificata da «ragioni oggettive» ai sensi dei punti 1 e/o 4 della clausola di cui sopra. Il semplice fatto che il lavoratore a tempo determinato abbia compiuto i suddetti periodi di servizio sulla base di un contratto o di un rapporto di lavoro a tempo determinato non configura una ragione oggettiva di tal genere”.

Dott. Pierpaolo Volpe
Infermiere forense

20 ottobre 2013
© Riproduzione riservata


Fonte: http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=17596


Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

CGIL CISL UIL - PRECARI. TAVOLO UNITA’ DI CRISI SI CONCLUDE CON UN NULLA DI FATTO. FP CGIL CISL FP E UIL FPL PROCLAMANO STATO DI AGITAZIONE. NUOVO INCONTRO MARTEDI’ 26.



Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

giovedì 21 novembre 2013

CISL FP - Enti locali, firmato protocollo d’intesa tra sindacati e ministri Delrio e D’Alia, su riordino istituzionale


Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl: “Una cabina di regia per tutelare i livelli occupazionali e valorizzare i lavoratori”
Una cabina di regia per governare i processi di riordino istituzionale connessi al “disegno di legge Delrio” garantendo i livelli occupazionali e valorizzando il capitale umano degli enti locali. Cgil, Cisl e Uil hanno firmato oggi con i ministri Graziano Delrio e Gianpiero D’Alia, insieme alle Regioni e all’Anci un protocollo d’intesa a tutela dei lavoratori di Province, Comuni e Città metropolitane.
Soddisfatti i segretari generali di categoria Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl), che sottolineano: “E’ un accordo importantissimo, che servirà a istituire un tavolo di confronto per costruire insieme un nuovo assetto istituzionale. Si possono modificare gli assetti istituzionali del territorio, ma i bisogni restano. Ecco perché vogliamo riorganizzare la rete territoriale dei servizi pubblici: con meno livelli, meno enti intermedi, ma più qualità dei servizi e più investimento nelle competenze”.

“Spiace notare, ancora una volta,che l’UPI, rappresentata dal Presidente Saitta, che a parole afferma di tenere a cuore le sorti dei dipendenti delle Province, non si sia sentito in dovere di sedersi ad un tavolo di confronto, che, invece, ha l’obiettivo di ridisegnare l’intero complesso delle autonomie locali” continuano affermando “Abbiamo rimesso al centro il tema delle persone che producono valore pubblico per le comunità: le riforme non si fanno a colpi di spugna ma ridisegnando funzioni, ambiti territoriali e profili professionali” spiegano i tre segretari. “E soprattutto abbiamo ottenuto che le decisioni che riguardano il personale si prendano insieme ai lavoratori”.
Tra i punti dell’intesa: un tavolo permanente di confronto nazionale sul riordino degli enti locali (a partire dalle unioni di comuni sotto i 5mila abitanti e dal riordino delle province) e tavoli permanenti regionali e territoriali sul mobilità, formazione e riqualificazione professionale. Inoltre un accento forte sulla salvaguardia dei livelli occupazionali per i lavoratori coinvolti nel ridisegno degli assetti territoriali degli enti, dove tra l’altro si definisce che la mobilità non andrà ad incidere sui patti di stabilità. E poi monitoraggi sui fondi per la produttività e per la contrattazione integrativa dei lavoratori delle Unioni di comuni e per la gestione delle funzioni associate. Così come un impegno sul precariato, obiettivo: valutare i fabbisogni professionali e i possibili percorsi di stabilizzazione. Infine l’istituzione di un tavolo specifico sulle società in house, per spingere su razionalizzazione e reinternalizzazione dei servizi.
E non si tratta di dichiarazioni di principio, concludono Dettori, Faverin e Torluccio, “ma di punti concreti per un vero riordino partecipato del territorio e per la tutela e la valorizzazione delle professionalità”



Fonte: http://fpcislsicilia.altervista.org/comparti/autonomie-locali/65-enti-locali-firmato-protocollo-d-intesa-tra-sindacati-e-ministri-delrio-e-d-alia-su-riordino-istituzionale
Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

BlogSicilia - Province, commissari verso proroga A Catania via allo stato d’agitazione

20 novembre 2013


Fonte: http://catania.blogsicilia.it/dentro-il-tunnel-della-provincia-i-lavoratori-non-e-un-mostro/222472/
Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.

LIVE SICILIA - Precari, Roma smonta gli annunci del governo


Mercoledì 20 Novembre 2013 - 16:20 




Fonte: http://livesicilia.it/2013/11/20/precari-roma-smonta-gli-annunci-del-governo-valenti-una-soluzione-entro-fine-anno_405402/
Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.