Dalla lettura del testo emerge con forza la superficialità e la non conoscenza diretta della materia trattata, basti pensare che si richiamano norme e condizioni ampiamente superate nel tempo da una legislazione regionale complessa e articolata; che solo chi ha avuto modo di seguire costantemente e in modo esaustivo può comprendere e trattare, diversamente la posizione del funzionario, oggi delegato ad affrontare la questione tanto delicata non si differenzia dal messo o l'usciere che ha seguito la vicenda attraverso una normale lettura dei vari quotidiani.
Alla luce di quanto sopra non possiamo che confermare e rafforzare il concetto espresso ieri nell'ultimo comunicato stampa, il dramma oggi vissuto e frutto di scelte sbagliate, di nomine e incarichi a funzionari sbagliati e di una politica troppo impegnata a risolvere le questione interne anzichè dedicare tempo e concretezza alle tante emergenze che rischiano di degenerare in violenza.
Come si può porre sullo stesso piano chi ha lo status giuridico di dipendente e chi no c'è l'ha, quando le norme stesse che regolamentano la materia ne evidenziano le differenze sostanziali ?
Come si può considerare un soggetto oggi contrattualizzato, destinatario del regime transitorio, quando lo stesso trovasi in una condizione già pregressa, stante che le norme a regime ne hanno sancito la decadenza in quanto fruitore di una misura di fuoriuscita, com'è la stipula di un contratto a tempo determinato ?
Quanto sopra si rileva all'art 1 della proposta di legge, là dove si parla di istituire un elenco regionale di lavoratori appartenenti al regime transitorio dei lavori socialmente utili, richiamando il comma 8 dell'art 4 del decreto legge 101/2013, comma riservato esclusivamente al personale utilizzato in ASU e non già contrattualizzato. Come non si può non tenere conto di riferimenti normativi richiamati all'art.1, superati da norme regionali che hanno recepito, modificato o integrato le stesse.
Passando all'art 2 del testo presentato l'attenzione si richiama sempre sui riferimenti normativi citati, che sono da ritenersi di esclusiva pertinenza del personale non già contrattualizzato ma bensi in atto utilizzato in ASU , prova ne è il rimandare il tutto all'art 1 con le contraddizioni sopra rilevate .
l'art 3 relativo alle proroghe dei contratti a tempo determinato ribadisce un concetto chiaro e inequivocabile ovvero : " le pubbliche amministrazioni , nel rispetto delle dispoiszioni vigenti e coerentemente con la programmazione triennale del fabbisogno del personale e dei posti in dotazione organica possono prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato dei soggetti aventi diritto all'inserimento nell'elenco regionale" cio sancisce che non ci sono alternative; le domande che ci poniamo sono :
Quali enti vengono a trovarsi nella condizione di poter procedere alla programmazione di fabbisogno personale fermo restando gli obblighi e i limiti in materia di contenimento spesa prevedendo assunzioni a tempo indeterminato ? ma ancor di più per quanti soggetti sarà possibile pogrammare detto beneficio, considerato che l'onere finaziario di assunzione e a totale carico dell'ente?
Come potranno mai gli enti stessi che non hanno ottemperato alle disposizioni di cui alla legge 24/2010, là dove si prevedeva una compartecipazione da parte della regione siciliana per cinque anni e per la misura pari all'8'0% o 90% della retribuzuione ?
Infine l'art 5 della legge proposta evidenzia una netta disparità di trattamento tra chi presta servizio presso enti locali e chi presso Uffici regionali , riservando a quest'ultimi una condizione diversa e un percorso riservato ai fini dell'assunzione a tempo indeterminato . Quale motivazione induce il legislatore a proporla ?
In ultima analisi ciò che emerge ed è sostanziale il requisito dei tre anni per beneficiare della semplice continuità deve ssere già maturato alla data del 31 ottobre 2013, in quale condizione si vengono a trovare coloro i quali solo ed esclusivamente per una volontà dell'ente presso cui prestano servizio hanno stipulato contratti quinquennali ma ad oggi vengono a trovarsi nella condizione di non riscontrare detto requisito a tale data.
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali crediamo che la proposta di legge non sia percorribile sotto il profilo della leggittimità costituzionale, come tale va rivista e riscritta affidandone la stesura a chi di competenza ha maturato esperienza e professionalità in materia e non già a degli sprovveduti che non possono solo per i ruoli ricoperti e le vicinanze politiche a questo o a quel partito perpetrare ulteriori danni a discapito di famiglie che lottano per difendere una misera retribuzione e un loro diritto al futuro .
Il Segretario generale
Giuseppe Cardenia
Per inserire un commento a questa notizia fai clic qui sotto su "Inserisci un commento". Per comunicati, notizie o per diventare autore del blog scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com Puoi condividere e diffondere a più visitatori la notizia utilizzando "condividi" ai social network di BastaPrecari su: Facebook, Twitter, Google+ e Youtube.
Nessun commento:
Posta un commento
Qui puoi inserire commenti, inserendo una tua Gmail (contro l'anonimato e se non ce l'hai bastano 5 min. per crearla andando su Google) e alla fine Nome e Cognome, per notizie utili, proposte, avvisi di azioni da intraprendere, e tutto ciò che può essere utile alla nostra lotta al precariato!
Per evitare la censura del commento stesso, per mantenere un livello civile e trasparente della conversazione, evitare i commenti senza l'eventuale fonte web e/o documentale o che contengono, il turpiloquio, offese, violazioni della privacy, off topic, istigazioni alla violenza o al razzismo, minacce ecc.; Evitare infine in questo blog SCHIERATO A FAVORE DEI PRECARI, commenti pubblicitari diretti o indiretti fini e se stessi ad aziende private e/o pubbliche, a partiti politici e sigle sindacali.
Per qualsiasi problema per l'invio dei commenti o per inserire delle news, per diventare anche tu autore del blog e quant'altro scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com