Crocetta annuncia: "Il piano per la stabilizzazione dei precari è già pronto". Sul tavolo la stabilizzazione grazie a un taglio da 350 milioni. Ma i dettagli sono vaghi: "È in corso un'analisi dettagliata per verificare in quali capitoli è ancora possibile tagliare qualcosa", dice l'assessore Valenti.
PALERMO - Percorsi di stabilizzazione e tagli per 350 milioni di euro. Ma, al momento, solo nella sfera degli annunci. Come il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava aveva annunciato durante la manifestazione di stamattina, alla fine del corteo sindacato e governo si sono seduti allo stesso tavolo. Un incontro improvvisato in mattinata, annunciato appunto con una telefonata Crocetta-Bernava durante il corteo e preceduto da una nota del presidente della Regione che respingeva lontano da sé il ruolo di obiettivo della manifestazione: "Le manifestazioni - ha scritto il governatore - non sono rivolte nei confronti del governo regionale che è totalmente solidale con i lavoratori".
Una posizione conciliante che durante l'incontro si è tradotta in un'apertura di fatto. Con il governo che, incontrando la Cisl, ha accolto le proposte fatte dai sindacati nell’incontro di venerdì scorso: martedì prossimo verrà portato al tavolo tecnico istituito come unità di crisi un disegno di legge del governo sui precari siciliani, che sarà incentrato – sostanzialmente – su due punti. Tagli agli sprechi, appunto, per circa 350 milioni di euro, che serviranno a finanziare la stabilizzazione. Ma i dettagli non sono ancora chiari. "Un miliardo di risparmi è già stato accumulato da quando governo si è insediato - spiega a Livesicilia l'assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti - , e altri tagli verranno fatti in finanziaria. È in corso un'analisi dettagliata del governo e dell'assessorato al Bilancio per verificare in quali capitoli è ancora possibile tagliare qualcosa. L'anno scorso, per esempio, abbiamo introdotto i costi standard per le spese nelle sedi della Regione. Continueremo su questa strada, ma una razionalizzazione della spesa pubblica deve essere avviata anche nei Comuni, e il piano di stabilizzazione partirà soltanto contestualmente all'avvio dei pensionamenti".
Un percorso che passerà per l’istituzione di due ‘albi’ separati che raggrupperanno rispettivamente le quattro categorie di precari. Quelli che non necessitano di concorso pubblico (A e B) verranno messi insieme in un unico elenco, gli altri (C e D) in un altro. Infine ancora un punto: sembra che alcuni lavoratori avranno una sorta di ‘corsia preferenziale’, un diritto acquisito dal fatto di prestare già servizio nell’ente che opererà la stabilizzazione.
Il piano è pronto, quindi, ma quanto l’entusiasmo che trapela dalla notizia del buon esito dell’incontro viene smorzata dalle parole del presidente della Regione, che conferma che la legge è pronta, ma aggiunge: “Dobbiamo attendere la formalizzazione da parte del ministero della Pubblica amministrazione (il dicastero retto dal messinese Gianpiero D’Alia, ndr) della circolare esplicativa della legge 101 del 2013. Dal ministero ci dicono che è pronta, ma che non è ancora stata ufficializzata perché sarebbero in attesa del visto della Corte dei Conti". E Crocetta precisa che il lavoro legislativo affrontato dagli uffici della Regione “è stato fatto sulla base del confronto col ministero relativamente ai contenuti della circolare”. Nell'ipotesi del governo regionale, inoltre, tutti i contratti dei lavoratori verrebbero prorogati fino al 2016 e i precari verrebbero poi assunti su base territoriale e con diritto di prelazione prioritario. Intanto l’incontro tra il governatore e la Cisl, però, non è ancora finito.
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Ultima modifica: 23 Novembre ore 14:48
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sabato 23 novembre 2013
"Precari, troveremo 350 milioni" Ma il governo non sa dove
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