Mazara del Vallo, consiglio comunale urgente in seduta aperta per trattare la “ Stabilizzazione Lavoratori Precari ”.
MAZARA DEL VALLO. Un consiglio comunale aperto ed urgente per affrontare e spiegare la vicenda dei 180 lavoratori in forza al Comune di Mazara. La richiesta, avanzata dalle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil è stata accettata dal presidente del Consiglio comunale Pietro Marino al quale ieri mattina i rappresentanti Rsu dei precari comunali hanno consegnato le schede elettorali in segno di protesta contro la loro mancata stabilizzazione. “Ovviamente si è trattato –ha spiegato Marino- di un atto eclatante e simbolico, in quanto la legge consente di farlo solo in Prefettura, le schede sono state riprese dagli stessi. Ho dato la mia disponibilità, salvo sentire i capi gruppi consiliari, per un Consiglio comunale da tenersi sabato mattina. Il consiglio potrebbe essere utile per spiegare ai precari, ma anche alla cittadinanza, la questione anche in prospettiva della seduta consiliare urgente di lunedì dedicata all’Imu”.
Salvo Morabito, responsabile provinciale della FP-Cisl, è intervenuto in merito al vincolo, posto recentemente dal sindaco Nicola Cristaldi in una riunione con gli stessi precari, circa la possibilità di stabilizzare i precari con l’approvazione da parte del consiglio comunale delle aliquote Imu proposte dall’Amministrazione. “La questione dell’Imu –ha detto Morabito- è una bandiera utilizzata dalla politica per strumentalizzare la vicenda e per dividere gli stessi lavoratori precari”. Morabito ha poi sottolineato: “abbiamo avuto una discussione con rappresentanti della Polizia intervenuti a seguito della presenza dei lavoratori che si erano dati appuntamento in piazza della Repubblica. Conosciamo le procedure per un’eventuale richiesta di autorizzazione di una manifestazione, in questo caso però –ha sottolineato- si è trattato di un incontro, spontaneo e tranquillo, dei precari in attesa dell’arrivo del presidente Marino. Non vi è una legge che vieta un incontro per rivendicare un diritto costituzionale come quello del lavoro; chiederò spiegazioni con una nota riservata al questore di Trapani”.
Il responsabile della FP- Cgil, Nicola Del Serro, ha dichiarato: “pensavamo che da qualche giorno, dopo che l’Amministrazione lo aveva annunciato, fosse sul tavolo un accordo per stabilizzare questo personale che da 20 lavora per il Comune. Ricordo che la stabilizzazione sarebbe pagata all’80% dalla Regione e dallo Stato. A distanza di dieci giorni non siamo stati convocati dall’Amministrazione che si è dimostrata sorda al richiamo dei sindacati e dei lavoratori. Se tutti questi lavoratori –ha avvertito Del Serro- decidessero, legittimamente vista l’attuale incertezza sul futuro, di non lavorare più il Comune chiuderebbe. Da oltre un anno –ha concluso- facciamo appelli ma, a quanto pare, questa politica in questo momento ha altri pensieri”.
Salvo Morabito, responsabile provinciale della FP-Cisl, è intervenuto in merito al vincolo, posto recentemente dal sindaco Nicola Cristaldi in una riunione con gli stessi precari, circa la possibilità di stabilizzare i precari con l’approvazione da parte del consiglio comunale delle aliquote Imu proposte dall’Amministrazione. “La questione dell’Imu –ha detto Morabito- è una bandiera utilizzata dalla politica per strumentalizzare la vicenda e per dividere gli stessi lavoratori precari”. Morabito ha poi sottolineato: “abbiamo avuto una discussione con rappresentanti della Polizia intervenuti a seguito della presenza dei lavoratori che si erano dati appuntamento in piazza della Repubblica. Conosciamo le procedure per un’eventuale richiesta di autorizzazione di una manifestazione, in questo caso però –ha sottolineato- si è trattato di un incontro, spontaneo e tranquillo, dei precari in attesa dell’arrivo del presidente Marino. Non vi è una legge che vieta un incontro per rivendicare un diritto costituzionale come quello del lavoro; chiederò spiegazioni con una nota riservata al questore di Trapani”.
Il responsabile della FP- Cgil, Nicola Del Serro, ha dichiarato: “pensavamo che da qualche giorno, dopo che l’Amministrazione lo aveva annunciato, fosse sul tavolo un accordo per stabilizzare questo personale che da 20 lavora per il Comune. Ricordo che la stabilizzazione sarebbe pagata all’80% dalla Regione e dallo Stato. A distanza di dieci giorni non siamo stati convocati dall’Amministrazione che si è dimostrata sorda al richiamo dei sindacati e dei lavoratori. Se tutti questi lavoratori –ha avvertito Del Serro- decidessero, legittimamente vista l’attuale incertezza sul futuro, di non lavorare più il Comune chiuderebbe. Da oltre un anno –ha concluso- facciamo appelli ma, a quanto pare, questa politica in questo momento ha altri pensieri”.
[fonte La Sicilia - Francesco Mezzapelle]
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