Cari amici e dipendenti precari siciliani, di fronte al non intervento legislativo del Governo regionale in materia di precariato pubblico siciliano e all'assenza di altre iniziative legislative presenti all'Ars, discutere e confrontarsi con serietà sui due ddl n 741 e n 742 sul precariato pubblico siciliano, potrebbe avviare una nuova stagione per ragionare sulla portata del fenomeno in Sicilia.
I due ddl sul precariato prevedono entrambi interventi modificativi dell'art 30 della Legge Regionale 28 gennaio 2015 n 5 e in particolare per quanto riguarda gli Enti Locali si propone di introdurre il contributo ordinario, in alternativa al fondo per compensare gli squilibri derivanti dal l'abrogazione della legislazione regionale previgente. Il contributo ordinario costituisce risorsa conglobata al Fondo per le Autonomie local i corrisposto annualmente dalla Regione agli Enti da destinare alla stabilizzazione dei dipendenti precari.
Pertanto oggi non intervenire sulla modifica dell'art 30 produrrà già nel 2016 solo scadenze di contratti precari e quindi licenziamenti e contenziosi di massa nei confronti del datore di lavoro pubblico per violazione del diritto comunitario vigente in materia di contratti di lavoro flessibile a tempo determinato negli Stati membri dell'Unione europea.
Dott. Gaetano Aiello
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