mercoledì 27 giugno 2012

MGL - Comunicato Stampa 26 Giugno 2012

Le incertezze che insidiano la tenuta del governo nazionale al banco di prova della comunità europea previsto per il 28 e 29 giugno p.v., certamente non agevolano il cammino della legge voto approvata dall’Assemblea regionale siciliana, in merito alle procedure di stabilizzazione del personale precario degli enti locali, anche in considerazione che la stessa ad oggi non è supportata da un piano di spesa credibile, dall’altra nutriamo forti dubbi e perplessità sulla reale e concreta volontà delle parti in causa di affrontare definitivamente la vertenza occupazionale, alla luce dell’ennesima manovra correttiva che il governo Monti ha annunciato come intervento legislativo urgente per contenimento spesa pubblica al fine di evitare il riproporsi di nuovi fardelli a carico delle famiglie italiane, senza anticipare dove opererà i tagli per il recupero di somme non più esigibili attraverso una rivisitazione delle aliquote IVA.
Alla luce di quanto sopra riteniamo opportuno, oggi più di ieri, che ogni forma di contestazione, non può essere fine  a se stessa, ma questa deve essere ponderata e subordinata alla comune condivisione ma ancor prima ancorata ad obbiettivi certi che intende concretizzare come risultati, in alternativa a questa deve prevalere per forza di cose, la ragione sull’istinto, senza sottrarsi ad una se pur estenuante contrattazione con le forze politiche ad ogni livello istituzionale, in un momento così travagliato dove le  posizioni le appartenenze e i ruoli politici sono messi in discussione .
L’azione sindacale di questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali portata avanti negli ultimi venti anni è nota a tutti per le forme di contestazioni e iniziative di lotta intraprese e portate avanti con successo, queste sono nel nostro modo di essere e di fare sindacato, non ci sottrarremo al nostro impegno fin quando le condizioni sociali non riscontreranno una stabilità nel posto di lavoro, ma non intraprenderemo forme di contestazioni solo ed esclusivamente per esercitare un nostro diritto, queste vanno diversificate e assoggettate a modalità e tempistica a secondo l’obbiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere e l’interlocutore controparte .
Fermo restando l’azione portata avanti con il governo regionale e la deputazione nazionale, sul percorso di stabilizzazione di tutto il personale in servizio con contratto a termine senza limitazioni di sorte, e subordinatamente a questo del personale in atto utilizzato in ASU , riteniamo indifferibile procedere in ambito locale a riscontrare l’operato delle singole amministrazioni che ad oggi nell’80% dei casi risulta essere inadempiente per quanto a queste demandate e di competenza in merito alle procedure da porre in essere per la stabilizzazione del personale in servizio con contratto a tempo determinato .
Per quanto sopra si invita tutto il personale interessato a sollecitare le rispettive amministrazioni all’adozione immediata delle seguente deliberazioni secondo ordine appresso riportato  :
-         delibera ricognizione eccedenze esuberi personale Anno
          2012  ai    sensi  dell’articolo 16 della legge n. 183/2011
-         delibera rideterminazione dotazione organica ente ;
-         delibera approvazione piano fabbisogno triennale
          2012/2014 del  personale ,
-        delibera modifica programma di fuoriuuscita ;

al fine di supportare una corretta informazione in merito si rende noto che questa segreteria attiva a decorrere dal 28 giugno p.v. e nelle sole giornate di  Giovedi dalle ore 9:00 alle ore 10:30 un servizio  di consulenza telefonica, al numero 0941784052.. 
             MGL Regione e Autonomie Locali  
  4 Luglio 2012  -  non aderiamo a cio che non condividiamo !
                                                                         Il Segretario Generale
                                                                             Giuseppe Cardenia      

lunedì 18 giugno 2012

Precari, approvata la legge-voto Ora la palla passa a Roma


Con lo strumento della legge-voto, di fatto, l'Ars chiede al parlamento nazionale di approvare una propria deliberazione. Soddisfazione da tutte le forze politiche dell'Assemblea: "Un passo verso il superamento del precariato storico negli enti locali".


La vicenda dei precari degli enti locali siciliani sbarca a Roma. L'Ars, infatti, con 49 voti a favore e due astenuti ha approvato il disegno di legge-voto '922/A', da sottoporre al parlamento nazionale, che mira ad introdurre modifiche alla normativa statale per agevolare la stabilizzazione dei circa 19 mila precari degli enti locali in Sicilia.


In particolare il ddl prevede lo spostamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 della data entro la quale completare il percorso di stabilizzazione. Ma, appunto, la "legge voto" è uno strumento col quale l'Assemblea chiede al parlamento nazionale di approvare una propria deliberazione."Da parte del governo c'é tutta la buona volontà di andare avanti in questa  direzione - ha detto il neo assessore al Lavoro Giuseppe Spampinato - non vogliamo arrivare ad una nuova proroga, ma alla definitiva stabilizzazione dei precari". "Non ci possiamo più 'annacare' ('non possiamo più tergiversaré, ndr) su questo testo - aveva detto Totò Lentini (Udc), relatore del ddl intervenendo in aula prima del voto - i deputati che si opporranno al disegno di legge non solo perderanno la campagna elettorale, ma non avranno neanche il voto della moglie". E dopo l'ok dell'Aula, Lentini ha potuto commentare: ""Si è scritta oggi una pagina positiva, con l'ampia condivisione, sottolineata dal voto dell'Assemblea, del percorso virtuoso intrapreso con la LR 24/2010. Il positivo lavoro svolto in commissione Lavoro - ha aggiunto Lentini - ha incontrato il favore dei colleghi di tutte le parti politiche, convergendo sull'obiettivo fondamentale di pervenire al superamento della piaga storica del precariato"Soddisfazione anche dal Pdl: “"Ora, - precisano però il capogruppo Leontini e i deputati Mancuso e Beninati - il governo regionale alleghi alla trasmissione della legge voto sui precari, approvata oggi, una relazione pluriennale affiché la norma possa risultare credibile anche all'esecutivo nazionale. Siamo certi – hanno aggiunto i deputai azzurri - che la deputazione siciliana a Roma saprà continuare l'opera cominciata oggi a Sala d'Ercole, per assicurare un futuro più sereno a circa diciannovemila famiglie dell’Isola".“Abbiamo fatto la nostra parte fino in fondo: il Pd – ha detto il capogruppo dei democratici Antonello Cracolici - si è impegnato per l’approvazione di questo ddl-voto, adesso la parola passa al parlamento nazionale. Mi auguro che i deputati siciliani a Roma facciano lobby e portino avanti la nostra battaglia”.Per il capogruppo del Cantiere popolare Rudy Maira, invece, ““La stabilizzazione dei precari costituisce la priorità delle priorità nel panorama delle vertenze che il governo regionale deve affrontare, nell’ambito di un confronto articolato e complesso, con il governo nazionale. Oggi l’Assemblea regionale, - ha aggiunto – grazie all’impulso decisivo del gruppo parlamentare del Pid- Cantiere Popolare, ha compiuto un primo passo importante e strategico del cammino auspicato”.“Il nostro auspicio – gli ha fatto eco il capogruppo di Fli Livio Marrocco - è che pure il governo nazionale faccia la propria parte consentendo la stabilizzazione di migliaia di precari storici e salvaguardando i loro diritti acquisiti. Tuttavia – ha aggiunto - per il futuro la Regione deve voltare pagina e assumere solo tramite concorso e soltanto in caso di effettivo e comprovato bisogno di personale”.



Inviato da gg caracausi

giovedì 14 giugno 2012

MGL - Comunicato Stampa 14 Giugno 2012


L’ARS con 49 voti a favore e due astenuti ha votato ieri pomeriggio a sala d’ercole la legge voto con cui demanda al governo nazionale la titolarità a pronunciarsi sul futuro occupazionale di 18.500 persone in atto in servizio con contratto a termine negli enti locali e non solo .
Il dibattito protrattosi per più di due ore con numerosi interventi registrati da parte della deputazione presente, oltre che dello stesso assessore al lavoro on. Spampinato ha avvallato sempre più la nostra posizione, ribadita in più occasioni,  non ultima nel corso dell’incontro convocato il venerdi u.s. dallo stesso On Spampinato, in relazione ai contenuti dell’articolato di legge approvato che peraltro è ormai noto da due settimane e che può sintetizzarsi in una semplice operazione di proroga se la stessa non viene supportata da un’azione politica forte e credibile oltre cha da un piano pluriennale di spendibilità della proposta stessa sia sul piano finanziario con impegno spesa assunto a carico del bilancio  pluriennale della Regione stessa che sul piano della stabilizzazione  concreta del personale interessato, attraverso una disponibilità di posti nella dotazione organica degli enti interessati e oltre in alternativa a questi.
L’articolato così come votato propone una modifica dell'art. 17 commi 10, 11 e 12 del decreto 78/10 convertito in legge 122/10 nella parte temporale dell’applicazione stessa della norma, posticipando il termine del 31 dicembre dal 2012 al 2014 ;
propone altresì, una modifica dell'art. 14 comma 24 ter e l'integrazione di un ulteriore comma 24 quater, al decreto 78/10 convertito in legge 122/10, affinchè le disposizioni relative al rispetto della percentuale di spesa personale sul bilancio corrente, oggi pari al 50%, non trovi applicazione nei processi di proroga e in quelli assunzionali effettuati secondo le procedure di cui ai precedenti commi 10 , 11 e 12 dell sopra richiamato art. 17.
La norma non entra nel merito di come superare altre e fondamentali limitazioni di spesa che stanno condizionando l’operato degli enti locali anche in considerazione dei pronunciamenti e richiami fatti dalla Corte dei  Conti .
Patto stabilità, spesa storicizzata al 31 Dicembre 2008, tourn-over, 40% economie anno precedente, eccedenze ed esuberi dotazioni organiche enti inetressati etc.
Riteniamo che il termine di deroga, per forti riserve mentali che condizionano l’operato del governo nazionale, non è di facile scrittura ma tuttavia si deve lavorare per una soluzione che se pur diversificata nei contenuti apporti quel contributo fattivo alla risoluzione del problema , partendo da una posizione forte che bisogna porre alla base di qualsiasi ragionamento costruttivo , ovvero considerare questo personale come di fatto lo è già, in servizio da oltre ventitre anni e non mai come nuovo personale da reclutare .
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, anticipiamo che  a partire dalla prossima settimana mobiliteremo tutte le nostre forze e sosteremo un percorso che dovrà per ragione di cose concretizzare passi importanti nella direzione voluta , impegnando concretamente tutti e tutto a ogni livello istituzionale , solo così potremo trarre le conclusione che vanno al di là di una semplice e ormai superata proroga fine  a se stessa o peggio manifestazioni di solidarietà nei nostri confronti .
Non accetteremo più passivamente , insulti e umiliazioni a mezzo stampa diramate da chi chessia e per qualsivoglia motivazione, prima di accusare bisogna conoscere le realtà e ciò che viene a determinarsi in talune situazioni.
Possiamo  asserire con convinzione che personalmente e unitariamente come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali sosteniamo una vertenza per il lavoro nel senso più alto del termine, degnamente svolto quotidianamente a servizio della collettività presso cui operiamo e condanniamo fortemente chi si sottrae al proprio dovere dando possibilità ai tanti, sempre, ma tanto più in un momento così difficile di buttare fango su una categoria che non può dirsi e non si ritiene raccomandata o figlia di una politica clientelare .
                                                                    
                                                                 Il Segretario Generale
                                                                                   Giuseppe Cardenia      
fonte: http://www.insiemeassociati.it/ita/

GDS - 14 06 2012

La riproduzione e l'utilizzo dell'articolo qui sopra è espressamente riservato alla fonte di provenienza del GIORNALE DI SICILIA

Regione, approvata legge-voto su stabilizzazione dei precari


13/06/2012 - Regione, approvata legge-voto su stabilizzazione dei precari

PALERMO. Con 49 voti a favore e due astenuti l'Ars ha approvato il disegno di legge-voto '922/À, da sottoporre al parlamento nazionale, che mira ad introdurre modifiche alla normativa statale per agevolare la stabilizzazione dei circa 19 mila precari degli enti locali in Sicilia. In particolare il ddl prevede lo spostamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 della data entro la quale completare il percorso di stabilizzazione. «Da parte del governo c'è tutta la buona volontà di andare avanti in questa direzione - ha detto il neo assessore al Lavoro Giuseppe Spampinato - non vogliamo arrivare ad una nuova proroga, ma alla definitiva stabilizzazione dei precari». «Non ci possiamo più 'annacarè ('non possiamo più tergiversarè, ndc) su questo testo - aveva detto Totò Lentini (Udc), relatore del ddl intervenendo in aula prima del voto - i deputati che si opporranno al disegno di legge non solo perderanno la campagna elettorale, ma non avranno neanche il voto della moglie». La prossima seduta si terrà mercoledì 20 giungo alle 16, all'ordine del giorno interrogazioni e interpellanze delle rubriche Famiglia, Agricoltura e Salute, e il disegno di legge '900', il cosiddetto 'ddl omnibus'. gds.it


Fonte:http://www.dromo.net/sportellolsu/viewnews.asp?id=2119

mercoledì 13 giugno 2012

CISL - Lettera del Segretario Generale Giovanni Faverin



FAIDEL - Comunicato stampa 9 giugno 2012


L’incontro ha confermato quanto preannunciato:
 …… NIENTE DI CONCRETO !!! 
Nel prendere atto della disponibilità del neo-Assessore Regionale al Lavoro e dei funzionari regionali, non possiamo non esternare la nostra amarezza e delusione.
L’incontro all’ARS del  29 Maggio ci era sembrato un buon punto di partenza per iniziare a concretizzare gli adempimenti da mettere in campo, avevamo lasciato il nostro documento ed eravamo fiduciosi sugli appuntamenti nazionali che si sarebbero concretizzati.
I funzionari regionali presenti (Dott.ssa Di Liberti e Dott. Bologna) relazionando sull’incontro romano, nel comunicare la disponibilità di insediare un tavolo tecnico esclusivamente per il Precariato Siciliano, hanno ribadito che le proposte in discussione sono quelle inserite nell’ intesa con il Ministero .
Capite benissimo che, se continuiamo a parlare solo e semplicemente di “una norma ad invarianza legislativa” ,  non potremmo che aspettarci  solo e soltanto l’ennesima proroga ! 
Questo non è quello che,  come Organizzazione Sindacale prima e come lavoratori dopo, vogliamo dopo 23 anni di promesse…. !!!
La nostra proposta non và in questa direzione, lo abbiamo detto e lo ribadiamo:
la proroga fine a se stessa non serve ai lavoratori, soprattutto a ridosso dell’ennesima campagna elettorale.
Serve una legge che in sanatoria (e di sanatorie in Sicilia ed in Italia ne sono state fatte tante, anzi tantissime …) riconosca il diritto al lavoro  in Sicilia, continuamente  calpestato dalla politica,  ai lavoratori PRECARI oggi ma cosa ancora più grave a  POVERI PENSIONATI domani.
I  “precari siciliani non chiedono la luna” così come sostiene qualcuno, ma l’inizio di un percorso normativo che porti ad una progressiva e rapida soluzione del problema, solo a queste condizioni saremo ben disposti a collaborare con tutti.
Gli uffici regionali ed i funzionari hanno oggi le idee più chiare sui numeri:
  • 18.947 lavoratori con contratto a tempo determinato;
  • 5714 L.S.U
ma, questo non basta e non solo:
  • non basta dire che nell’ultimo anno in Sicilia sono stati stabilizzati 980 soggetti;
  • non basta ribadire che i Comuni che volessero stabilizzare possono farlo, salvo trovare funzionari e segretari che continuano quotidianamente ad ostacolarne il percorso;
  • non basta impegnarsi ad emanare un’ulteriore circolare per accelerare le stabilizzazioni;
  • non basta continuare a presenziare  tavoli tecnici, il più delle volte inconcludenti;
adesso occorrono forti ed incisive azioni propositive per le quali gli stessi, profumatamente remunerati, sono chiamati a svolgere.
 Abbiamo l’obbligo, ciascuno per le proprie competenze, di trovare soluzioni  tecniche, percorribili ed attuabili da proporre alla politica …
.. una classe politica (senza distinzione di appartenenza) che ha saputo solo e semplicemente pensare  alla  tutela della propria poltrona dimenticando,  per 23 anni, i bisogni di chi li ha eletti, propinando quale unico atto, semplici proroghe …..  
Adesso non basta più ! 
Attendiamo per i primi giorni della prossima settimana l’annunciata legge voto che verrà presentata all’ARS e, nel contempo, seguiremo l’evoluzione del tavolo tecnico Nazionale sulle proposte avanzate dalla Regione Siciliana. 
Vi terremo costantemente aggiornati, anche sugli incontri politici ed istituzionali che abbiamo già calendarizzato nei prossimi giorni ed è per questo che vi chiediamo di sostenere il nostro impegno .
Il Coordinamento Regionale
 F.to:   FAILLA F.sco Paolo
        CAPPUCCINO Salvatore
     SCORNAVACCHE Giuseppe

giovedì 7 giugno 2012

MGL - Comunicato Stampa 9 Giugno 2012



Deludente ! , così possiamo sintetizzare l'esito dell'incontro convocato ieri dal'Assessore al lavoro On. Spampinato, sulla problematica precariato enti locali, presso la sede istituzionale di Via Trinacria, con tutte le forze politiche, sindacali e sociali.
Come spesso abbiamo avuto modo di affermare, il tempo ci dà ragione su molteplici aspetti della vicenda, consolidando sempre più il nostro modo di intendere, fare attività sindacale e agire sul campo con tempi e modi che giustificano il nostro operato.
Chi attendeva una soluzione dall'incontro con i vertici del governo nazionale in programma il 6 giugno u.s. a Roma, deve prendere atto che, come ampiamente anticipato da questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, non ha sortito alcun effetto positivo o concretizzato passi in avanti, ma sopratutto deve prendere atto che una delegazione di funzionari e tecnici se pur altamente qualificata, non può sostenere sul piano istituzionale un confronto, se non confortata da un'autorevole e imprescindibile azione politica, forte e credibile al punto tale da affrontare la vertenza non in forma generica ma attenzionando la particolarità del precariato enti locali di che trattasi, evidenziando che a differenza di quanto accaduto nel resto d'italia con le leggi finaziarie dello stato 2006 e 2007, in sicilia  per negligenza  o per una classe politica poco attenta e distratta non ha consentito la stabilizzazione per mancata applicazione delle stesse, se non limitatamente ad alcune e sporadiche realtà territoriali.
Ci chiediamo, a chi addebitare il danno arrecato a migliaia  di famiglie siciliane?
Preso atto della latitanza della deputazione regionale convocata ieri al tavolo, sintetizziamo come segue i lavori della giornata:
a) la Dott.ssa Di Liberti Dirigente dell'Agenzia Regionale per l'impiego, facente parte della delegazione trattante, relaziona sull'incontro del 6 Giugno u.s. convocato a Roma, affermando che lo stesso si è rivelato inopportuno per inserire la discussione sul precariato enti locali in sicilia, preso atto che al tavolo, presenti tutte le regioni d'italia e le svariate categorie di precariato, la discussione si è articolata e sviluppata in un'unica direzione, rivisitazione e riordino del precariato nella sua complessa e genericità di forme, nell'ambito della riforma del mercato del lavoro;
l'incontro conclusosi con un nulla di fatto e stato aggiornato, con il consenso delle organizzazioni sindacali presenti al tavolo e dell'anci, rimandando la discussione ad apposita norma che muove nella direzione di riordino senza alcun richiamo a processi di stabilizzazioni.
A tal proposito richiamiamo l'attenzione, come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, sulla mancata comunicazione e assenza di dialogo tra le rappresentanze confederali siciliane e quelle nazionali sull'argomento, oltre alla mancata presa di posizione del rappresentante anci sicilia nonchè componente dell'anci nazionale; viste le posizioni che si sono venute a delineare, prendiamo atto che ai buoni propositi non sempre seguono atti concreti.
b) l'On Assessore Spampinato, illustrando il lavoro svolto dai propri Uffici ci rappresenta i contenuti degli emendamenti predisposti, che si limitano ad una semplice estensione temporale di 24 mesi del termine utile per l'applicazione dell'art. 17 commi 10, 11 e 12  del decreto 78/2010 convertito in legge 102/10.
Prendiamo atto,come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, della mera e semplice operazione di fotocopiaggio dell'emendamento presentato 10 giorni fà dall'intergruppo nella riunione  convocata nella sala gialla, tralasciando l'aspetto sostanziale della vertenza che oggi limita di fatto i processi di stabilizzazione, ovvero deroga o superamento delle limitazioni vigenti  in materia di contenimento spesa pubblica in riferimento all'assunzione di personale nella P.A.
c) l'On. Assessore Spampinato, ci rappresenta altresì, la predisposizione di un testo di legge voto che nel corso della prossima settimana dovrà essere incardinato e portato all'ordine del giorno dei lavori d'aula per la sua approvazione, al fine di manifestare unità d'intenti e comune volontà dell'Assemblea Regionale Siciliana nel rivendicare al Governo nazionale una soluzione per il precariato enti locali dela regione sicilia.
Prendiamo atto, ritenendo la stessa, come segreteria MGL Regione e Autonoimie Locali,  una semplice farsa preelettorale, rappresentata per l'ennesima volta a danno irreparabile di migliaia di lavoratori siciliani che non accettano e tanto meno possono più subire  umiliazioni e sopprusi.    
L'incontro di ieri mattina è stata occasione, per ribadire come i pronunciamenti della Magistratura Contabile, resi su pareri formalmente richiesti da alcune amministrazioni locali, siano state precostituite, per rallentare e condizionare l'operato dei sindaci, oltre a sviare l'attenzione sul problema vero e concreto della stabilizzazione.
Uno degli aspetti fondamentali messi in forse da questi pronunciamenti fà riferimento alla concreta possibilità di stabilizzare direttamente, ricorrendone i presupposti e le condizione (disponibilità di posti in dotazione organica), il personale in servizio con contratto a termine inquadrato nelle categorie A e B senza adeguato accesso dall'esterno. Procedura leggittima e normativamente regolata da circolari ministeriali che vanno al di là del pronunciamento della Corte dei Conti, ma di questo dovremmo chiedere conto alla preparazione e formazione professionale di funzionari presposti a dare consulenza e supportare l'attività amministrativa degli amministratori locali, che troppo spesso presenta lacune incolmabili, nonostante trattasi di personale ben retribuito; per non parlare poi della folta schiera di esperti che dietro questa etimologia, nascondono una precarietà di conoscenza ma sufficiente a garantirsi un lauto compenso.
A tal uopo abbiamo sollecitato l'Assessore a diramare una propria nota o circolare utile a confermare e rafforzare  alcuni concetti indispensabili a fare chiarezza .
Si dà notizia altresì che è nella giornata di ieri è stata anticipata da parte degli Uffici dell'Agenzia Regionale per l'Impiego, email a tutti gli enti interessati, relativa a comunicazione accredito somme spettanti per quote di coofinaziamento dei contratti a termine nella misura pari all'80% dell'istanza presentata, la rimanente quota del 20% dovrà essere recuperata fra le pieghe della legge sulla variazione di bilancio.
Si informa che da un'ultimo rilevamento dati, risultano avviati con contratto a tempo determinato poco più di 18.500 unità e 4.700 risultano utilizzati in ASU; nel corso dell'ultimo anno sono stati stabilizzati circa 1.000 soggetti, ciò stà a significare che pur in presenza di una norma di legge molto restrittiva, stabilizzare è possibile.
Per una corretta informazione, si precisa che il mancato riferimento al personale in servizio con contratto a termine presso amministrazioni diverse dagli enti locali, non è da intendere come esclusione dal confronto istituzionale portato avanti per la stbilizzazione, ma solamente sottinteso, stessa considerazione và fatta per il personale ASU che se pur non spesso richiamato nei nostri comunicati, è contemplato nella nostra piattaforma presentata ai fini delle procedure di fuoriuscita e stabilizazione.
Nell'augurare un Buon fine settimana, ritengo doveroso ricordare a me stesso prima che a tutti voi, gli impegni assunti come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali nei confronti della categoria, ai quali non intendo sottrarmi ma bensì riscontrare positivamente, consapevole che nulla è impossibile, sopratutto se c'è unità d'intenti nell'agire senza delegare a terzi .  
            M.G.L. Regione e Autonomie Locali
                   Non consentiremo più perdite di tempo !
                                                                              Il Segretario Generale
                                                                                        Giuseppe Cardenia

Fonte: http://www.insiemeassociati.it/ita/
Vedi i video del Sit-in a palermo: http://bastaprecaricomunemazara.blogspot.it/2012/05/mgl-sit-in-palazzo-dei-normanni-palermo.html

mercoledì 6 giugno 2012

TGR - Raggiunto accordo tra Ass. comuni ANCI e Sindacati su richiesta deroga


FONTE: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/page/Page-0789394e-ddde-47da-a267-e826b6a73c4b.html?set=ContentSet-eb5a503f-4528-4acb-81b8-e9a4df2ce36f&type=V&refresh_ce



Un incontro costruttivo in cui si è raggiunta una posizione comune sui possibili percorsi da seguire per la stabilizzazione dei precari negli enti locali siciliani. Questo il risultato raggiunto, questa mattina a Villa Niscemi, durante un confronto tra l’AnciSicilia e le sigle sindacali Cisl, Cgil e Uil Funzione Pubblica.

Nuova “carnevalesca” stabilizzazione per i precari dell’Università di Catania


Il “patto/ricatto” travestito da bando!

E’ un tormentone mediatico il fenomeno della stabilizzazione dei lavoratori precari negli enti pubblici italiani. Forse perché coinvolge interessi delicati: il diritto al posto di lavoro da un lato, e l’interesse pubblico alreclutamento tramite concorso dall’alto.
Tra i moniti della Corte Costituzionale, che non vede di buon occhio le deroghe “ingiustificate” al principio della selezione pubblica, i pit-stop imposti dal Commissario di Stato in Sicilia, i rimpalli di giurisdizione, le bacchettate della Corte di giustizia, la stabilizzazione dei precari continua a far parlare di sé.
Seguendo la scia “stabilizzante”, autorizzato da una legge finanziaria e dal contratto collettivo, anche l’ateneo catanese ha allargato le maglie delle assunzioni dei lavoratori precari dell’università, mettendo a punto due procedure di stabilizzazione: una nel 2010 riguardante la quasi totalità del personale tecnico- amministrativo a termine, e un’altra , datata 20 gennaio 2012, che ha come destinatari i cd. PUC, ex lavoratori socialmente utili.
Proprio quest’ultima “creatura”dell’Amministrazione Universitaria –con natura ibrida: a metà tra avviso pubblico di selezione e bando di concorso – contiene, tra l’ilarità e lo sbigottimento di chi-giurista o no- legge, una clausola del seguente tenore letterale: “Condizione, ai fini dell’inclusione nell’elenco, è la presentazione, al momento dell’istanza, di atto formale di rinuncia, ai sensi della normativa vigente, di natura giudiziale e/o stragiudiziale, da parte dei soggetti coinvolti, alle cause intentate attualmente in corso contro la procedura di stabilizzazione del personale a tempo determinato”.
Questi dunque i termini del patto: i lavoratori dell’Università, estenuati dal succedersi interminabile di contratti a temine, esasperati dalle limitazioni economico-sociali-di vita che la precarietà comporta, si ritrovano oggi a dover rinunciare ad ogni azione giudiziale o stragiudiziale instaurata per la tutela di quei diritti che hanno già maturato.
Tutto questo al fine di accedere -prima o poi- all’agognata panacea del lavoro subordinato a tempo indeterminato. Al buon vecchio posto fisso, insomma.
Con buona pace delle norme costituzionali/comunitarie e universali che assicurano ad ogni individuo la possibilità di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti.
E con altrettanta buona pace delle sentenze nazionali e stra-nazionali che vietano l’abuso dei contratti a tempo determinato da parte delle amministrazioni pubbliche, che continuano- senza soluzione di continuità- a perpetrare soverchierie.
Sicuramente –ci auguriamo- al vaglio di un Tribunale la (illegale?!) clausola del bando di concorso verrebbe tacciata di invalidità e considerata inesistente…e tuttavia, nel frattempo, un certo timore – ai lavoratori precari- incute….
fonte:    www.leggioggi.it

martedì 5 giugno 2012

Precari, una posizione comune tra AnciSicilia e sindacati


04/06/2012 - Precari, una posizione comune tra AnciSicilia e sindacati

Un incontro costruttivo in cui si è raggiunta una posizione comune sui possibili percorsi da seguire per la stabilizzazione dei precari negli enti locali siciliani. Questo il risultato raggiunto, questa mattina a Villa Niscemi, durante un confronto tra l’AnciSicilia e le sigle sindacali Cisl, Cgil e Uil Funzione Pubblica. L’obiettivo è dare certezze a migliaia di lavoratori ma anche a tutte quelle amministrazioni che devono poter contare su professionalità di vitale importanza per il funzionamento della macchina amministrativa.

sabato 2 giugno 2012

MGL - SIT-IN PALAZZO DEI NORMANNI Palermo 31/05/12

Comunicato Stampa 01 Giugno 2012

Più di 100 Amministratori degli Enti Locali e un sit-in con 500 pesone davanti Palazzo dei Normanni hanno permesso di concludere positivamente questo primo impegno istituzionale programmato dalla segreteria MGL Regione e Autonomie Locali.
L'incontro protrattosi dalle 11:00 alle 13:00 nella sala giallla dell'Assemblea Regionale Siciliana è servito ad affermare con convinzione e determinazione che bisogna interagire su tre livelli nazionale, regionale e locale , attraverso:
a) l'approvazione di un emendamento alla legge di stabilità del governo nazionale, prossima in discussione, che superi le limitazioni imposte in materia di assunzione personale nella Pubblica Amministrazione, rilevando che trattasi non di nuove assunzioni ma di trasformazione di contratti in essere a tempo indeterminato a costi zero per il governo centrale e a invarianza di spesa per la regione sicilia
b) subordinare al primo punto ogni discussione relativa a continuità dei contratti in essere  a decorrere dall'anno 2013, demandando questa alla Regione Siciliana , diversamente ci ritroveremmo con un rinvio delle procedure di stabilizzazione e una realtà sempre più cronicizata.
c) procedere nell'immediato in ambito locale alla rideterminazione delle dotazioni orgnaiche utili e indispensabili a rilevare i vuoti in pianta organica le eccedenze e gli esuberi.
                                                                Il Segretario Generale 
                                                                           Giuseppe Cardenia







Comunicato Stampa 30 Maggio 2012
Non vogliamo perderci in discorsi e proclami vari, ma affermare alcune verità che sono derterminanti, in un momento cosi travagliato e di massima confusione.
Non intendiamo assolutamente disperdere ventidue anni di lotte e partecipazione attiva alle iniziative di piazza e di confronto istituzionale portato avanti con forza nonostante l'ostruzionismo diffuso nei nostri confronti, ma la compattezza e l'unione di una categoria di lavoratori che come unico fine ha anteposto il soggettivo diritto al lavoro e non l'appartenenza a questa  o quell'altra sigla sindacale ha prodotto i suoi risultati.