martedì 9 luglio 2013

Cisl Fp: “Alla Regione è il caos Basta con i proclami, ora i fatti"

Secondo il sindacato, su molti temi, dalle Province al precariato, il governo sta agendo in maniera confusa. E nel frattempo si è anche interrotto il dialogo con le parti sociali. Caracausi: "Negli assessorati pratiche accatastate e dipendenti senza incarichi. Ma i siciliani sono stanchi degli annunci". GUARDA LA VIDEOINTERVISTA






PALERMO - “I siciliani sono stanchi dei proclami. È l'ora di passare ai fatti”. La funzione pubblica della Cisl Sicilia incalza il governo e accusa: “Molte decisioni dell'esecutivo – dichiara il segretario generale Cisl Fp Sicilia Gigi Caracausi - hanno solo prodotto il caos”. A cominciare dallo scioglimento delle Province, che la Csil giudica “positivo soprattutto per l'abbattimento dei dei costi politici degli enti. Ma il governo non sta facendo nulla per rispettare i tempi del 31 dicembre. Stiamo chiedendo – prosegue - la proroga di un anno anche perché sul tappeto ci sono ancora grossi problemi come quelli riguardanti le Partecipate, utilizzate in maniera clientelare. Adesso bisogna prendere decisioni nette, anche difficili e impopolari. La Cisl – spiega Caracausi - propone una temporanea regionalizzazione per sistemare i rapporti riguardanti le Partecipate da un livello piú alto e sopratutto per tranquillizzare i dipendenti che manterrebbero il posto di lavoro senza alcuna spesa aggiuntiva per la collettività”.

E certamente impopolari, invece, alla Regione sono stati i provvedimenti di “rotazione” tra i dipendenti. Ma Caracausi puntualizza: “Non siamo contrari alle rotazioni, ma gli atti di Crocetta hanno solo prodotto un caos indescrivibile. In certi uffici della Regione esistono pratiche accatastate e nessuno a lavoro. Mentre altrove, i dipendenti prendono lo stipendio pur non avendo incarico. L'unico effetto prodtto da queste rotazioni è quello di aver reso precario il lavoro. E di norme per evitare questi effetti – spiega Caracausi – ne esistono già, e da tempo. Pensiamo al codice Vigna, che obbliga a ruotare i dipendenti entro i cinque anni. Le norme, insomma, ci sono. Non serve nemmeno il tanto sbandierato ddl anticorruzione”.

Intanto, tra le emergenze più diffuse, quella del precariato negli Enti locali, che coinvolge quasi ventimila persone: “Il governo – dice il segretario generale della Cisl Fp - sta prorogando i contratti fino al 31 dicembre, per guadagnare un po' di tempo e pensare a una soluzione. Ma di questa fantomatica soluzione ancora non si parla. L'ultimo incontro con i sindacati risale al 24 maggio, da allora nessun altro tavolo. E so per certo che il governo non sta pensando a nessun provvedimento”.

Una “stoccata” anche alla Sanità targata Borsellino. “L'assessore – affonda Caracausi - si dice soddisfatta per aver portato la Sanità siciliana a un livello nazionale. Ma chiunque vada in un pronto soccorso o faccia la fila per il ticket – prosegue - la pensa in maniera completamente diversa. Nessuno di noi può essere soddisfatto: il Piano ha prodotto la riduzione di posti letto, di posti di lavoro. Adesso i cittadini stanno pagando non più per il rientro della Sanità, ma per coprire i buchi del bilancio della Regione”. Tutti problemi che rimangono sul tavolo e per i quali la soluzione appare ancora lontana. Per questo, la Cisl Fp lancia un nuovo invito al governatore: “Chiediamo a Crocetta: dopo l'iniziale apertura con i sindacati, lo vuole aprire davvero un dialogo che consenta di passare dalle parole ai fatti? Credo che dei proclami – conclude Caracausi - i siciliani ne abbiano abbastanza”.

Ultima modifica: 08 Luglio ore 15:31
Fonte: http://livesicilia.it/2013/07/08/cisl-fp-alla-regione-e-il-caos-basta-con-i-proclami-ora-i-fatti_345854/
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