Cgil, Cisl e Uil chiedono a Camera e Senato di trovare una soluzione per i lavoratori precari della pubblica amministrazione. A fine luglio, scrivono in una lettera ai presidenti dei due rami del Parlamento e ai capigruppo, scadrà la proroga dei contratti a termine prevista dalla legge di stabilità e 100.000 giovani rischiano di uscire definitivamente dal sistema pubblico. I sindacati chiedono un ''incontro urgente'' per trovare una soluzione legislativa sulla questione. Cgil Cisl Uil del pubblico impiego - si legge nella lettera - ''vogliono richiamare la Sua attenzione sulle problematiche e sulle scadenze pressanti che coinvolgono in questo momento la parte più indifesa del mondo del lavoro:
il personale precario. In particolare per il precariato delle pubbliche amministrazioni la scadenza del 31 luglio della proroga dei contratti a tempo determinato fissata dalla legge di stabilità, se non modificata, rischia di far uscire definitivamente dal sistema pubblico, a quella stessa data, non meno di 100 mila giovani i cui contratti sono vigenti da anni e conseguentemente anche i tantissimi altri contratti precari la cui scadenza avverrà entro la fine del 2013''.
Le conseguenze occupazionali, prosegue la lettera, ''non farebbero che acuire ulteriormente la già critica situazione del nostro mondo del lavoro ed aggraverebbero, se non venisse affrontata l'emergenza, non solo la problematica di carattere sociale, ma anche la scarsa funzionalità del settore pubblico, con grave ed intuibile nocumento per i cittadini''. (ANSA).
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