PALERMO. 30/04/2013 Il “metodo Crocetta” in Sicilia mette d'accordo Pdl e 5stelle. E all'Assemblea regionale va di scena il “gattopardismo”, con una manovra finanziaria che, sì, taglia molto a cominciare dalle auto blu, introduce il canone per le cave allineando la Regione al resto d'Italia (emendamenti targati M5S), ma che salva contemporaneamente 30 mila precari (di enti locali e Regione) e 1.600 dirigenti regionali, che perdono il 20% del salario accessorio (8,2 mln di risparmio) e mantengono comunque alcuni privilegi, che il governo voleva abolire ma l'aula, in modo trasversale, ha stralciato dalla legge di stabilità.
A poche ore dalla scadenza dell'esercizio provvisorio (alla mezzanotte di oggi), il Parlamento si appresta a varare una manovra che al di là dei contenuti conferma, dal punto di vista politico, il 'metodo Crocetta', quello dei voti cercati in aula, provvedimento per provvedimento, in una perenne sintesi e in un clima di collaborazione tra i gruppi parlamentari. Il ruolo di superstar spetta senza dubbio al governatore. E' lui che in aula, in piena notte, si scaglia contro Pd e Udc, la sua maggioranza, rimproverandola di avere "traditò i patti per avere inserito nella finanziaria norme 'pro-deputato' costruite per appagare i bacini elettorali degli onorevoli: come nel caso dei 700 mila euro elargiti al Corpo dei vigili urbani di Messina, soldi che consentono l'assunzione di 32 caschi bianchi al comune, che si trova in pieno dissesto finanziario e con le elezioni comunali alle porte (si vota il 9 e 10 giugno).
E' sempre Crocetta che, mentre l'aula vota gli emendamenti dei 5stelle e del Pdl in un contesto da 'governissimo', tira fuori dal cilindro la norma che salva 3 mila precari, cosiddetti ex Pip: gli stessi precari che per due giorni hanno assediato il Palazzo chiuso a turisti e presidiato dalla polizia in tenuta antisommossa, con un carabiniere costretto, tre giorni fa, a sparare colpi in aria per calmare la folla inferocita. Una norma, quella di Crocetta, votata all'unanimità dall'Assemblea, mentre in diretta i precari trasformavano la protesta in festa, inneggiando cori a favore di Crocetta per avere ottenuto un sussidio di 833 euro al mese (più assegni familiari) fino al 31 dicembre di quest'anno, poi si vedrà.
Nel tripudio "populista" c'é spazio per l'ovazione di quei deputati vicini a questo pezzo di mondo precario, fatto soprattutto da ex detenuti: in piazza si urlano i nomi di Fabrizio Ferrandelli (Pd), Totò Lentini (Udc), Vincenzo Figuccia (Pds-Mpa), Edy Tamajo (Drs). Alcuni di loro lasciano l'aula per raccogliere direttamente in strada gli abbracci dei manifestanti. Gli spari in aria sono ormai acqua passata, oggi é "festa".
E' sempre Crocetta che, mentre l'aula vota gli emendamenti dei 5stelle e del Pdl in un contesto da 'governissimo', tira fuori dal cilindro la norma che salva 3 mila precari, cosiddetti ex Pip: gli stessi precari che per due giorni hanno assediato il Palazzo chiuso a turisti e presidiato dalla polizia in tenuta antisommossa, con un carabiniere costretto, tre giorni fa, a sparare colpi in aria per calmare la folla inferocita. Una norma, quella di Crocetta, votata all'unanimità dall'Assemblea, mentre in diretta i precari trasformavano la protesta in festa, inneggiando cori a favore di Crocetta per avere ottenuto un sussidio di 833 euro al mese (più assegni familiari) fino al 31 dicembre di quest'anno, poi si vedrà.
Nel tripudio "populista" c'é spazio per l'ovazione di quei deputati vicini a questo pezzo di mondo precario, fatto soprattutto da ex detenuti: in piazza si urlano i nomi di Fabrizio Ferrandelli (Pd), Totò Lentini (Udc), Vincenzo Figuccia (Pds-Mpa), Edy Tamajo (Drs). Alcuni di loro lasciano l'aula per raccogliere direttamente in strada gli abbracci dei manifestanti. Gli spari in aria sono ormai acqua passata, oggi é "festa".
TAGLI ALLE AUTOBLU: ESULTANO I CINQUESTELLE. Passa in finanziaria una norma che taglia le autoblu in Sicilia e ne limita l'utilizzo. Esulta il Movimento Cinque stelle che aveva concordato l'emendamento col governo Crocetta, appena approvato dall'Assemblea regionale. La norma vieta il possesso e l'utilizzo di auto di rappresentanza "alle società regionali, alle società partecipate dalla Regione siciliana a prevalente capitale pubblico, alle agenzie regionali, alle aziende regionali, alle aziende sanitarie e ospedaliere".
Inoltre "le auto di servizio, esclusivamente in car sharing, non possono superare i 1.300 cc" ed entro 90 giorni società ed enti dovranno comunicare all'amministrazione regionale l'adozione del piano di dismissione delle auto di servizio. Alla Regione le auto di servizio potranno essere utilizzate solo dal presidente e dagli assessori regionali ed entro 90 giorni sarà adottato un piano di dismissione delle vetture di proprietà pubblica. I contratti di noleggio o assicurazione sulle auto considerate in esubero e in scadenza non potranno essere rinnovati.
DIRIGENTI SANITA', TAGLIATI COMPENSI DIRIGENTI. In un clima di collaborazione, è passato all'Ars un emendamento del Pdl alla finanziaria regionale, apprezzato dal governo Crocetta, che riduce del 10 per cento i compensi dei dirigenti del settore sanitario in Sicilia. La norma originaria prevedeva la riduzione del 10 per cento solo per le indennità di risultato.
DIRIGENTI REGIONE, TAGLI SUL SALARIO ACCESSORIO. Passa in aula il taglio del 20 per cento del salario accessorio dei dirigenti della Regione siciliana, con un risparmio per le casse pubbliche di 8,2 milioni di euro. L'Ars ha 'salvatò invece la clausola di salvaguardia che in presenza dello spoil system permette ai 1.600 dirigenti di mantenere incarichi equivalenti e le medesime indennità. L'emendamento del governo è stato stralciato dalla Presidenza dell'Ars dopo gli interventi in aula di diversi deputati della maggioranza e dell'opposizione che si sono espressi contro l'abolizione della clausola di salvaguardia. Santi Formica (lista Musumeci) in particolare ha paventato il rischio di impugnativa da parte del commissario dello Stato.
APPROVATA NORMA EX PIP, SUSSIDIO PER 3MILA PRECARI. L'Ars approva l'emendamento del governo Crocetta che prevede un assegno di sostegno al reddito erogato dall'Inps, pari a 833 euro al mese più gli assegni familiari, per gli ex Pip della Social Trinacria onlus. In aula voto unanime di maggioranza e opposizione.
Precari in piazza in festa al momento del voto all'Ars sulla norma che assegna un sussidio, contenuta nella finanziaria. Dall'interno del Palazzo si sentono le urle di gioia dei precari, circa 500 persone che da giorni presidiano il Palazzo dei Normanni. La gente salta di felicità e porta in spalla i propri rappresentanti.
APPROVATA NORMA EX PIP, SUSSIDIO PER 3MILA PRECARI. L'Ars approva l'emendamento del governo Crocetta che prevede un assegno di sostegno al reddito erogato dall'Inps, pari a 833 euro al mese più gli assegni familiari, per gli ex Pip della Social Trinacria onlus. In aula voto unanime di maggioranza e opposizione.
Precari in piazza in festa al momento del voto all'Ars sulla norma che assegna un sussidio, contenuta nella finanziaria. Dall'interno del Palazzo si sentono le urle di gioia dei precari, circa 500 persone che da giorni presidiano il Palazzo dei Normanni. La gente salta di felicità e porta in spalla i propri rappresentanti.
CI SARA’ IL FONDO PER IL MICROCREDITO DEI GRILLINI. È stato approvato l'emendamento alla legge di stabilità, presentato dai deputati del Movimento 5 Stelle, che istituisce un fondo destinato a finanziare le microimprese. «Per noi - afferma il deputato Salvatore Siragusa - è un punto di partenza e non d'arrivo. Abbiamo in cantiere altri progetti che mirano a dare un calcio alla crisi e respiro alle aziende». Il fondo avrà una dotazione di partenza di 1,5 milioni di euro per il 2013, cui va aggiunta la somma versata volontariamente ogni mese dai deputati 5 Stelle, che a fine anno dovrebbe ammontare a circa un milione di euro. «La filosofia che ha ispirato la nostra Finanziaria - spiega il deputato Francesco Cappello - è stata animata da una doppia azione, che da un lato mirava a reperire le risorse (da qui gli emendamenti sulle cave, le acque e sulle royalties petrolifere), e dall'altro a trovare gli strumenti per aiutare le imprese. Il microcredito è uno di questi. Speriamo che altre forze politiche trovino il modo di contribuire a farlo crescere, visto che fino ad oggi nessuno ha mandato il benchè minimo segno in tal senso». La palla passa ora al governo, che dovrà emanare il decreto attuativo che consentirà alle imprese di usufruire dei prestiti. Gli importi finanziabili, comunque, non potranno superare i 20 mila euro. Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/257814/
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