Sabato 27 Aprile 2013 - 15:42 di Accursio Sabella
PALERMO - Alla fine, la “levata di scudi” dei deputati è servita. Il Cerisdi ha resistito ai tentativi del governo di cancellarlo dalla Finanziaria. Niente di fatto. Il Centro di Formazione diretto dal sottosegretario Adelfio Elio Cardinale continuerà a ricevere fondi dal bilancio regionale. Mentre scompare il Ciapi di Palermo, vengono prorogati i contratti dei precari, viene ridotto il numero dei comandati così come quello dei consulenti delle Asp. Sul tanto discusso “articolo 16”, quello riguardante gli ex Pip di Social Trinacria, invece, la Commissione si è limitata a prevedere lo stanziamento per gli stipendi. Sarà il governo, in Aula, a dare indicazione su come verrà gestito il personale. Cancellato il pacchetto di articoli che prevedeva i finanziamenti del Piano di coesione (circa 700 milioni di euro). Anche in questo caso, interverrà il governo, in via amministrativa. Congelato, infine, uno degli articoli più discussi: il numero 53. Tradotto: la ex Tabella h. “Ci penseremo noi e la presenteremo direttamente a Sala d’Ercole”, commenta uno tra i tanti, tantissimi deputati che hanno preso parte, ieri, alla Commissione no-stop.
Scompaiono i soldi per lo sviluppo
Insomma, più che gli articoli approvati, fanno discutere quelli che sono saltati. Una decina, in tutto. Quelli che riguardano l’utilizzo dei Fondi del Piano azione e coesione. Fondi molto discussi, ultimamente, perché parte di questi (Circa 450 milioni) erano destinati al cosiddetto “Piano giovani”. Dal quale tirare fuori i finanziamenti per la sorprendente rinascita dell’Avviso 20. Con questo stralcio, quindi, decadono tutti i sub emendamenti agli articoli. In particolare, le norme del Piano azione e coesione tolte dal governo riguardano, oltre al piano giovani (452 mln), gli interventi nelle aree urbane (40 mln), la riduzione della dispersione scolastica e il miglioramento del patrimonio edilizio scolastico in aree a rischio (48 mln), l'innovazione, la ricerca e la competitività riguardanti l'edilizia scolastica e universitaria (88,8 mln), il fondo per il contrasto alla povertà (20 mln), i cantieri di servizio e apprendimento (20 mln), le infrastrutture sociali (30 mln).
Ecco le proroghe per i precari
Prorogati fino al 31 luglio 2013 i contratti per una quarantina di dipendenti “Co.co.pro” della Regione. Per questa voce è stata stanziata una cifra di quasi 7 milioni di euro. Stabilizzati i 61 precari di Italer Sirap, grazie a un emendamento del presidente della Commissione bilancio Nino Dina. Confermati i contratti dei precari degli enti locali fino al 31 luglio. Per loro, ecco stanziata una spesa di circa 37 milioni di euro. Ma su questo punto, il Pd ha avanzato una proposta, accolta all’unanimità dalla Commissione bilancio, con la quale ha chiesto al governo di negoziare con lo Stato l’allargamento ai lavoratori con oltre dieci anni di anzianità l’accesso alla proroga. Prorogati fino al 31 luglio anche i contratti dei precari del Cefpas, degli enti Parco, delle Camere di commercio e dell’Irsap. Garantiti fino al 31 dicembre, invece, i contratti dei lavoratori dei Consorzi di bonifica, e gli stipendi dei dipendenti Eas, compresi quelli distaccati all’Istituto vite e vino, all’Ersu e all’Irsap.
Ex Pip di Emergenza Palermo
E a proposito di precari, ecco il tasto dolente dei Pip di “Emergenza Palermo”. I deputati hanno aggiunto dodici milioni ai 24 già stanziati. Somme che dovrebbero servire a garantire gli stipendi fino al 31 dicembre 2013, ma che secondo i precari basteranno solo per coprire gli emolumenti fino a ottobre. Una cosa è certa: sulle modalità di utilizzo di questi precari i deputati hanno chiesto al governo di riferire in Aula sulle proprie intenzioni, anche in seguito alle proteste sfociate in disordini, la notte scorsa. Insomma, i parlamentari hanno fissato lo stanziamento. Sul “come” utilizzarlo, si attendono le decisioni dell’esecutivo.
Ridotto il numero dei “comandati” e dei consulenti
Come ampiamente annunciato, vengono ridotti i comandati negli assessorati Sanità ed Economia. Nel primo caso, la riduzione sarà da un numero massimo di 35 a un numero massimo di 15. All’Economia, l’asticella “scende” da 20 a 5 comandati. Novità invece per le Asp: introdotto il divieto di nominare consulenti. La norma iniziale prevedeva il tetto massimo di un consulente per ogni azienda. È stata tolta, tramite un emendamento, anche questa possibilità.
Il personale delle partecipate
In questo caso, la discussione non è stata affatto “serena”. Ma alla fine, l’articolo 20, quello che riguarda i personale delle società partecipate, è passato. La norma prevede, per farla breve, il transito del personale delle società partecipate in liquidazione nelle nascenti società individuate dal piano di riordino. Due soli i limiti: i dipendenti dovevano essere assunti a tempo indenterminato al 31 dicembre del 2009 e le società non potranno fare nuove assunzioni con due sole eccezioni, in quest'ultimo caso: quelle di Riscossione Sicilia e Irfis. Cassato anche il “comma 6” dell’articolo*: questo prevedeva la creazione, presso la Sas, di un bacino di lavoratori costituito dagli ex interinali e dagli ex co.co.pro di Multiservizi e Biosphera. La Sas avrebbe dovuto ricorrere a loro per eventuali servizi che non possono essere assicurati dal proprio personale. Scompare, poi, l’articolo 21, che consentiva, in linea teorica, il transito dei lavoratori delle Partecipate direttamente alla Regione. Sempre in tema di Partecipate, ritirati dal governo gli articoli che prevedevano la revisione, al ribasso, dei contratti di servizio con le società, e la ricapitalizzazione (con una somma di 15 milioni) di Riscossione Sicilia.
Trasporti
Passano gli articoli che stanziano quasi 84 milioni di euro per i trasporti da e per le Isole minori. Ritirato invece l’articolo che prevedeva l’installazione del sistema elettronico sui pullman che si occupano del trasporto extraurbano: questo intervento era finanziato dal Piano di coesione.
Spending review
Approvato l’articolo che prevede la revision4e degli affitti e dei canoni. Ritirate dal governo invece le norme che prevedevano attività di comunicazione istituzionale rivolta ai mezzi di comunicazione. Soppresso il Ciapi di Palermo: i dipendenti passano a quello di Priolo. Ritirato l’articolo che stanziava 215 mila euro a favore dell’Istituto per ciechi “Florio-Salamone” per le convenzioni con l’Iridas.
Salvo il Cerisdi
“A favore del Cerisdi ho visto più emendamenti che deputati”. La battuta dell’assessore all’economia Luca Bianchi, in qualche modo, faceva intuire l’esito della Commissione bilancio sull’articolo che prevedeva la cancellazione, dal bilancio regionale, delle voci di finanziamento al Cerisdi. E invece, è stata “cancellata la cancellazione”. Il Cerisdi resta dov’è. Altro argomento discusso, quello degli uccelli del Parco d’Orleans. Passa la proposta del governo: revocata alla società Lauricella la gestione del Parco. Ci penserà la Regione, che conferma, attraverso il presidente Crocetta: “I volatili sono di nostra proprietà”.
La Tabella H
Saltato a piè pari uno degli argomenti centrali, ogni anno, della Finanziaria. Gli articoli 52 e 53 prevedono infatti i contributi a teatri, enti e fondazioni. La cosiddetta “Tabella H”, insomma. Confermato in quest’ultimo caso solo lo stanziamento di 25 milioni. La Commissione bilancio non ha ancora dato il via libera alla Finanziaria, proprio per la mancanza dell’ultimo “sì”. Ne discuteranno anche questo pomeriggio. Anche nei minuti in cui il testo arriverà in Aula. E proprio a Sala d’Ercole prenderà forma la “Tabella H”. Come confermano alcuni deputati: “Voleva pensarci il governo. E invece, come ogni anno, alla Tabella penseremo noi”.
* in una precedente versione dell'articolo abbiamo riferito dell'approvazione del sesto comma dell'articolo 20, destinato agli ex interinali di Multiservizi e Biosphera. In realtà, in una concitata seduta di Commissione, quel comma è stato soppresso. Ci scusiamo per l'imprecisione con i lettori e con i diretti interessati.
Scompaiono i soldi per lo sviluppo
Insomma, più che gli articoli approvati, fanno discutere quelli che sono saltati. Una decina, in tutto. Quelli che riguardano l’utilizzo dei Fondi del Piano azione e coesione. Fondi molto discussi, ultimamente, perché parte di questi (Circa 450 milioni) erano destinati al cosiddetto “Piano giovani”. Dal quale tirare fuori i finanziamenti per la sorprendente rinascita dell’Avviso 20. Con questo stralcio, quindi, decadono tutti i sub emendamenti agli articoli. In particolare, le norme del Piano azione e coesione tolte dal governo riguardano, oltre al piano giovani (452 mln), gli interventi nelle aree urbane (40 mln), la riduzione della dispersione scolastica e il miglioramento del patrimonio edilizio scolastico in aree a rischio (48 mln), l'innovazione, la ricerca e la competitività riguardanti l'edilizia scolastica e universitaria (88,8 mln), il fondo per il contrasto alla povertà (20 mln), i cantieri di servizio e apprendimento (20 mln), le infrastrutture sociali (30 mln).
Ecco le proroghe per i precari
Prorogati fino al 31 luglio 2013 i contratti per una quarantina di dipendenti “Co.co.pro” della Regione. Per questa voce è stata stanziata una cifra di quasi 7 milioni di euro. Stabilizzati i 61 precari di Italer Sirap, grazie a un emendamento del presidente della Commissione bilancio Nino Dina. Confermati i contratti dei precari degli enti locali fino al 31 luglio. Per loro, ecco stanziata una spesa di circa 37 milioni di euro. Ma su questo punto, il Pd ha avanzato una proposta, accolta all’unanimità dalla Commissione bilancio, con la quale ha chiesto al governo di negoziare con lo Stato l’allargamento ai lavoratori con oltre dieci anni di anzianità l’accesso alla proroga. Prorogati fino al 31 luglio anche i contratti dei precari del Cefpas, degli enti Parco, delle Camere di commercio e dell’Irsap. Garantiti fino al 31 dicembre, invece, i contratti dei lavoratori dei Consorzi di bonifica, e gli stipendi dei dipendenti Eas, compresi quelli distaccati all’Istituto vite e vino, all’Ersu e all’Irsap.
Ex Pip di Emergenza Palermo
E a proposito di precari, ecco il tasto dolente dei Pip di “Emergenza Palermo”. I deputati hanno aggiunto dodici milioni ai 24 già stanziati. Somme che dovrebbero servire a garantire gli stipendi fino al 31 dicembre 2013, ma che secondo i precari basteranno solo per coprire gli emolumenti fino a ottobre. Una cosa è certa: sulle modalità di utilizzo di questi precari i deputati hanno chiesto al governo di riferire in Aula sulle proprie intenzioni, anche in seguito alle proteste sfociate in disordini, la notte scorsa. Insomma, i parlamentari hanno fissato lo stanziamento. Sul “come” utilizzarlo, si attendono le decisioni dell’esecutivo.
Ridotto il numero dei “comandati” e dei consulenti
Come ampiamente annunciato, vengono ridotti i comandati negli assessorati Sanità ed Economia. Nel primo caso, la riduzione sarà da un numero massimo di 35 a un numero massimo di 15. All’Economia, l’asticella “scende” da 20 a 5 comandati. Novità invece per le Asp: introdotto il divieto di nominare consulenti. La norma iniziale prevedeva il tetto massimo di un consulente per ogni azienda. È stata tolta, tramite un emendamento, anche questa possibilità.
Il personale delle partecipate
In questo caso, la discussione non è stata affatto “serena”. Ma alla fine, l’articolo 20, quello che riguarda i personale delle società partecipate, è passato. La norma prevede, per farla breve, il transito del personale delle società partecipate in liquidazione nelle nascenti società individuate dal piano di riordino. Due soli i limiti: i dipendenti dovevano essere assunti a tempo indenterminato al 31 dicembre del 2009 e le società non potranno fare nuove assunzioni con due sole eccezioni, in quest'ultimo caso: quelle di Riscossione Sicilia e Irfis. Cassato anche il “comma 6” dell’articolo*: questo prevedeva la creazione, presso la Sas, di un bacino di lavoratori costituito dagli ex interinali e dagli ex co.co.pro di Multiservizi e Biosphera. La Sas avrebbe dovuto ricorrere a loro per eventuali servizi che non possono essere assicurati dal proprio personale. Scompare, poi, l’articolo 21, che consentiva, in linea teorica, il transito dei lavoratori delle Partecipate direttamente alla Regione. Sempre in tema di Partecipate, ritirati dal governo gli articoli che prevedevano la revisione, al ribasso, dei contratti di servizio con le società, e la ricapitalizzazione (con una somma di 15 milioni) di Riscossione Sicilia.
Trasporti
Passano gli articoli che stanziano quasi 84 milioni di euro per i trasporti da e per le Isole minori. Ritirato invece l’articolo che prevedeva l’installazione del sistema elettronico sui pullman che si occupano del trasporto extraurbano: questo intervento era finanziato dal Piano di coesione.
Spending review
Approvato l’articolo che prevede la revision4e degli affitti e dei canoni. Ritirate dal governo invece le norme che prevedevano attività di comunicazione istituzionale rivolta ai mezzi di comunicazione. Soppresso il Ciapi di Palermo: i dipendenti passano a quello di Priolo. Ritirato l’articolo che stanziava 215 mila euro a favore dell’Istituto per ciechi “Florio-Salamone” per le convenzioni con l’Iridas.
Salvo il Cerisdi
“A favore del Cerisdi ho visto più emendamenti che deputati”. La battuta dell’assessore all’economia Luca Bianchi, in qualche modo, faceva intuire l’esito della Commissione bilancio sull’articolo che prevedeva la cancellazione, dal bilancio regionale, delle voci di finanziamento al Cerisdi. E invece, è stata “cancellata la cancellazione”. Il Cerisdi resta dov’è. Altro argomento discusso, quello degli uccelli del Parco d’Orleans. Passa la proposta del governo: revocata alla società Lauricella la gestione del Parco. Ci penserà la Regione, che conferma, attraverso il presidente Crocetta: “I volatili sono di nostra proprietà”.
La Tabella H
Saltato a piè pari uno degli argomenti centrali, ogni anno, della Finanziaria. Gli articoli 52 e 53 prevedono infatti i contributi a teatri, enti e fondazioni. La cosiddetta “Tabella H”, insomma. Confermato in quest’ultimo caso solo lo stanziamento di 25 milioni. La Commissione bilancio non ha ancora dato il via libera alla Finanziaria, proprio per la mancanza dell’ultimo “sì”. Ne discuteranno anche questo pomeriggio. Anche nei minuti in cui il testo arriverà in Aula. E proprio a Sala d’Ercole prenderà forma la “Tabella H”. Come confermano alcuni deputati: “Voleva pensarci il governo. E invece, come ogni anno, alla Tabella penseremo noi”.
* in una precedente versione dell'articolo abbiamo riferito dell'approvazione del sesto comma dell'articolo 20, destinato agli ex interinali di Multiservizi e Biosphera. In realtà, in una concitata seduta di Commissione, quel comma è stato soppresso. Ci scusiamo per l'imprecisione con i lettori e con i diretti interessati.
Ultima modifica: 27 Aprile ore 20:47
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