Al tavolo delle trattative sui precari in corso a Roma tra l’ARAN e i sindacati, spunta lo“statale stagionale” la nuova figura del dipendente pubblico precario legato a lavori classificabili come stagionali per cadenza e durata, tipologia per i quali non scatterebbe il divieto di reiterazione dei contratti a tempo determinato otre i 36 mesi . Il divieto imposto dalla legislazione comunitaria che promette di mietere le sue vittime tra fine Luglio e fine dicembre, tra lavoratori in forza allo Stato, sanità, enti locali, beni culturali e ricerca, fuori dal novero i precari della scuola.
Per sanare la situazione alla radice andrebbero assunti tutti a tempo indeterminato, ma ragioni di cassa , hanno più volte ribadito non lo consentono, per evitare licenziamenti di massa , la legge ha concesso un confronto negoziale, la proposta di nuova regolamentazione avanzata dall’ARAN su direttiva del ministro Patroni Griffi non và certamente nella direzione auspicata, tanto più per la tipologia di lavoratori precari a cui facciamo riferimento che certamente non possono essere classificati come lavoratori stagionali e per i quali la copertura finanziaria così come disposto con la legge 122/10 è demandata all’autonomia delle Regione Siciliana che deve provvedere con somme imputabili a carico del proprio bilancio.
Riteniamo per quanto sopra che emerge con forza la necessità sempre più motivata di affrontare ora con la legge finanziaria e bilancio, da oggi all’esame delle commissioni di merito e da Venerdì 26 Aprile all’esame dell’aula per superare questa limitazione temporale dei 36 mesi di gran lunga superata ai sensi e per gli effetti della legge regionale n 17/2004 a cui con forza facciamo riferimento .
Non vorremo dilungarci nel fare le nostre considerazioni sulle tante parole spese da chi continua a essere assente rinviando a domani quello che và fatto oggi , tanto meno esprimere giudizi sulle assemblee convocate per dibattere con questo o quell’altro legale su aspetti giuridici che possano dare soluzione al problema , senza concretizzare alcun risultato se non quello di richiedere parcelle per l’avvio di procedure che mai sono state legate a principi costituzionali e sentenze che sanciscono in modo assolutamente inequivocabile la trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro in essere .
Confermando a partire da Venerdì 26 Aprile 2013 l’avvio del sit-in davanti Palazzo dei Normanni senza tempo con l’articolazione delle Province regionali anche per i giorni a seguire , si rinnova l’invito a tutti i colleghi ha manifestare la propria disponibilità a mantenere un presidio stabile comunicando al nostro indirizzo di posta elettronicawww.inisemeassociati@virgilio.it nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo e-mail .
Si Invita tutto il personale a presentare ai rispettivi protocolli dell’ente interessato comunicazione dello stato di agitazione della categoria e astensione dal lavoro a partire da Venerdì 26 Aprile 2013.
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