giovedì 26 luglio 2012
Lettera richiesta incontro dei precari della P.A. del Comune di Mazara del Vallo al Sindaco Nicola Cristaldi
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RSU
martedì 24 luglio 2012
Lombardo incontra premier Monti, mi dimetto il 31 luglio
PALERMO, 24/07/2012 - Il governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, ha confermato che si dimettera' dall'incarico il 31 luglio. Lombardo lo ha ribadito a conclusione dell'incontro a Palazzo Chigi col premier Mario Monti sui conti della Regione. ''Non e' mai esistita l'ipotesi di commissariamento della Regione Sicilia'', ha aggiunto il governatore. ''Con Monti e' andato molto bene e, come sostenevamo, l'idea che i conti della Sicilia non fossero in ordine era una grande balla'', ha concluso.(ANSA).
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–“Il Report Sicilia elaborato da Diste Consulting e dalla Fondazione Curella è un monito sulle difficoltà dell’economia reale dell’Isola, che evidenzia i punti di debolezza del sistema economico siciliano su cui la politica regionale e quella nazionale devono intervenire con provvedimenti rigorosi e radicali”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione bilancio.
“È necessario – aggiunge Lumia – tagliare la spesa per ridurre l’indebitamento, ma allo stesso tempo è fondamentale portare a termine l’attuazione di alcune riforme nevralgiche, come la riorganizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la ripubblicizzazione del servizio idrico e la semplificazione della macchina burocratica regionale, affinchè i cittadini e le imprese possano usufruire di servizi di qualità. Inoltre, come hanno sottolineato in questi giorni i ministri Cancellieri ed Ornaghi in visita in Sicilia, bisogna rilanciare la crescita dell’Isola attraverso la valorizzazione del suo straordinario patrimonio artistico e ambientale. Per questo è necessario un piano di investimenti, da realizzare attraverso una più efficace gestione dei fondi strutturali”.
GDS - Regione, approvata legge-voto su stabilizzazione dei precari
Con 49 voti a favore e due astenuti passa in assemblea il disegno, da sottoporre al parlamento nazionale, he mira ad introdurre modifiche alla normativa statale per agevolare i 19 mila precari degli enti locali in Sicilia. In particolare il ddl prevede lo spostamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 della data entro la quale completare il percorso. PALERMO. Con 49 voti a favore e due astenuti l'Ars ha approvato il disegno di legge-voto '922/À, da sottoporre al parlamento nazionale, che mira ad introdurre modifiche alla normativa statale per agevolare la stabilizzazione dei circa 19 mila precari degli enti locali in Sicilia. In particolare il ddl prevede lo spostamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 della data entro la quale completare il percorso di stabilizzazione. «Da parte del governo c'è tutta la buona volontà di andare avanti in questa direzione - ha detto il neo assessore al Lavoro Giuseppe Spampinato - non vogliamo arrivare ad una nuova proroga, ma alla definitiva stabilizzazione dei precari». «Non ci possiamo più 'annacarè ('non possiamo più tergiversarè, ndc) su questo testo - aveva detto Totò Lentini (Udc), relatore del ddl intervenendo in aula prima del voto - i deputati che si opporranno al disegno di legge non solo perderanno la campagna elettorale, ma non avranno neanche il voto della moglie». La prossima seduta si terrà mercoledì 20 giungo alle 16, all'ordine del giorno interrogazioni e interpellanze delle rubriche Famiglia, Agricoltura e Salute, e il disegno di legge '900', il cosiddetto 'ddl omnibus'.
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Giornale di Sicilia
venerdì 20 luglio 2012
Regione, 50 mila lavoratori a rischio
19/07/2012 -
Foto Archivio
Società partecipate ed Enti locali. Ma anche dipendenti con incarichi e consulenze esterne e dei settori rifiuti e forestale. Ecco tutte le spese sotto il mirino della Corte dei Conti
PALERMO. Precari degli enti locali e della Regione, dipendenti delle società partecipate, operatori del settore dei rifiuti e forestali. La scure del commissarioinviato da Roma calerebbe impietosa su questo esercito di lavoratori, che i sindacati stimano in almeno 50 mila unità e finiti più volte nel mirino della Corte dei conti. Uno scenario ipotetico al quale si oppone il presidente della Regione, Raffaele Lombardo: «Il mio governo - dice - non ha fatto assunzioni, i 30 mila forestali o i 22 mila e 500 dipendenti degli enti locali li abbiamo trovati. Se lor signori da Roma o qualche pseudo industriale pretende che io licenzi questa gente o li ammazzi, vada al diavolo, vada a morire ammazzato, io non metto sulla strada questa gente, non distruggo la vita di 50 mila persone».
Enti localiLa Corte dei Conti evidenzia che «negli enti locali il problema della stabilizzazione del personale precario è assolutamente cruciale per gli effetti che esso è destinato a produrre sugli equilibri finanziari di medio-lungo periodo». È una platea di 22.500 impiegati dei Comuni, i cui contratti scadranno a fine anno. «Da Roma - spiega Maurizio Bernava della Cisl - hanno chiaramente spiegato che non si può procedere con le stabilizzazioni fuori dai parametri nazionali».
Società partecipateÈ uno dei settori finiti più volte sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti che ha rimarcato come in diversi casi le aziende abbiano chiuso in perdita. In corso, in questi mesi, c’è la fusione di Multiservizi, Biosphera e Beni Culturali, che interesserebbe 6 mila lavoratori. Un argomento che preoccupa la giunta, tanto che l’assessore Alessandro Aricò ricorda che «il governo nazionale prevede che entro il 2013 si possono esternalizzare i servizi, per cui un commissario potrebbe anche non dare seguito al riordino e esternalizzare i servizi». Per l’assessore Gaetano Armao, però, «le società partecipate che svolgono in modo efficiente servizi in favore dell'amministrazione regionale sono preservate».
Precari della RegioneCi sono quasi 5 mila Asu «la cui collocazione, rispetto agli altri precari, è meno chiara» spiega Claudio Barone della Uil. Questa platea di lavoratori potrebbe essere maggiormente a rischio, «anche perchè - dice Barone - il commissario non avrebbe il problema del consenso elettorale».
Tabella hPer il 2012 sono previsti circa 33 milioni per enti di ogni tipo, spesso legati a doppio filo alla politica. Per Mariella Maggio della Cgil «se è vero che qualche associazione svolge nobili attività, tanti altri finanziamenti sono frutto di operazioni clientelari».
Incarichi e consulenzeLa Corte dei conti ha sottolineato che con un rapporto di un dirigente ogni 8,4 dipendenti «è difficilmente comprensibile il ricorso all’assunzione di ulteriori dirigenti esterni». Per cui stop a incarichi e consulenze e il ricorso a personale esterno anche alla guida dei dipartimenti.
Rifiuti e forestaliNel passaggio dai vecchi Ato alle nuove società di Comuni, è aperta la partita relativa al passaggio di circa 10 mila lavoratori. Su questo aspetto, così come sul nodo dei forestali, Aricò esprime ancora preoccupazioni: «Le società d’ambito potrebbero essere messe a bando all’esterno e per i lavoratori potrebbero venire meno tutte le garanzie. Riguardo ai forestali - prosegue - un commissario potrebbe prendere provvedimenti dolorosi per una parte dei 28 mila lavoratori».
Enti localiLa Corte dei Conti evidenzia che «negli enti locali il problema della stabilizzazione del personale precario è assolutamente cruciale per gli effetti che esso è destinato a produrre sugli equilibri finanziari di medio-lungo periodo». È una platea di 22.500 impiegati dei Comuni, i cui contratti scadranno a fine anno. «Da Roma - spiega Maurizio Bernava della Cisl - hanno chiaramente spiegato che non si può procedere con le stabilizzazioni fuori dai parametri nazionali».
Società partecipateÈ uno dei settori finiti più volte sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti che ha rimarcato come in diversi casi le aziende abbiano chiuso in perdita. In corso, in questi mesi, c’è la fusione di Multiservizi, Biosphera e Beni Culturali, che interesserebbe 6 mila lavoratori. Un argomento che preoccupa la giunta, tanto che l’assessore Alessandro Aricò ricorda che «il governo nazionale prevede che entro il 2013 si possono esternalizzare i servizi, per cui un commissario potrebbe anche non dare seguito al riordino e esternalizzare i servizi». Per l’assessore Gaetano Armao, però, «le società partecipate che svolgono in modo efficiente servizi in favore dell'amministrazione regionale sono preservate».
Precari della RegioneCi sono quasi 5 mila Asu «la cui collocazione, rispetto agli altri precari, è meno chiara» spiega Claudio Barone della Uil. Questa platea di lavoratori potrebbe essere maggiormente a rischio, «anche perchè - dice Barone - il commissario non avrebbe il problema del consenso elettorale».
Tabella hPer il 2012 sono previsti circa 33 milioni per enti di ogni tipo, spesso legati a doppio filo alla politica. Per Mariella Maggio della Cgil «se è vero che qualche associazione svolge nobili attività, tanti altri finanziamenti sono frutto di operazioni clientelari».
Incarichi e consulenzeLa Corte dei conti ha sottolineato che con un rapporto di un dirigente ogni 8,4 dipendenti «è difficilmente comprensibile il ricorso all’assunzione di ulteriori dirigenti esterni». Per cui stop a incarichi e consulenze e il ricorso a personale esterno anche alla guida dei dipartimenti.
Rifiuti e forestaliNel passaggio dai vecchi Ato alle nuove società di Comuni, è aperta la partita relativa al passaggio di circa 10 mila lavoratori. Su questo aspetto, così come sul nodo dei forestali, Aricò esprime ancora preoccupazioni: «Le società d’ambito potrebbero essere messe a bando all’esterno e per i lavoratori potrebbero venire meno tutte le garanzie. Riguardo ai forestali - prosegue - un commissario potrebbe prendere provvedimenti dolorosi per una parte dei 28 mila lavoratori».
mercoledì 18 luglio 2012
TGCOM24 - Sicilia a rischio default, tutti gli sprechi
Nel 1984 furono acquistate due orche islandesi per un parco marino che poi non fu mai realizzato. 240 i milioni l'anno spesi per la formazione professionale.
11:24 - La Sicilia è sull'orlo del fallimento finanziario. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, chiede conferma al governatore Raffaele Lombardo "dell'intenzione di dimettersi il 31 luglio". Il vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello si schiera con il governo. Tanti gli sprechi di Palazzo dei Normanni che hanno portato la Regione a un passo dal crac. Tra questi, come riporta il quotidiano La Stampa, anche l'acquisto di due orche marine islandesi. Era il 1984, quando gli esponenti regionali pagarono per gli animali destinati a un parco acquatico da realizzare sulla costa di Sciacca duecento milioni di lire. Ma il progetto non partì mai e le orche rimasero per decenni in Islanda al costo di sei milioni di lire al mese.
Un'altra causa del debito da 5,3 miliardi (dato riferito al 2011 della Corte dei Conti sul rendiconto generale) è la formazione professionale che costa alla Regione 240 milioni l’anno. Sono in rosso 21 delle 34 società partecipate. Da pagare ovviamente ci sono i dipendenti: 17.995, che con quelli delle controllate, delle sedi distaccate e dei contratti a tempo determinato schizzano a 28.796. Le persone che lavorano solo per la presidenza della Regione sono invece 1.385 e i dirigenti nei vari uffici sono 192. Intanto il presidente Raffaele Lombardo, secondo il corriere della Sera, avrebbe un piano B. Autosospendersi per lasciare la guida della regione al vicepresidente Massimo Russo e salvare tutti gli assessori. Casini: "Situazione è catastrofica" In Sicilia "la situazione è catastrofica, la Regione è diventata una sede dove si fanno solo nomine, un nominificio". La lettera inviata dal premier Mario Monti "è di grande responsabilità". Lo afferma il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. "Il governo sta cercando di evitare che la Sicilia vada a fondo, bisogna ringraziare il governo", aggiunge. Formigoni: "Di lombardu ha sulu u cugnomu?" Il governatore della Lombardia Roberto Formigoni (Pdl), scrive in siciliano su Twitter: "Rischio default Sicilia. Na terra accussì bedda, a stannu affunnannu. O Lombardo, di lombardu ha sulu u cugnomu?". La traduzione in italiano suona così: "Rischio default Sicilia. Una terra così bella, la stanno affondando. O Lombardo, di lombardo hai solo il cognome?"
Un'altra causa del debito da 5,3 miliardi (dato riferito al 2011 della Corte dei Conti sul rendiconto generale) è la formazione professionale che costa alla Regione 240 milioni l’anno. Sono in rosso 21 delle 34 società partecipate. Da pagare ovviamente ci sono i dipendenti: 17.995, che con quelli delle controllate, delle sedi distaccate e dei contratti a tempo determinato schizzano a 28.796. Le persone che lavorano solo per la presidenza della Regione sono invece 1.385 e i dirigenti nei vari uffici sono 192. Intanto il presidente Raffaele Lombardo, secondo il corriere della Sera, avrebbe un piano B. Autosospendersi per lasciare la guida della regione al vicepresidente Massimo Russo e salvare tutti gli assessori. Casini: "Situazione è catastrofica" In Sicilia "la situazione è catastrofica, la Regione è diventata una sede dove si fanno solo nomine, un nominificio". La lettera inviata dal premier Mario Monti "è di grande responsabilità". Lo afferma il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. "Il governo sta cercando di evitare che la Sicilia vada a fondo, bisogna ringraziare il governo", aggiunge. Formigoni: "Di lombardu ha sulu u cugnomu?" Il governatore della Lombardia Roberto Formigoni (Pdl), scrive in siciliano su Twitter: "Rischio default Sicilia. Na terra accussì bedda, a stannu affunnannu. O Lombardo, di lombardu ha sulu u cugnomu?". La traduzione in italiano suona così: "Rischio default Sicilia. Una terra così bella, la stanno affondando. O Lombardo, di lombardo hai solo il cognome?"
Sicilia, Lauria: ''A rischio stipendi, pensioni e precari''
fonte:
http://video.repubblica.it/politica/sicilia-lauria-a-rischio-stipendi-e-pensioni/100900/99279
martedì 17 luglio 2012
Ivan Lo Bello: “La Sicilia sta fallendo”
Ivan Lo Bello lancia l'allarme: "La Sicilia è quasi in default e rischia di diventare come la Grecia". Poi l'appello: "Il governo nazionale intervenga, prima che sia troppo tardi".
- Redazione 16 luglio La Regione Sicilia si trova "sull'orlo del fallimento, vicina al default".
A lanciare l'allarme dalle pagine del Corriere della Sera è il vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, secondo cui "va ripensata anche l'autonomia e occorre avviare un' operazione-verità. Scuotere dal torpore i siciliani, dai dipendenti regionali ai pensionati della stessa Regione che saranno i primi a trovarsi senza stipendi in caso di crollo.
Ma il governo Monti – aggiunge – deve subito mettere mano ai conti, controllando un bilancio reso non trasparente da poste dubbie e residui inesigibili". "La Sicilia – spiega Lo Bello – rischia di diventare la Grecia del Paese e il Paese deve intervenire anche superando gli ostacoli di una autonomia concessa nel dopoguerra, in condizioni storiche e politiche ormai lontanissime, ma utilizzata da scriteriate classi dirigenti per garantire a sé stesse l'impunità".
fonte: http://www.articolotre.com/2012/07/ivan-lo-bello-la-sicilia-sta-fallendo/98869
CISL - Incontri zonali dirigenti sindacali
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sabato 14 luglio 2012
Monreale: invitati tutti i sindaci della provincia all'incontro per problematiche lavoratori precari
Monreale: invitati tutti i sindaci della provincia all'incontro per problematiche lavoratori precari
Si terrà il 20 luglio alle ore 12.00 nella sala consiliare del complesso monumentale Giglielmo II la riunione per affrontare le problematiche dei lavoratori precari degli Enti Locali. Alla riunione promossa dal Presidente della Commissione parlamentare Attivita produttive Salvino Caputo saranno presenti l' Assessore regionale alle Politiche del Lavoro Giuseppe Spampinato i funzionari regionali competenti il Sindaco di Monreale Filippo Di Matteo e il Presidente del Consiglio Alberto Arcidiacono. Sono stati invitati anche i Sindaci di Tutti i comuni della provincia di Palermo e delegazioni di lavoratori. Ringrazio l' Assesdore Spampinato per la disponibilità - ha aggiunto Salvino Caputo - , Perche ' in questo momento di grave incertezza per il futuro dei lavoratori precari , in confronto con Ol Governo regionale e con i Sindaci e' di fondamentale importanza per capire quali provvedimenti adottare in attesa di conoscere le reali intenzioni del governo centrale.
Fonte: http://www.madonielive.com/
venerdì 13 luglio 2012
IL SOLE 24 ORE - La Sicilia assume 20mila precari senza concorso
PALERMO – C’è chi sostiene siano ventimila. Chi invece si ferma a un più moderato, se così si può dire, 18.947. E chi invece butta lì un numero che è una via di mezzo: 19.945. Sono i precari degli enti locali siciliani che, a normativa invariata, a partire dal primo gennaio del 2013 potrebbero rimanere senza lavoro. Ecco perché premono per una sistemazione o una proroga. L’ennesima.
Tenuti da anni buoni con la promessa che tanto prima o poi la sospirata assunzione sarebbe arrivata, oggi questi impiegati dei comuni si ritrovano all’ultimo giro di boa. Così ecco il tentativo del Parlamento siciliano di far passare la loro assunzione, ancora una volta senza concorso, come da buona abitudine. C’è voluto il commissario dello Stato Carmelo Aronica a fermare, con una impugnativa lunga quasi quaranta pagine, il provvedimento che non era rispettoso delle norme di finanza pubblica e soprattutto del merito: non teneva in considerazione che per essere assunti in una amministrazione pubblica sono necessari i concorsi. Ma soprattutto vi era stata, secondo il commissario dello Stato, una violazione dell’articolo 3 della Costituzione.
Ora, quasi in extremis, il Parlamento regionale a ranghi molto ridotti (su 90 hanno partecipato alla discussione in 51 ovvero il minimo sindacale) prova a metterci una pezza. Ma è davvero poco considerato che, dal punto di vista di molti, la “legge voto” approvata ha più un sapore politico e di manifesto che di provvedimento reale. Per i precari infatti, se il Parlamento nazionale non approva la legge che arriva da Palazzo dei Normanni, non vi è più possibilità di proroga in applicazione di norme nazionali contenute nelle leggi 102/2009 e 122/2010. Due i dettami che condizionano il futuro dei precari siciliani: il termine perentorio per cui la stabilizzazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2012 e il vincolo che fa divieto agli enti locali in cui l’incidenza delle spese per il personale sia pari o superiore al 40% delle spese correnti di procedere all’assunzione di personale a qualsiasi titolo.
La legge voto approvata dall’Assemblea siciliana (così come prevede lo Statuto speciale) cerca di risolvere in parte il problema proponendo al Parlamento nazionale una modifica alla normativa prevedendo, è stato spiegato in aula dal relatore Totò Lentini, «la proroga per il prossimo triennio, dal 2012 al 2014, della normativa nazionale e i particolare i comma 10, 11 e 12 dell’articolo 17 del decreto legislativo 78/2009 che ha stabilito i percorsi di stabilizzazione» e il superamento dei vincoli di finanza pubblica dettai al cosiddetto patto di stabilità. In questa condizione si trova, secondo quanto ha riferito in aula, il 70% dei comuni siciliani che ha sforato la spesa per il personale del 50 per cento: va ricordato che questi dipendenti in carico ai comuni vengono pagati per il 90% e in alcuni casi totalmente con le risorse provenienti dal Fondo unico del precariato della regione che ha una dote di 300 milioni circa l’anno.
Ma tutto questo solo fino al 2015, spiegano i sindacalisti. I quali chiedono che si faccia presto. Tant’è che Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per il 4 luglio una manifestazione a Palermo. Il messaggio è rivolto al Parlamento nazionale che si ritroverà a esaminare la legge siciliana: «Noi – spiega Enzo Abbinati, della segreteria regionale della Funzione pubblica della Cgil – riteniamo che l’approvazione della legge voto sia un primo e non sufficiente passaggio. La Regione si deve impegnare sino in fondo soprattutto sul fronte della spesa: storicizzare i flussi sostenuti finora e garantire ai comuni che in futuro sarà possibile pagare i dipendenti».
Un capitolo, questo, da non sottovalutare considerati i problemi finanziari della Regione Sicilia, oltre i due miliardi di euro: da qui probabilmente anche la difficoltà di redige il piano pluriennale che viene chiesto e che darebbe garanzia di copertura alla proroga. Rassicurante l’assessore al Lavoro Giuseppe Spampinato in carica solo da qualche settimana e che ha ereditato questa patata bollente: «Dobbiamo riuscire a essere credibili nei confronti del Governo nazionale – afferma –: c’è un serio piano di stabilizzazione dei precari e da questo punto di vista un poco di strada l’abbiamo fatta. È cominciata una interlocuzione politica con il Governo nazionale che mi auguro si concretizzi la settimana prossima con un incontro tra il presidente della Regione Raffaele Lombardo e il ministro per la Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. Parallelamente, è stata avviata l’interlocuzione tecnica con il ministero del Lavoro e il percorso reale è cominciato con lo screening delle 18.947 persone che dovranno essere stabilizzate».
il sole 24 ore di oggi
giovedì 12 luglio 2012
Agrigento notizie - Precari in Sicilia, si riunisce il coordinamento dei presidenti dei Consigli comunali
Precari in Sicilia, si riunisce il coordinamento dei presidenti dei Consigli comunali
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Precari in Sicilia, si riunisce il coordinamento dei presidenti dei Consigli comunali
L'appuntamenti con i 42 presidenti dei Consigli comunali della provincia è fissato per domani presso l'aula "Sollano" del Comune di Agrigento
12/07/2012
Il presidente del Consiglio comunale di Agrigento, Aurelio Trupia, ha inviato una nota a tutti i presidenti dei Consigli comunali dei 42 comuni della provincia per invitarli alla riunione del coordinamento dei presidenti dei Consigli comunali che avrà luogo, venerdì 13 luglio, a partire dalle 10, presso l'aula "Sollano" di Palazzo di Città. Il coordinamento affronterà e discuterà il seguente argomento: "Possibili percorsi per favorire la stabilizzazione dei precari in Sicilia".
Ordinanza trib. Marsala - comportam. antisindacale - orario di servizio
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giovedì 5 luglio 2012
TGR 04 Lluglio 2012 sera - LA PROTESTA DEI PRECARI DEGLI ENTI LOCALI
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Video guida rapida per inserire le notizie sul blog Basta Precari
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CGIL CISL UIL - VIDEO INTERVENTI E INTERVISTE - Giornata dello sciopero generale, Palermo 4 luglio 2012
Segretario generale della Uil Fpl di Trapani Giorgio Macaddino
Segretario Provinciale AA.LL. Enzo Milazzo
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CGIL CISL UIL - VIDEO CORTEO - Giornata dello sciopero generale, Palermo 4 luglio 2012
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mercoledì 4 luglio 2012
CGIL CISL UIL - Giornata dello sciopero generale, Palermo 4 luglio 2012
La riproduzione e l'utilizzo dell'articolo qui sopra è espressamente riservato alla fonte di provenienza del GIORNALE DI SICILIA
La marcia dei precari regionali:
in piazza per la stabilizzazione
In Sicilia sono circa 18 mila i precari degli enti locali
con contratti a scadenza a fine anno
PALERMO - In piazza contro la precarietà. Sono un migliaio i lavoratori precari degli enti locali che hanno partecipato a Palermo alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil per chiedere la stabilizzazione. Il corteo ha sfilato per le vie del centro cittadino. Ha poi raggiunto la sede della Presidenza della Regione a piazza Indipendenza. In Sicilia sono circa 18 mila i precari degli enti locali, i cui contratti scadono a fine anno. Il traffico nella zona è paralizzato.
STABILIZZAZIONE - «Sui precari storici della pubblica amministrazione la Regione deve fare fino in fondo la propria parte, anche se non dovesse arrivare la deroga al patto di stabilità. È impensabile infatti che lavoratori che si trovano in questa situazione da più di vent'anni vengano abbandonati al proprio destino», ha detto Michele Pagliaro, della segreteria regionale Cgil, nel comizio che ha seguito il corteo organizzato da Fp Cgil, CislFp e Uil Fpl per chiedere la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione.
FUTURO DEI LAVORATORI - «Adesso - ha aggiunto Pagliaro - è indispensabile che si faccia chiarezza sul futuro di questi lavoratori, che non possono diventare il capro espiatorio della crisi del paese e della regione e non possono subire eventuali probabili risposte negative da Roma». «È il momento - ha sottolineato - che la Regione dica con chiarezza cosa intende fare per risolvere i problemi che impediscono la stabilizzazione di personale che aspetta ormai da troppi anni e che su questa strada si proceda senza indugi».
Redazione online
04 luglio 2012
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FONTE: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/2012/4-luglio-2012/marcia-precari-regionaliin-piazza-la-stabilizzazione-201869848579.shtml
Comunicazione interna Comune Mazara.
Comunicazione interna Comune Mazara.
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lunedì 2 luglio 2012
CGIL CISL UIL - COMUNICATO SCIOPERO GENERALE 4 LUGLIO 2012
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Marsala c'è - Contenuto Principale Incontro tra la Cgil e il sindaco Adamo: il Comune stabilizzerà i precari
Venerdì 29 Giugno 2012 16:05 |
“Il comune di Marsala ha adottato gli atti deliberativi che consentiranno la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Ente”. A renderlo noto è il responsabile Enti locali della Funzione pubblica Cgil di Trapani, Enzo Milazzo, a seguito dell'incontro che si è svolto con il sindaco di Marsala Giulia Adamo. I 260 lavoratori, impiegati in diverse mansioni e i 22 lavoratori Asu a cui, ad oggi, sono stati applicati i contratti a tempo determinato, saranno assunti a tempo indeterminato così come prevede la... legge regionale 24/2010. “Finalmente – ha commentato Milazzo – il comune di Marsala così come la Provincia Regionale di Trapani assumerà a tempo indeterminato i lavoratori precari che da anni attendono l'avvio dei percorsi di stabilizzazione. Adesso – ha proseguito -- confidiamo in un celere e positivo parere da parte dell'Agenzia per l'impiego della Regione Siciliana che dovrà esprimere il proprio consenso per la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato”. Soddisfazione per l'attenzione rivolta dal sindaco di Marsala alla questione del precariato è stata, infine, espressa dal segretario Enzo Milazzo che ha auspicato un rapporto di collaborazione con l'Amministrazione comunale volto a valorizzare le professionalità e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Ente. |
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