Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, riteniamo quanto mai opportuno, prima di dare seguito alla nostra attività sindacale, fare un bilancio sulla prima tornata di incontri programmati e tenuti sul territorio delle province siciliane, con il personale dipendente a tempo determinato e/o utilizzato in ASU, per meglio comprendere e far comprendere le criticità riscontrate, al fine di sollecitare un'azione mirata e univoca che non può non presindere da una presa di coscienza del problema così come si presenta, in tutta la sua amara concretezza .
Ciò che emerge, spesso, è una superficialità, un'approccio sbagliato al problema, convinti come si è, il più delle volte, che la condizione sociale in cui ci si trova a vivere da oltre un ventennio agevoli ogni soluzione, se non dal punto di vista della stabilizzazione quanto meno sotto il profilo della semplice prosecuzione delle attività in essere, dando per scontato ciò che non è .
Ad alimentare questo stato di cose contribuisce in modo assai dirrompente una politica sindacale e istituzionale fortemente deviata, che speculando sulle aspettative di una generazione fortemente condizionata e rassegnata, rappresenta una verità falsata che basta soffermarsi e riflettere per rendersi conto delle evidenti conflittualità che emergono tra le norme a regime e quanto volutamente rappresentato da chi non ha manifestato ad oggi alcun interesse nei confronti della categoria, ma ha diversamente e arbitrariamente supportato dietro le quinte l'approvazione di norme che hanno compromesso il percorso intrapreso negli anni ; abrogando norme importanti e funzionali al consolidamento di un'esperienza lavorativa di migliaia di soggetti, con inevitabili ripercusioni sull'attività amministrativa degli enti locali e delle varie amministrazioni pubbliche interessate cui è stato demandato ogni onere non solo economico, del problema .
Rilevare che amministrazioni pubbliche, ancora oggi persistono in comportamenti che sanno di sudditanza, che ledono la dignità e umiliano l'essere persona umana, ancor prima del diritto ad un futuro dignitoso; negando la prosecuzione delle attività o limitando la stessa, deliberando di mese in mese in evidente contrasto con le norme a regime che ne regolamentano le procedure è vergognoso oltre a ritenere incomprensibile tale comportanento .
Se a quanto in premessa evidenziato, richiamiamo una mancata e seria programmazione da parte della Regione Siciliana in materia, possiamo renderci conto in quale situazione veniamo a trovarci e la necessità di interagire nell'immediato, svincolandoci dal senso di appartenenza a questa o a quell'altra sigla sindacale, assecondando tacitamente ora questa ora quell'altra forza politica; ritrovando la nostra verà identità di lavoratori precari e cercare di venirne fuori prima che altri scrivano per noi la parola fine, nella nostra totale indifferenza .
La settimana che ci apprestiamo ad affrontare ci spinge ad un'accelerazione sui tempi impegnandoci formalmente sul piano istituzionale su più fronti dall'interlocuzione con le varie amministrazioni locali anche attraverso le loro associazioni rappresentative ANCI, ASAEL a quella con i governi regionali e nazionali, il primo impegnato in un rimpasto che entro mercoledì dovrebbe indicare nuovi interlocutori agli assessorati regionali con delega al Lavoro e agli Enti Locali, il secondo alle prese con il decreto lavoro; senza tralasciare rimpasto in giunta regionale definito, il ritorno in Commissione Lavoro così come da impegni formalmente assunti dal suo presidente durante l'approvazione in aula dell'art 30 della L.R 5/2014.
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, intendiamo onorare gli impegni assunti con la platea dei lavoratori interessati negli anni e sopratutto nel corso degli ultimi mesi durante gli incontri tenuti in varie parti della territorio della Regione Siciliana, dall'altra parte pretendiamo che ci si adoperi tutti in prima persona contrastando ogni forma di sudditanza politica e sindacale, attraversoun'operazione VERITA' , non possiamo perdere tempo a smentire chi ha il preciso compito e interesse di diffondere notizie false e tendenziose propedeutici a una frammentazione e divisione di un pensiero comune.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Fonte: http://www.insiemeassociati.it/
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