Martedì 29 aprile pomeriggio, si è svolta la conferenza stampa presso la sede delle Rsu del Comune di Milano, cui hanno partecipato gli Avvocati Sergio Galleano e Vincenzo De Michele.
Gli avvocati hanno spiegato l’iter legale che ha portato la vertenza dei precari della Pubblica Amministrazione italiana davanti alla Corte di Giustizia Europea lo scorso 27 marzo.
Gli Avvocati hanno dichiarato:
“L’udienza presso la Corte di Giustizia Europea è un passaggio fondamentale per costringere i legislatori italiani a riconoscere il diritto al contratto a tempo indeterminato dopo reiterati contratti a termine. La sentenza è attesa per la fine dell’anno e sarà determinante per l’esito delle vertenze legali in cui stiamo rappresentando i diritti di tanti precari della Pubblica Amministrazione, tra cui quelli del Comune di Milano.
Nello specifico dei rapporti a termine stipulati dal Comune di Milano, si applica l’art. 5 comma 4 bis del D.Lgs. 368/2001 in materia di contratti a termine, che prevede la trasformazione di un rapporto a tempo indeterminato nell’ipotesi di svolgimento di lavoro a tempo determinato o interinale per periodi superiori ai 36 mesi, sommabili tra loro in caso di più rapporti. Ai lavoratori che si trovano in tali condizioni spetta dunque l’ assunzione a tempo indeterminato sulla scorta delle disciplina europea desumibile dalla Direttiva UE 1999/70, dettata al fine di evitare l’abuso nell’utilizzo dei contratti a termine. A ciò si aggiunga che la recente legislazione nazionale prevede che i Comuni che non sono in situazione di dissesto possonoprocedere alla regolarizzazione dei lavoratori con più di 36 mesi di lavoro e che abbiano superato un concorso. Gli impegni assunti dall’ attuale amministrazione prevedevano la regolarizzazione dei precari secondo la legislazione vigente. Un motivo in più per procedere in tal senso per i lavoratori che si trovano in queste condizioni.”
Tanti i precari presenti, insieme a lavoratori di ruolo e rappresentanti sindacali. Molti precari del Comune di Milano sono coinvolti nelle vertenze legali per il riconoscimento del diritto alla stabilizzazione, e, a fronte di una chiusura politica del Comune rispetto a tale prospettiva, preoccupati per le leggi nazionali che hanno peggiorato e rischiano di rendere ancora più gravi e precarie le condizioni di lavoro di tutti,considerano un risultato importante l’udienza che si è tenuta davanti alla Corte Europea a Lussemburgo, dove è stato posto il problema della illegittimità della reiterazione dei contratti a termine, sia in merito all’abuso di mascherare le esigenze di copertura organica fissa con assunzioni a tempo determinato, sia in merito alle ragioni finanziarie, perché alle Amministrazioni pubbliche costa più soldi mantenere il personale precario invece di stabilizzarlo.
Oggi in particolare si è sottolineato come il Comune di Milano, uno dei comuni cosiddetti “virtuosi”, perché non ha sforato il patto di stabilità, potrebbe assumere e le leggi nazionali gliene danno facoltà, ma invece non manifesta alcun impegno in tal senso, pur consapevole che attualmente la legge…rende più difficili le chiamate a tempo determinato dalle graduatorie esistenti ed ancora in vigore, prediligendo le chiamate degli idonei dei concorsi per il tempo indeterminato, anche per soddisfare esigenze temporanee.
Pertanto è ancora più grave che a fronte delle evidenti carenze di organico e alle difficoltà a garantire i servizi e il funzionamento degli uffici, si scelga di lasciare a casa i precari, e addirittura si pensi di ricorrere a manodopera gratuita del Touring Club o dell’Università.
I precari del Comune di Milano, nel proseguire e promuovere le iniziative legali che stanno evidenziando le gravi responsabilità dei governi italiani rispetto all’abuso di lavoro precario e flessibile, continueranno in tutte le sedi a lottare per il diritto al lavoro retribuito e garantito, soprattutto in vista delle possibilità occupazionali che si prevedono per l’Expo, e saranno la spina nel fianco di questa amministrazione comunale, che in campagna elettorale ha predicato tanto bene, promettendo l’abolizione del precariato, ma che, nei fatti, non sta mantenendo le promesse fatte e nella politica occupazionale sta deludendo molti di coloro che hanno contribuito fortemente all’esito elettorale.
Prossimo appuntamento: spezzone precari Comune di Milano nella May Day parade il 1° maggio in piazza XXIV maggio alle ore 14.
Milano, 30 aprile 2014 Comitato Precari
Comune di Milano
FontI:
Francesco Cerlino
Precari del Comune di Milano
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