Continua a tenere banco la vicenda giudiziaria che vede coinvolti 83 deputati della scorsa legislatura all’Ars, e 14 tra loro consulenti dipendenti della Regione. Per tutti vi sarebbe l’accusa di peculato, ovvero aver impiegato per scopi diversi i fondi dei gruppi parlamentari. Maggiori responsabilità peserebbero nei confronti dei capi gruppo, 13 in tutto, che da lunedì inizieranno a sfilare davanti ai magistrati della Procura di Palermo per fare chiarezza su quelle che vengono definite “spese pazze”. Intanto in ogni comune dell’isola è scattata la “caccia” al deputato,e al “gruzzoletto” trafugato: i cittadini si informano, consultano i mass media e stanno attaccati ai social media per vedere fino a dove si è spinta l’ingordigia dei loro votati. Il numero degli inquisiti è davvero ragguardevole, 83 su 90.
La provincia di Trapani ha fatto l‘en plein 8 su 8, il portale www.alqamah.it cosi scrive: ” sono finiti sotto inchiesta tutti parlamentari trapanesi della precedente legislatura, alcuni di essi attualmente in carica al parlamento regionale siciliano. Ecco gli otto coinvolti nelle indagini:
Baldassare Gucciardi: attualmente deputato all’Ars e capogruppo del PD a cui verrebbero contestati 1.365 euro.
Paolo Ruggirello: ad oggi parlamentare all’Ars il quale ha ricevuto un avviso di garanzia in quanto ex capogruppo e responsabile del gruppo parlamentare MPS alla scorsa legislatura.
Giulia Adamo: attualmente Sindaco di Marsala, la quale ha ricevuto un avviso di garanzia. Fino al 2012 ricopriva il ruolo di capogruppo nell’UDC.
Toni Scilla: eletto parlamentare alle scorsa legislatura nel PDL, poi approdato in Grande SUD, attualmente tra gli esponenti più attivi di Forza Italia in provincia di Trapani. La cifra a lui contestata è di 5.810,66 euro.
Pio Lo Giudice: ex presidente dell’ordine dei medici in provincia di Trapani, eletto nella scorsa legislatura con l’UDC e poi transitato nel gruppo alleati per la Sicilia, dovrà rispondere di 5.810,66 euro.
Camillo Oddo: parlamentare del PD fino al 2012. Dovrà giustificare 2.500 euro.
Massimo Ferrara: ex Sindaco di Alcamo e parlamentare PD durante la scorsa legislatura.
Livio Marrocco: eletto deputato regionale nel 2008 nelle liste del PDL e successivamente traghetto in FLI. Anche lui ex-capogruppo del gruppo parlamentare siciliano di FLI.
In questi giorni molti parlamentari si dovranno presentare in Procura a Palermo per fornire le proprie spiegazioni sulla vicenda. Comunque andrà a finire il caso “gestione fondi partiti siciliani”, l’esigenza di una maggiore trasparenza sarà la scelta obbligata per il futuro”.
Da lunedì, i 13 capigruppo, inizieranno a spiegare ai magistrati come sono state spese le risorse dei gruppi politici dell’ARS. Il nome del sindaco di Marsala era venuto fuori già lo scorso anno per l’acquisto “sospetto” in una nota gioielleria di Catania di un costoso regalo, una coppa d’argento, che sarebbe stata donata al figlio dell’onorevole Nino Strano per le nozze. Ora vengono fuori, altre due spese sospette riconducibili all’ex capogruppo dell’UDC, un salato conto al ristorante La Scuderia di Palermo ed una borsa Luis Vuitton acquistata dalla sua ex consulente Rosanna Restivo. L’onorevole Adamo non ha ancora diffuso un proprio comunicato stampa sulle nuove accuse mosse dalla Procura di Palermo. Per il momento è fuori sede e rientrerà a fine settimana. Invece, riceviamo e sintetizziamo per motivi di spazio, abbiano ricevuto i comunicati stampa dell’ex capogruppo del FLI Livio Marrocco e del deputato questore in carica Paolo Ruggirello. Entrambi hanno scritto di avere la coscienza a posto e che lo dimostreranno ai magistrati, verso i quali nutrono come sempre la massima fiducia. Si tratterebbe di un equivoco che va chiarito presto, in mancanza di una precisa indicazione regionale su come andavano spese le somme destinati a ciascun gruppo.
Fonte: http://www.marsalaoggi.it/en-plein-8-su-8-tutti-coinvolti-i-deputati-trapanesi-allars-della-scorsa-legislatura/
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