Qualcuno dimentica che la disciplina del lavoro a tempo determinato negli Stati membri dell'Unione europea è regolamentata dalla Direttiva n. 70/1999/CE. Questa ovviamente non prevede alcuna differenza di applicazione tra settore privato e/o pubblico.
L'Italia applicando in maniera differente la Direttiva europea a seconda del settore privato e/o pubblico ha visto esplodere un imponente contenzioso del lavoro che ha portato a fare aprire tante procedure di infrazione della Corte di giustizia dell'Unione europea con esito negativo per lo Stato. Infatti la CGE ha da sempre affermato che la legislazione statale dei contratti di lavoro flessibile a tempo determinato stipulati dalla Pubblica Amministrazione è in contrasto con le finalità indicate dalla stessa Direttiva comunitaria.
La sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea attesa per il 26 novembre avrà un effetto positivo sulla legislazione vigente per i precari della Pubblica Amministrazione e degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana soprattutto per l'applicazione della sanzione della conversazione e/o del risarcimento del danno effettivo e dissuasivo in caso di abusi per reiterazione di contratti a termine.
Per questo motivo oggi bisogna che tutti quelli che sono contrari alla bomba atomica del contenzioso seriale e di massa non perdano ulteriore tempo a rincorrere politici e dirigenti regionali e nazionali ma si concentrano a chiedere alcune cose di semplice buon senso.
1. Soluzione eccezionale a un fenomeno eccezionale cioè trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato nel rispetto della normativa comunitaria vigente in Italia e quindi anche in Sicilia dopo il superamento di 36 mesi di rapporto di lavoro pubblico;
2. Ripristino del contributo regionale cancellando parte dell'articolo 30 della Legge Regionale n. 5 del 2014 che dovrà avere caratteristiche di ordinarieta'. Per esempio per quanto riguarda gli Enti Locali sarà in aggiunta al trasferimento annuale per il sostegno e per le funzioni trasferite dalla Regione. Questo consente agli Enti Locali di rispettare il principio di invarianza dei saldi di finanza pubblica;
3. Evitare il contenzioso nei confronti degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana con conseguenze imprevedibili per la finanza pubblica sia per gli Enti che per la stessa Regione Siciliana.
Questo perché la Regione Siciliana non può oggi lavarsene candidamente le mani dopo aver legiferato per oltre 25 anni in barba alle Leggi comunitarie statali e alla stessa Costituzione se poi si scopre che in Sicilia l'articolo 97 della Costituzione non è stato mai applicato. Basta vedere come sono stati assunti/stabilizzati i dipendenti pubblici precari prima del 1987.
Bisogna spingere quindi questo Governo Crocetta a prendere una posizione chiara in materia senza se e senza ma. ..con la solita proroga che mi sa di strenna natalizia.
A chi sta veramente a cuore il proprio futuro oggi è in condizioni di capire da che parte stare. ..per non rimanere sempre vittima di politici sindacalisti dirigenti funzionari sindaci forse un po troppo interessati a perpetuare l'agonia delle proroghe.
È ora il tempo di soluzioni eccezionali. Auguri ai valorosi dipendenti pubblici precari siciliani.
COMUNICATO DEL 09 NOV. 2014
Cari
amici e colleghi dipendenti pubblici precari il primo obiettivo della
guerra che dovete incominciare a combattere è la seguente :
ripristinare
il contributo regionale per gli Enti Locali ed Istituzionali della
Regione Siciliana che cofinanzia i contratti a tempo determinato.
Per
quanto riguarda, in particolare, gli Enti Locali questo contributo
annuale previsto dalla legislazione regionale abrogata
dall'art 30 della Legge Regionale 28 gennaio 2014 n. 5 dovrà essere
erogato insieme al fondo annuale per le funzioni trasferite dalla
Regione Siciliana agli Enti Locali. Il contributo non dovrà avere la
caratteristica di straordinarietà bensì di ordinarieta'. Altrimenti a
cominciare dagli Enti Locali dovrebbero spiegarmi come pensano di
realizzare la stabilizzazione dei dipendenti pubblici precari entro il
termine del 2016.
Tutte le altre fisime degli Enti Locali. ..per esempio
il turn over, la riduzione di spesa del personale, i concorsi
pubblici, l'invarianza dei saldi di finanza pubblica, sono poca roba
di fronte alla pesante violazione della Direttiva n 70 / 99/CE in
materia di lavoro a tempo determinato nell'Unione europea.
E poi
parecchie di alcune proposte per affrontare seriamente il fenomeno del
precariato pubblico degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione
Siciliana si trovano già depositate in V Commissione Lavoro dell'Ars.
Cari amici almeno sostenete le proposte serie per sostenervi nella
guerra che dovrete combattere da soli. Non vi aspettate sostegno della
politica del sindacato degli amministratori dei dirigenti dei funzionari
degli strutturati. . Siete soli e nudi con i vostri problemi. Ma se vi
organizzate seriamente come i valorosi guerrieri precari della scuola
probabilmente vi prenderete grosse soddisfazioni. In definitiva dovrete
solo fare una guerra per il diritto al lavoro e non al posto di lavoro.
Io sono di voi e con voi fino alla fine. Speriamo che finalmente vi
rendiate conto.
Dott. Gaetano Aiello
Consigliere alla presidenza vicarie dell'ARS
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DOTT. GAETANO AIELLO - La soluzione eccezionale al fenomeno del precariato pubblico degli Enti Locali ed Istituzionali della Regione Siciliana
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DOTT. GAETANO AIELLO - PRECISAZIONI SU DELIBERAZIONE CORTE DEI CONTI N. 192/2014/PAR
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