lunedì 17 ottobre 2011

Gli indignados all’estero sono pacifici - IL TEMPO

fonte: http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/10/16/1293624-indignados_estero_sono_pacifici.shtml?refresh_ce
Proteste senza violenze in 80 Paesi contro lo strapotere della finanza e la disoccupazione. In piazza a Londra anche Julian Assange.

Manifestazione anti-finanza, Julian Assange a LondraIl grido di protesta ha contagiato il mondo. Da Londra a Tokyo, da Parigi a Berlino passando per Bruxelles e Sydney gli «indignados» hanno chiamato a raccolta studenti, precari, disoccupati, pensionati. Tutti «uniti per un cambiamento globale» come recita il titolo del sito internet internazionale del movimento di protesta partito da Madrid esattamente sei mesi fa. E così lo sfogo contro lo strapotere della finanza e la disoccupazione dilagante si è allargato a macchia d'olio e, proprio quando in Francia si riunivano i ministri delle Finanze del G20, migliaia di persone in olte 80 Paesi sono scese in piazza per manifestate pacificamente (solo a Roma la marcia è sfociata nella guerriglia urbana). Ecco quello che è accaduto nel mondo:

LONDRA Centinaia di «indignados», tra cui il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, si sono riuniti nel cuore della City non lontano dalla London Stock Exchange. Assange, scortato da alcune guardie del corpo e accolto da urla di giubilo, ha arringato la folla: «Una delle ragioni per cui sosteniamo quanto sta accadendo è perché il sistema della banche a Londra è il collettore del denaro sporco». Qualche momento di tensione quando alcuni manifestanti hanno tentato di entrare a Paternoster Square, la sede della borsa londinese. Sono stati fronteggiati da polizia a cavallo.
BERLINO 10mila persone hanno marciato mostrando cartelli contro il capitalismo. Alcuni si sono scontrati con la polizia dopo aver provato ad arrivare al Parlamento.
FRANCOFORTE Circa 8mila persone hanno assediato la sede della Banca Centrale Europea, l'Eurotower: giovani, pensionati e famiglie con bambini, issavano cartelli che incitano a «Rompere con la dittatura del capitalimo» e a «Non svendere la democrazia alla Bce».
BRUXELLES Anche le istituzioni europee si sono ritrovate nel mirino delle proteste. In migliaia hanno sfilato toccando la piazza della Borsa, la Commissione, il Consiglio europeo e il Parlamento Ue. Sugli striscioni gli slogan, «per un Europa solidale» e ammonire che «il denaro uccide»; ma la marcia si è svolta in un'atmosfera gioiosa e senza alcun incidente.
ZURIGO Gli indignados scendono in piazza anche in Svizzera sotto lo slogan «Salvate la gente non le banche». Un centinaio di persone si sono riunite oggi nella Paradeplatz di Zurigo con lo slogan «Salvate la gente non le banche!».
PARIGI Centinaia di manifestanti si sono radunati nella capitale francese al grido «Siamo indignati, indignati, indignati, Parigi ribellati!». I dimostranti si sono radunati in diversi punti della città prima di convergere in centro per un'assemblea popolare.
NEW YORK «Le banche sono salve, noi no». Il popolo anti-Wall Street ha marciato compatto davanti alle sedi di Chase Bank vicine a Liberty Plaza per urlare la propria rabbia verso gli squali della finanza e il buco nero che ha inghiottito i loro risparmi. Sono oltre mille, portano striscioni, megafoni e tamburi e urlano «Vergogna», e ancora «Bloomberg dove sei? Vieni a marciare con noi».
AUSTRALIA A Sydney circa duemila persone, compresi rappresentanti degli aborigeni, partiti comunisti e organizzazioni sindacali, protestano fuori dalla banca centrale.
GIAPPONE A centinaia in marcia a Tokyo dove la rabbia dei manifestanti si era mescolata agli slogan anti-nucleare, in ricordo dell'incidente di Fukushima.
TAIWAN Circa un centinaio di persone si sono raccolte al grattacielo Taipei 101, sede della Borsa, cantando «Noi siamo il 99% di Taiwan».
Fonte: 

Nessun commento:

Posta un commento

Qui puoi inserire commenti, inserendo una tua Gmail (contro l'anonimato e se non ce l'hai bastano 5 min. per crearla andando su Google) e alla fine Nome e Cognome, per notizie utili, proposte, avvisi di azioni da intraprendere, e tutto ciò che può essere utile alla nostra lotta al precariato!
Per evitare la censura del commento stesso, per mantenere un livello civile e trasparente della conversazione, evitare i commenti senza l'eventuale fonte web e/o documentale o che contengono, il turpiloquio, offese, violazioni della privacy, off topic, istigazioni alla violenza o al razzismo, minacce ecc.; Evitare infine in questo blog SCHIERATO A FAVORE DEI PRECARI, commenti pubblicitari diretti o indiretti fini e se stessi ad aziende private e/o pubbliche, a partiti politici e sigle sindacali.
Per qualsiasi problema per l'invio dei commenti o per inserire delle news, per diventare anche tu autore del blog e quant'altro scrivere a: bastaprecaricomune@gmail.com