giovedì 27 novembre 2014

Scuola, dopo la sentenza Ue sui precari in arrivo una nuova ondata di ricorsi


Scuola, dopo la sentenza Ue sui precari in arrivo una nuova ondata di ricorsi


Il già sterminato libro delle battaglie legali sui contratti precari della scuola si è arricchito del capitolo fondamentale: la sentenza della Corte di giustizia Ue che boccia i rinnovi a ripetizione degli incarichi per coprire i posti «vacanti e disponibili». «Non si può», spiegano i giudici lussemburghesi, perché l'accordo quadro del 1999 sul lavoro a tempo determinato, allegato alla direttiva 1999/70/Ce, impone agli Stati membri di rinnovare i contratti a termine solo indicando appunto «ragioni obiettive» esplicite oppure fissando in anticipo la durata massima totale dei contratti o del numero dei rinnovi.
L'accordo si applica a tutti i settori, pubblici e privati, e per essere efficace ha bisogno di sanzioni anti-abusi che siano «proporzionate, effettive e dissuasive». Niente di tutto questo è previsto nell'ordinamento italiano.
La sentenza si concentra sui posti del tutto privi di titolare, mentre permette i rinnovi quando il titolare è in congedo (per maternità, malattia, ragioni sindacali eccetera), e quindi dovrebbe riguardare circa 35mila posti. I sindacati, però, rilanciano sulla «stabilizzazione di 250mila precari» ed evocano «rimborsi per 2 miliardi di euro».
I primi effetti della sentenza saranno la ripartenza del contenzioso già in atto, perché a tradurre in decisioni le indicazioni europee dovranno essere i giudici di merito, mentre la Consulta è chiamata a decidere quali sono le regole da cancellare dal nostro ordinamento: ma, numeri alla mano, è più che probabile anche una nuova ondata di ricorsi.

27 novembre 2014
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-11-26/scuola-la-sentenza-ue-precari-arrivo-nuova-ondata-ricorsi-211122.shtml?uuid=ABcU7XIC

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