COMUNICATO STAMPA
La manovra finanziaria
che la Regione Sicilia si appresta a varare e le recenti pronunce
della Corte dei Conti per la Regione Siciliana producono scoramento,
tristezza e sfiducia nelle coscienze dei lavoratori precari che da
oltre vent’anni prestano la loro attività presso gli enti pubblici
dell’isola, senza i quali, le amministrazioni sarebbero in
ginocchio e non potrebbero più garantire i servizi fondamentali ed
essenziali alle proprie comunità.
In merito all’indagine
della Corte dei Conti sulle politiche attive del lavoro e sul
precariato in Sicilia e la gestione del fondo unico, seppur
discutibile per alcuni aspetti, riteniamo che arrivi tardivamente se
consideriamo che questi lavoratori hanno raggiunto una età avanzata
(45-50 anni) che non gli consentirebbe un nuovo ingresso in altri
lavori.
La CISL FP Sicilia, si è
immediatamente attivata presso gli assessorati e le commissioni
parlamentari per scongiurare il pericolo che la previsione della
manovra contiene per quel che riguarda la prosecuzione dei contratti
di lavoro a tempo determinato e delle attività socialmente utili di
migliaia di lavoratori impiegati negli enti locali, nelle strutture
sanitarie e nei servizi pubblici.
Abbiamo chiesto un
incontro con il Presidente della Regione Raffaele Lombardo e con il
Presidente dell’Anci Sicilia Giacomo Scala e nei prossimi giorni
incontreremo l’Assessore Gaetano Armao per trovare soluzioni locali
ed elaborare proposte da sottoporre al Governo centrale, al fine di
modificare e/o superare i vincoli imposti dalle normative nazionali
che impediscono di attuare i processi di stabilizzazione e
occupazionali in Sicilia.
Con un disegno di legge
già varato in commissione bilancio e con altri provvedimenti che
seguiranno, vigileremo perché sia assicurata la continuità ai
contratti e alle attività di tante amministrazioni, che venga ridata
quella poca serenità ai lavoratori e prospettato un futuro più
certo per loro e per le famiglie che sostengono con tanta difficoltà
economica.
Resta comunque alta la
tensione della nostra federazione nazionale, regionale e
territoriale, perché alta è la posta in gioco, perché pesante e
difficile è il problema, perché i nostri precari non possono essere
lasciati soli in una giusta battaglia di difesa del lavoro.
Per queste ragioni
proclamiamo lo stato di agitazione di tutto il personale in tutti i
posti di lavoro e ci prepariamo a mobilitare i lavoratori per una
grande manifestazione regionale per fare sentire la voce e la rabbia
di una insoluta vertenza che si trascina da lunghi anni sulla pelle
dei lavatori, delle loro famiglie, sull’economia siciliana e sui
servizi ai cittadini.
Siamo convinti che
praticando una responsabile riorganizzazione degli apparati delle
pubbliche amministrazioni, una oculata razionalizzazione delle spese,
la semplificazione delle procedure, l’alleggerimento della
burocrazia e una seria lotta agli sprechi, possiamo migliorare la
qualità del lavoro e dei servizi, recuperare le risorse da investire
sui processi occupazionali ed abbattere definitivamente il precariato
negli enti pubblici.
Palermo, 23 marzo 2012
Il
Segretario Regionale Il Segretario Generale
Mario Basile Angelo Fullone
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