mercoledì 21 marzo 2012
ASCA - Occorre un intervento del governo nazionale per trovare una soluzione per la stabilizzazione dei ventiduemila precari degli enti locali
1 commento:
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COMUNICATO STAMPA
RispondiEliminaLa presa di posizione della Corte dei Conti sul precariato Siciliano e la conseguente scelta del Presidente delle Commissione bilancio dell’ARS aprono uno scenario inquietante per il futuro di migliaia di lavoratori siciliani.
Riteniamo che sia profondamente ingiusto considerare i precari degli Enti locali parassiti e gli unici responsabili delle disastrose condizioni in cui versano le casse della Regione e dei Comuni Siciliani, si guardi altrove invece (consulenze, incarichi esterni, consigli di amministrazione, privatizzazioni, Società partecipate, multiservizi etc.) ovvero in tutti quei settori dove la spesa cresce in maniera esponenziale e senza nessun controllo.
Chiediamo formalmente al Governo regionale, all’Ars e all’Anci di aprire subito un tavolo per individuare una soluzione definitiva (a nostro parere possibile) al problema del precariato degli Enti locali, ricordandosi che questi lavoratori vivono in condizioni di sfruttamento, di precarietà e senza diritti ormai da più di venti anni e nella maggior parte di casi ricoprono ruoli indispensabile per la gestione dei servizi ai cittadini.
Chiediamo ad i lavoratori di dare corso ad una straordinaria mobilitazione perché solo con la lotta si può difendere il proprio posto di lavoro e la propria dignità.
Catania 21 marzo 2012
Per il Coordinamento regionale
Salvo Scuderi