Oltre
mille precari con contratto a tempo determinato e lavoratori
socialmente utili in forza ai comuni e all´Azienda Sanitaria
Provinciale sono scesi in piazza per protestare contro il rischio del
licenziamento. " continua la lotta dei lavoratori precari che
con il Decreto Legge 78 del 2010 vedono il rischio di un
licenziamento dopo vent´anni di precariato - dichiarano Alfonso
Buscemi e Carlo Florio - abbiamo consegnato alla Prefettura, nella
persona del Dottor Di Donato, due documenti con i quali è stato
spiegato il calvario di questi lavoratori che per decenni hanno
lavorato in nero presso la Pubblica Amministrazione, attraverso i
progetti di lavoratori socialmente utili e, successivamente, da un
altro decennio lavorano con mezzo stipendio, inoltre, - continuano i
sindacalisti - abbiamo rivendicato il diritto dei lavoratori a
vedersi dare risposte certe per una stabilizzazione definitiva, al
fine di dare serenità ai lavoratori ed alle loro famiglie ma, anche,
certezza di garanzie per i servizi essenziali che oggi sono resi ai
cittadini. Infatti, nell´ipotesi sciagurata dell´eventuale
licenziamento i comuni, le Strutture Sanitarie non potrebbero più
garantire tali servizi che ancora una volta graverebbero sulle spalle
dei cittadini più bisognosi. Insieme ai sindacati Confederali CGIL-
CISL E UIL, presenti tanti sindaci, che hanno risposto positivamente
all´invito dei sindacati, guidati dal Presidente dell´ANCI On.
Pumilia e dal Sindaco di Favara Rosario Manganella che nei giorni
scorsi è stato promotore di due incontri a Favara. Alla fine
dell´esposizione dei problemi, da parte sindacale, che si verrebbero
a creare qualora non si modificasse l´attuale impianto normativo che
regola la materia il Capo di Gabinetto della Prefettura ha
rassicurato gli intervenuti che avrebbe, per il tramite del Prefetto,
trasmesso le istanze al Ministero. " E´ stato una
manifestazione imponente - concludono i segretari della FP CGIL e
della UIL - che ha visto anche la sensibilità di tantissimi Sindaci,
naturalmente, il prossimo impegno, entro la fine del mese è quello
di portare la protesta a Palermo per coinvolgere il Governo Regionale
e, tutti insieme, spiegare al Presidente Monti, la specificità del
precariato siciliano a cui necessita una risposta positiva senza
voler fare furberie o i parassiti, semplicemente lavoro, dignità e
servizi senza ulteriori costi per la pubblica amministrazione.
URP Comune di Ravanusa urp@comune.ravanusa.ag.it
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