Enna. Seduta straordinaria del Consiglio Provinciale sulle
problematiche del precariato. A fine dei lavori consiliari è iniziata
una protesta pacifica – presidiando l’aula – di una rappresentanza dei
lavoratori precari dell’ex art. 23 della L.R. 67/88, che attualmente
espletano il proprio servizio presso gli Enti Locali, l’ASP, Camera di
Commercio, Asi ed Ente Autodromo con contratto di diritto privato a
tempo determinato e una rappresentanza dei lavoratori ASU, con sussidio
di disoccupazione e senza copertura previdenziale, in servizio presso i
Comuni.
I lavoratori hanno ribadito “basta al precariato” e anche se può
sembrare e anzi certamente lo è una frase ripetuta più volte, la
categoria non può e soprattutto non deve stare a guardare e accettare
passivamente uno status socio-lavorativo, che da oltre vent’anni si
trova in una condizione stagnante, la quale di certo non contribuisce ad
uno sviluppo o miglioramento in campo economico e sociale ma solo ad
una condizione di sopravvivenza, resa più gravosa dal momento di grande
crisi economica che sta vivendo il paese Italia.
Il coacervo di norme che si sono susseguite nel corso di questi
vent’anni, ultima la L.R. 24 del 2010 d’impossibile applicazione negli
enti succitati, da tempo determinato a tempo indeterminato entro il
31/12/2012, dall’altra pone dei vincoli precisi dettati da norme
nazionali:
- rispetto del Patto di stabilità interno;
- di procedere, le amministrazioni alle assunzioni di personale nel
limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno
precedente (turn over);
- rispetto della dotazione organica:
- procedure concorsuali per le categorie C e D.
A tal proposito, appare chiaro, che il Governo Regionale impone agli
enti la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a
tempo indeterminato e al contempo glielo impedisce.
A tutto ciò vanno aggiunte le ultime restrizioni rese dal parere della
Corte dei Conti e dall’impugnativa del Commissario dello Stato alla
finanziaria regionale.
Quest’ultimo impugna l’art. 11, comma 12, con la seguente motivazione: a
decorrere dall’anno 2011, le amministrazioni possono avvalersi di
personale a tempo determinato nel limite del 50% della spesa sostenuta
per le stesse finalità nell’anno 2009.
Impugna, inoltre l’art. 11, comma 97, che fa riferimento alla proroga
generalizzata del personale proveniente dal regime transitorio dei
lavori socialmente utili, sostenendo che la proroga non è di competenza
della Regione, bensì dello Stato. In questo modo viene messa a rischio
la proroga del personale in servizio con contratto a tempo determinato e
probabilmente del personale ASU.
A decorrere dal 1° gennaio 2013 rischiano di essere licenziati, è
probabile che le macchine burocratiche degli Enti possano trovarsi in
serie difficoltà, ed è certo che la perdita del posto di lavoro di
22.500 persone rappresenta un vero e proprio allarme sociale ed
economico ed è altresì certo che questa categoria di lavoratori, che
fino ad ora ha protestato con moderazione, sarà inevitabilmente
costretta ad amplificare la propria voce.
I precari hanno scelto il palazzo della Provincia – per il presidio – in
quanto simbolo di raccordo di tutti i Comuni del territorio ennese,
chiedendo l’intervento del Consiglio provinciale affinché, lo stesso
facendosi carico della problematica, si raccordi con le altre realtà
provinciali, i Prefetti, l’Anci, le Organizzazioni Sindacali, per
sollecitare il Governo Regionale e Nazionale alla stesura di una
proposta normativa, che rispetti le esigenze dell’intero bacino del
precariato e che consenta la stabilizzazione definitiva.
Per ultimo i precari chiedono che la proposta normativa dovrà prevedere
delle deroghe al patto di stabilità, al turn over, alle procedure
concorsuali e alla prosecuzione dei rapporti di lavoro per un ulteriore
biennio, nelle more dell’attuazione dei processi di stabilizzazione.
colleghi vi volevo informare che il 23 Maggio il prof Monti sara'a palermo e si incontrera anche con il nostro presidente regionale allora dico non e la volta giusta che ci andiamo tutti, ma dico tutti a farci sentire che siamo una grande forza
RispondiEliminaCondivido l'iniziativa del collega di C/bello, spero che venga presa in considerazione anche dai sindacati per chiedere tutti insieme al prof. Monti stabilità e dignità lavorativa.
RispondiEliminaInvito i lavoratori a sensibilizzare e interagire per concretizzare questa iniziativa.
Condivido l'iniziativa, insieme ai sindacati Confederali CGIL- CISL , UIL, e sindaci, tutti insieme, 23 Maggio 2012 tutti a palermo.
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