Bisogna rileggere il nostro passato per comprendere il presente e prospettare un futuro ! Non si và da nessuna parte se in prima persona non prendiamo atto della difficile situazione socio-economica che oramai da tempo stiamo vivendo, interagire nell’interesse primario che ci accomuna, “un’occupazione stabile e definitiva” è alla base di ogni ragionamento; abbandonare le logiche di appartenenza che condizionano il nostro pensiero, il nostro modo di essere e ci spingono ad agire inconsapevolmente e in buona fede nell’interesse di chi nutre solo interessi di parte e di bottega per fini poco nobili, deve essere una priorità .
Quando nel 1989 in piena libertà e autonomia, unitamente ad altri colleghi intraprendevamo un’azione di lotta che in pochi mesi investiva tutti i comuni siciliani, segnando una svolta epocale e l’avvio di una nuova stagione sindacale che al di là di qualsivoglia giudizio approssimativo ha consentito a migliaia di persone di non andare a casa ma di trovare a tutt’oggi continuità in un rapporto di lavoro anche se precario, non immaginavamo che sarebbero trascorsi così tanti anni, non potevamo nemmeno conoscere il periodo storico che ci accingevamo a vivere da tangentopoli alla nascita della seconda repubblica e a tutto ciò che è stato consequenziale a questo; nessuna giustificazione, oggi può motivare stati d’animo che manifestano disinteresse apatia o peggio ancora sfiducia in noi stessi .
Nonostante gli anni trascorsi abbiamo e continuiamo a mantenere fede a nostri impegni, aver formalizzato nell’associazione sindacale MGL Regione Autonomie Locali il nostro potere contrattuale è stato propedeutico a rappresentare le proprie istanze e tutelare i propri diritti presso i vari interlocutori istituzionali .
Abbiamo seguito in doveroso silenzio le varie iniziative, incontri , assemblee convocate nel corso delle ultime settimane sul territorio regionale e l'intensificarsi di queste con l'approssimarsi delle elezioni nazionali, avremmo tanto da dire sui contenuti e sulla conoscenza del problema così com'è stato esposto dai relatori che arrogando a sè titoli per elevare la prestigiosità del loro dire, animati da buoni propositi sono alla ricerca di consensi e notorietà, ancora una volta a spese di una categoria che in preda alla confusione e alla disperazione, attende risposte esaustive al problema.
Ciò premesso e rispettosi del lavoro altrui, procediamo con umiltà nella ricerca costante del sapere base essenziale per poter riscontrare risposte vere e concrete al di là del tempo necessario che la problematica richiede; a tal uopo rendiamo noto quanto segue:
a) gli enti che hanno definito le procedure di stabilizzazione ai sensi della legge regionale 24/2010, nel presentare istanza di accredito somme per la trasformazione dei contratti in essere devono preventivamente comunicare l'elenco dei soggetti beneficiari e la data di immissione in ruolo da cui far decorre il finaziamento .
b) dubbi interpretativi vengono sollevati sulla procedura di cofinaziamento dei contratti, confermati per la durata temporale di mesi 4 e fino al 30 Aprile 2013, stante che nessuna norma a regime prevede l'erogazione di somme per tipologie di contratto di durata inferione all'annualità , si attendono sviluppi nei prossimi giorni .
Riteniamo che la delicata situazione quanto allarmante venutasi a determinare non è solo da addebitare ad una classe politica poco attenta e superficiale, ma a regie occulte che rispolverano vecchie logiche del passato, così come la riproposizione del "salario minimo garantito " tanto caro ai sindacati confederali negli anni 90, per stravolgere quella normativa avente carattere di lex specialis, che la Regione Sicilia forte della propria autonomia aveva leggiferato nel corso di questi anni a tutela di diritti di una generazione che non può per la propria storia essere inglobata nel calderone nazionale del precariato .
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Dlgs. 165/2001 Art. 35 comma 1 lettera a) - LEGGE DELLO STATO ITALIA
RispondiEliminaNEL RISPETTO DI PIÙ DI 3 milioni DI DISOCUPPATI ANCHE LAUREATI che sono in cerca di prima occupazione oppure semplicemente hanno perso il lavoro e che sono disposti anche a fare la fila per partecipare ad un concorso per OPERATORE ECOLOGICO.
NON E' CONSENTITO DA NESSUNA NORMA DELLO STATO che si possa mettere un ipoteca in modo assoluto su tutti i posti che si sono venuti a creare nei passati vent'anni e si continui a metterla per quelli che si verranno a creare per i prossimi vent'anni GRAZIE A QUESTA CLASSE POLITICA CHE ABBIAMO VOTATO IN PARTICOLAR MODO IN SICILIA NEGLI ULTIMI VENT'ANNI CHE USA I "PRECARI" CON UNA CERTA COMPLICITA' AD OGNI TORNATA ELETTORALE.
NON SI POSSONO fare carte false IMBROGLIARE UN POPOLO CON L'AIUTO DEI SINDACATI per garantire solo alcune miglia di persone in disprezzo delle norme vigentI senza avere il minimo rispetto DEI MILIONI DI GIOVANI AI QUALI NON GLI VIENE DATA NESSUNA OPPORTUNITA' E NEL DISPREZZO DI QUALSIASI NORMA OLTRE CHE DEL BUON SENSO.
PARI OPPORTUNITA' A TUTTI I CITTADINI DI QUESTO PAESE.
LA SBALORDITIVA DISPARTITA' DI TRATTAMENTO CHE SI CERCA DI PORTARE AVANTI PER GARANTIRE INTERESSI DI POCHI IN DISPREZZO DI QUELLO DELLA COLLETTIVITA' NON E' TOLLERABILE IN UN PAESE CIVILE.
P.S. UNO DEI TRE MILIONI DI DISOCCUPATI DI QUESTO PAESE IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZZIONE.