Rischia di naufragare definitivamente il tentativo di stabilizzazione di 44 unità con contratto a tempo determinato.
CALTANISSETTA. Al via i ricorsi al Tar per l’annullamento in autotutela della selezione interna per la copertura di 44 posti, riservato in via esclusiva ai precari, bandito del comune del capoluogo. Lo ha deciso l’assemblea a cui hanno preso parte numerosi dipendenti comunali che si è svolta nei locali della parrocchia San Pio X.I lavoratori hanno anche racimolato i quattrini per dare incarico a un legale che dovrà presentare ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del bando. La selezione, come è noto, prevede l’assunzione di cinque lavoratori con la qualifica di istruttore amministrativo categoria D, diciassette posti di agente di polizia municipale categoria C, ventuno posti di istruttore amministrativo categoria C e un posto di vigilatrice d’infanzia categoria C. Il bando per accedere alla selezione, già scaduto, ha scatenato una serie di ricorsi da parte di molti aspiranti esterni e generato dei malumori tra gli dipendenti di Palazzo del Carmine. Il primo dei preannunciati ricorsi al Tar reca la firma di tre aspiranti concorrenti di un comune del Palermitano. In buona compagnia dei tre concorrenti esterni adesso anche un piccolo esercito di dipendenti comunali, ex precari di categoria B, che vedono preclusa l’opportunità di una progressione di carriera per cui si preparano collettivamente a contestare il bando di selezione con un ricorso al Tar. Contestano la legittimità del bando nella parte che riguarda la riserva dei posti per gli esterni non prevista, la valutazione dei titoli per i servizi prestati ritenuta eccessiva e i requisiti per la partecipazione alla selezione, come il diploma di laurea generico, per l’accesso al posto che prevede invece specifiche mansioni. Il concorso così come concepito di fatto blinda i lavoratori del comune, come è avvenuto in altri comuni della Sicilia, attraverso il meccanismo della valutazione dei titoli che assegna ai dipendenti comunali una punteggio altissimo nella qualifica di appartenenza. Si tratta quindi di una vera formalità insomma, che consentirà a tutti precari di rinnovare il contratto di lavoro a tempo indeterminato e con l’attuale qualifica che rivestono.
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