Il presidente Crocetta ha incontrato prima i sindacati, poi la maggioranza che sostiene l'esecutivo. L'obiettivo è partorire un disegno di legge "a prova di impugnativa". Quindi la giunta ha dato il proprio "via libera" al testo. Ma i dubbi restano.
PALERMO - La giunta regionale nella seduta odierna ha approvato il ddl per la proroga dei precari e l'avvio del processo di stabilizzazione. Il nuovo ddl proroga per 3 anni i contratti di tutti i precari siciliani e consente a tutti gli enti di poter avviare il processo di stabilizzazione. Le risorse necessarie sono tutte a carico della Regione e frutto del risparmio effettuato nell'anno in corso e previsto nel prossimo anno nella lotta contro gli sprechi e il malaffare. Oltre alle pubbliche amministrazioni è prevista la forma dell'auto impiego e anche l'impiego, su richiesta del precario, in aziende private.
Viene istituito un albo unico regionale, fatto di fasce diverse, fascia A e B, C e D e lavoratori Asu. Il governo ha anche in programma di predisporre due ddl separati per Rmi ed ex Pip, per i quali sono già disponibili delle risorse per la continuazione dei progetti.
In mattinata, inoltre, il presidente ha incontrato insieme alla giunta regionale, le organizzazioni dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil e i capigruppo di maggioranza all'Ars. Una discussioneche ha consentito un approfondimento e un perfezionamento del ddl. Nei prossimi giorni il governo incontrerà tutti i gruppi parlamentari, anche di opposizione, per una valutazione complessiva dei testi sottoposti all'approvazione del Parlamento.
Una no-stop di incontri e colloqui, insomma, è servita per “partorire” un disegno di legge sui precari a prova di impurgnativa. Si è concluso a ora di pranzo, infatti, l'incontro tra il presidente Crocetta, gli assessori Patrizia Valenti ed Ester Bonafede, e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Il governo ha presentato alle sigle la bozza del ddl che dovrebbe risolvere la vertenza dei quasi ventimila lavoratori a tempo determinato della Regione. Un testo già esitato pochi giorni fa dalla giunta regionale e oggi illustrato, appunto, ai sindacati. Il disegno di legge presenterebbe qualche lieve modifica rispetto a quello apprezzato in giunta venerdì. Ma nulla di sostanziale.
Come detto, la giornata è stata finora ricca di appuntamenti. Dopo l'incontro con i sindacati, il governo ha incontrato gli esponenti della maggioranza. L'idea è quella di condividere in maniera più ampia possibile un testo che però presenta ancora qualche nodo da sciogliere. Secondo quanto trapela dall'incontro di stamattina con Cgil, Cisl e Uil, nonostante l'apprezzamento dei sindacati “per lo sforzo e l'impegno compiuto da assessori e tecnici”, non sarebbero stati fugati del tutto i dubbi su una possibile impugnativa del Commissario dello Stato. E non è stata nemmeno affrontata in maniera dettagliata la posizione dei 50 comuni in dissesto finanziario che non potrebbero, quindi, procedere con le proroghe. Sarebbe non del tutto chiara nemmeno la copertura finanziaria della norma.
“Il testo- dicono Mimma Argurio, della segreteria regionale Cgil, e Michele Palazzotto,segretario generale della Funzione pubblica siciliana- garantisce le proroghe per tre anni e l’avvio dei percorsi di stabilizzazione. Ci è stato assicurato- aggiungono - che la prossima settimana si insedierà il tavolo per la definizione della circolare applicativa”. I due esponenti della Cgil rilevano la necessità di una “rapida conversione in legge del testo”. In attesa della quale i sindacati hanno deciso di confermare lo sciopero generale dei precari proclamato unitariamente per il 13 dicembre.
“La politica degli annunci, come era prevedibile, non è servita a nulla. Adesso bisogna mettere da parte liti e personalismi e blindare il ddl sui precari. È questa l'emergenza delle emergenze”.Lo dichiarano il segretario generale della Cisl Maurizio Bernava e il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi dopo l'incontro di oggi in occasione del quale il governo regionale ha illustrato i contenuti del ddl sui lavoratori a tempo determinato della Pubblica amministrazione.
Ma adesso, bisogna far presto. “Bisogna rendersi conto – proseguono Bernava e Caracausi – che quella che riguarda i precari è l'emergenza delle emergenze. E il tema va affrontato con la massima celerità e concentrazione. Il ddl dovrà seguire un percorso autonomo ed urgente, temporalmente non legato a bilancio e finanziaria, e bisognerà fare soprattutto molta attenzione al tema della copertura finanziaria”.
Restano, però, ancora alcuni nodi da sciogliere. “Ci chiediamo ad esempio – incalzano Bernava e Caracausi – come si intenda procedere con i Comuni in fase di dissesto o pre-dissesto. Adesso occore mettere da parte – proseguono i due dirigenti sindacali - le beghe politiche interne e col governo nazionale, intensificare il confronto col Commissario dello Stato, con il Ministero della Pubblica amministrazione D'Alia, al fine di 'blindare' un testo che consenta, nell'immediato, la proroga per tutti. Il testo che ci è stato illustrato oggi – concludono Bernava e Caracausi – non ci ha rassicurato. Per questo confermiamo lo sciopero indetto per il 13 dicembre”.
“Proroga di tre anni per i precari e inizio del processo di stabilizzazione da parte degli entiche potranno dare la precedenza ai lavoratori da loro in atto utilizzati, evitando così che il bacino unico inneschi processi di mobilità ingestibili e penalizzanti. Sono tutti contenuti importanti del disegno di legge della Regione siciliana ma bisogna che continui il confronto per verificare alla fine quale testo uscirà dall’Ars e i regolamenti attuativi. Ma soprattutto, prima di cantare vittoria, è necessario aspettare il parere del Commissario dello Stato”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, dopo l’incontro avvenuto stamane alla Presidenza della Regione. E precisa: “Il Governo regionale sta lavorando seppur in una condizione oggettivamente complicata. Adesso il Governo Letta dovrebbe dare una mano per favorire l’approvazione della legge da parte del Commissario Aronica e salvare finalmente i ventimila precari”.
Viene istituito un albo unico regionale, fatto di fasce diverse, fascia A e B, C e D e lavoratori Asu. Il governo ha anche in programma di predisporre due ddl separati per Rmi ed ex Pip, per i quali sono già disponibili delle risorse per la continuazione dei progetti.
In mattinata, inoltre, il presidente ha incontrato insieme alla giunta regionale, le organizzazioni dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil e i capigruppo di maggioranza all'Ars. Una discussioneche ha consentito un approfondimento e un perfezionamento del ddl. Nei prossimi giorni il governo incontrerà tutti i gruppi parlamentari, anche di opposizione, per una valutazione complessiva dei testi sottoposti all'approvazione del Parlamento.
Una no-stop di incontri e colloqui, insomma, è servita per “partorire” un disegno di legge sui precari a prova di impurgnativa. Si è concluso a ora di pranzo, infatti, l'incontro tra il presidente Crocetta, gli assessori Patrizia Valenti ed Ester Bonafede, e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Il governo ha presentato alle sigle la bozza del ddl che dovrebbe risolvere la vertenza dei quasi ventimila lavoratori a tempo determinato della Regione. Un testo già esitato pochi giorni fa dalla giunta regionale e oggi illustrato, appunto, ai sindacati. Il disegno di legge presenterebbe qualche lieve modifica rispetto a quello apprezzato in giunta venerdì. Ma nulla di sostanziale.
Come detto, la giornata è stata finora ricca di appuntamenti. Dopo l'incontro con i sindacati, il governo ha incontrato gli esponenti della maggioranza. L'idea è quella di condividere in maniera più ampia possibile un testo che però presenta ancora qualche nodo da sciogliere. Secondo quanto trapela dall'incontro di stamattina con Cgil, Cisl e Uil, nonostante l'apprezzamento dei sindacati “per lo sforzo e l'impegno compiuto da assessori e tecnici”, non sarebbero stati fugati del tutto i dubbi su una possibile impugnativa del Commissario dello Stato. E non è stata nemmeno affrontata in maniera dettagliata la posizione dei 50 comuni in dissesto finanziario che non potrebbero, quindi, procedere con le proroghe. Sarebbe non del tutto chiara nemmeno la copertura finanziaria della norma.
“Il testo- dicono Mimma Argurio, della segreteria regionale Cgil, e Michele Palazzotto,segretario generale della Funzione pubblica siciliana- garantisce le proroghe per tre anni e l’avvio dei percorsi di stabilizzazione. Ci è stato assicurato- aggiungono - che la prossima settimana si insedierà il tavolo per la definizione della circolare applicativa”. I due esponenti della Cgil rilevano la necessità di una “rapida conversione in legge del testo”. In attesa della quale i sindacati hanno deciso di confermare lo sciopero generale dei precari proclamato unitariamente per il 13 dicembre.
“La politica degli annunci, come era prevedibile, non è servita a nulla. Adesso bisogna mettere da parte liti e personalismi e blindare il ddl sui precari. È questa l'emergenza delle emergenze”.Lo dichiarano il segretario generale della Cisl Maurizio Bernava e il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi dopo l'incontro di oggi in occasione del quale il governo regionale ha illustrato i contenuti del ddl sui lavoratori a tempo determinato della Pubblica amministrazione.
Ma adesso, bisogna far presto. “Bisogna rendersi conto – proseguono Bernava e Caracausi – che quella che riguarda i precari è l'emergenza delle emergenze. E il tema va affrontato con la massima celerità e concentrazione. Il ddl dovrà seguire un percorso autonomo ed urgente, temporalmente non legato a bilancio e finanziaria, e bisognerà fare soprattutto molta attenzione al tema della copertura finanziaria”.
Restano, però, ancora alcuni nodi da sciogliere. “Ci chiediamo ad esempio – incalzano Bernava e Caracausi – come si intenda procedere con i Comuni in fase di dissesto o pre-dissesto. Adesso occore mettere da parte – proseguono i due dirigenti sindacali - le beghe politiche interne e col governo nazionale, intensificare il confronto col Commissario dello Stato, con il Ministero della Pubblica amministrazione D'Alia, al fine di 'blindare' un testo che consenta, nell'immediato, la proroga per tutti. Il testo che ci è stato illustrato oggi – concludono Bernava e Caracausi – non ci ha rassicurato. Per questo confermiamo lo sciopero indetto per il 13 dicembre”.
“Proroga di tre anni per i precari e inizio del processo di stabilizzazione da parte degli entiche potranno dare la precedenza ai lavoratori da loro in atto utilizzati, evitando così che il bacino unico inneschi processi di mobilità ingestibili e penalizzanti. Sono tutti contenuti importanti del disegno di legge della Regione siciliana ma bisogna che continui il confronto per verificare alla fine quale testo uscirà dall’Ars e i regolamenti attuativi. Ma soprattutto, prima di cantare vittoria, è necessario aspettare il parere del Commissario dello Stato”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, dopo l’incontro avvenuto stamane alla Presidenza della Regione. E precisa: “Il Governo regionale sta lavorando seppur in una condizione oggettivamente complicata. Adesso il Governo Letta dovrebbe dare una mano per favorire l’approvazione della legge da parte del Commissario Aronica e salvare finalmente i ventimila precari”.
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Ultima modifica: 02 Dicembre ore 18:02
http://livesicilia.it/2013/12/02/precari-crocetta-incontra-sindacati-e-maggioranza-il-ddl-e-pronto-consentira-proroghe-e-assunzioni_411421/
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