giovedì 9 maggio 2013

Si chiederà al ministero di avviare alcune stabilizzazioni Precari a Comiso, c'è uno spiraglio la giunta vara una nuova procedura

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Comiso - La sentenza del Tribunale di Ragusa apre qualche spiraglio per i 47 lavoratori ex dipendenti a tempo determinato del comune di Comiso. I cosidetti "precari" chiedevano la stabilizzazione e la conferma delo loro postoi di lavoro. Non l'hanno ottenuto. La loro istanza cosidetta "cautelare" era stata rigettata dal giudice del lavoro Sandra Levante a febbraio e confermata dalla sentenza del Tribunale del 30 aprile scorso. Nel merito, però, di deciderà in autunno, con un ulteriore procedimento giudiziaria.
L'ultima sentenza, per, sembra aprire uno spiraglio. Il giudice riconosce come corretta la procedura di prestabilizzazione avviata 3 anni fa e fa capire che il comune pouò, se vuole, avviare la stabilizzazione di coloro che avevano maturato i requisiti e superato le selezioni del dicembre 2010. Sempre che la legge lo consneta e, ovviamente, nei limiti inderogaboili stabiliti dalla legge Brunetta.
Il comune coglie la palla in balzo e , nel giormno in cui giunge notizia che il ministero dell'Interno ha approvato la pianta organica approva la delibera per cercare di avviare un ulteriore percorso. Si chiederà al ministero di aviare la stabilizzazione dei precari, pur nei limiti della pianta organica e rispettando i paletti previsti dalla legge (limiti sulla base dei pensionamentoi dell'anno precedente, compatibilità e sostenibilità finanziaria.
"La sentenza del tribunale - spiega il sindaco Giuseppe Alfano - ancora una volta conferma la correttezza dell'operato dell'Amministrazione comunale, e vista l’approvazione della dotazione organica da parte Commissione del Viminale, avvenuta ieri 7 maggio, abbiamo ritenuto senza remore di tentare di salvaguardare i lavoratori precari fuoriusciti avvalendoci della facoltà di avviare l’ulteriore percorso di stabilizzazione, seppur nei limiti dei posti previsti in organico, mediante un progressivo ingresso dei lavoratori medesimi secondo quanto previsto dalla legge.
Il tentativo è volto ad assicurare l’ingresso a tempo indeterminato nel nostro Ente. Non solo, ma ci siamo attivati anche nei confronti di parte della deputazione nazionale siciliana affinché presentino al Parlamento una proposta di legge finalizzata a far si che le Amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 e successive modifiche, possono predisporre, sentite le organizzazioni sindacali, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni, nei limiti dei posti disponibili in organico, piani per la progressiva assunzione dei soggetti che, alla data del 31 dicembre 2012, siano stati in servizio, presso lo stesso ente, con contratto triennale a tempo determinato a seguito di una procedura di stabilizzazione riservata ai sensi dell'art. 3, comma 94, lettera B della legge n. 244/07”.

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