giovedì 10 ottobre 2013

Decreto Pubblica Amministrazione: modifiche per precari e dipendenti possibili. Sicilia e non solo

Via libera alle modifiche del decreto sulle P.A.: le reazioni

BusinessOnline - Il portale per i decision makerE’ approdata in Senato la discussione sulle eventuali modifiche da apportare al decreto D’Alia sulla Pubblica amministrazione. L’attenzione si è concentrata soprattutto sulla norma che permette alle amministrazioni locali, pur rispettando una serie di vincoli, di prolungare i contratti a tempo determinato (con almeno tre anni di servizio) in vista delle future selezioni parzialmente riservate (50%) al personale precario; e sull’articolo 3 del dl 101 che si concentra sulle società partecipate, direttamente o indirettamente, da Comune, Regioni e Stato.
Questa disposizione permetterebbe alle aziende pubbliche, in base ad accordi stipulati tra loro e senza consenso del lavoratore, processi di mobilità di personale in esubero, previa informativa ai sindacati. Questo articolo vuole rendere più snella la procedura per 'spostare' i dipendenti pubblici da un'azienda in difficoltà a una in espansione e con un preciso programma di sviluppo.
“E' davvero positiva e importante l'approvazione dell'emendamento al Decreto sulla pubblica amministrazione, avvenuta n Commissione Bilancio al Senato, che dà un contributo di chiarezza sulla situazione dei precari siciliani”, ha detto Gianpiero D'Alia, ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione, sul Decreto Pa.
“Con questo intervento, frutto del costruttivo lavoro di questi mesi si dà la possibilità di avviare un percorso di proroga finalizzato a una successiva stabilità dei rapporti di lavoro, in linea con i meccanismi di reclutamento previsti nell'intero decreto”.
“E' un risultato positivo ottenuto grazie al lavoro del governo Crocetta e del ministro D'Alia, questo dimostra che quando si passa dalle parole ai fatti si raggiungono obiettivi importanti”: questo il commento dell'assessore regionale siciliano alle Autonomie locali , Patrizia Valenti.
L’assessore ha spiegato: “Abbiamo lavorato assieme al governatore Rosario Crocetta e al ministro D'Alia all'emendamento al Senato al decreto sulla pubblica amministrazione per risolvere il problema dei precari degli enti locali siciliani.
Con questa norma almeno il 70% dei comuni potranno stabilizzare i precari, mentre per il restante 30% creeremo un bacino unico per avviare anche la loro stabilizzazione superando alcuni vincoli”.
Questa norma, dunque, permetterà a 380 comuni di stabilizzare il 70% dei lavoratori e il personale precario del restante 30% sarà inserito in un bacino unico in modo da avviare anche per loro la stabilizzazione.
In Abruzzo, invece, il Senato ha approvato un ordine del giorno, proposto dalla senatrice Stefania Pezzopane e dal senatore Giorgio Pagliari, relatore del provvedimento, con il quale si impegna il governo ad affrontare e risolvere le problematiche relativi alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009.
Si tratta degli emendamenti bocciati dalla Commissione Bilancio, relativi alla proroga e alla stabilizzazione dei precari della Provincia dell'Aquila, alla possibilità per il Comune dell'Aquila di indire nuove procedure selettive, per i profili non previsti nell'ambito del concorso Ripam e delle procedure espropriative legate alla realizzazione delle opere pubbliche per accelerare il processo di ricostruzione.
La Pezzopane ha spiegato che “Nonostante l'amarezza per la bocciatura, da parte della Commissione Bilancio, dei tre emendamenti da me presentati, non ho mollato. Ho coinvolto il relatore Giorgio Pagliari del PD ed il ministro D'Alia e sono riuscita a strappare un impegno dal governo, recuperando le questioni sul terreno politico”.


 Fonte: http://www.businessonline.it/news/21109/Decreto-Pubblica-Amministrazione-modifiche-per-precari-e-dipendenti-possibili-Sicilia-e-non-solo.html
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