venerdì 11 maggio 2012

Catania - In piazza i precari della pubblica amministrazione: nostro futuro in gioco


I dipendenti assunti a tempo determinato rischiano
di non vedersi rinnovato il contratto per il 2013

CATANIA - Continua a salire la temperatura nelle strade catanesi, prese d’assalto per tutta la settimana da migliaia di manifestanti in lotta per la sopravvivenza lavorativa. Questa mattina è stata la volta dei dipendenti della pubblica amministrazione assunti a tempo determinato, che dopo un’interminabile attesa rischiano di non vedersi rinnovato il contratto per il 2013. «La nostra è una manifestazione regionale che si svolge contemporaneamente nelle 9 province siciliane, - spiega il segretario regionale Uil Fpl Enzo Tango – crediamo che il governo regionale si sia impegnato in maniera molto superficiale su questo fronte. E’ giunto il momento di risolvere il problema in modo definitivo, è in gioco il futuro di oltre 22.000 persone in tutta la Sicilia». Ad aggravare una situazione già difficile contribuiscono anche i pesanti tagli operati a livello nazionale, anche se l’elevatissimo tasso di lavoratori non stabilizzati è da sempre un unicum tutto siciliano. «Dopo tanti anni di precariato è difficile avere la forza di fare progetti per il futuro, – dichiara Catia Funzone, Rsu del Comune di Grammichele - soprattutto in un momento come questo. Ci rendiamo conto che a livello nazionale il mondo del lavoro sta attraversando un periodo nero, ma siamo qui per chiedere che ci sia garantito il diritto al lavoro, se non un contratto definitivo».
Continuerà ad oltranza anche la protesta dei sindacati di base che dallo scorso 3 maggio occupano l’aula consiliare di Palazzo Minoriti chiedendo a gran voce la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione siciliana. Questa mattina una delegazione di sindaci ha fatto visita all’assemblea permanente esprimendo la solidarietà degli enti locali. «Da più di una settimana siamo riuniti notte e giorno in questo presidio – fa sapere Paolo Failla, rappresentante regionale Faidel – e nonostante i vari incontri già avuti con i rappresentanti delle istituzioni regionali siamo ancora in attesa di una soluzione definitiva. Martedì prossimo a Palermo è in programma un tavolo tecnico con il presidente della Regione, se non ci saranno risultati continueremo a restare qui notte e giorno».

 

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