Legge stabilità, doppia fiducia alla Camera ma i sindaci minacciano le dimissioni.
Il grido dei sindaci: ''Monti, così rischiamo il default''.
Via libera da Montecitorio alle richieste del governo, ma i voti che arrivano dal Pdl sono sempre meno. Ultimatum dell'Anci: o il provvedimento cambierà al Senato o lasceremo in massa. Il messaggio recapitato al ministro per i rapporti con il Parlamento Giarda
ROMA - Doppia fiducia dalla Camera alla legge di stabilità, mentre insorgono i sindaci. In aula, a Montecitorio, i sì sono stati in occasione del primo voto 426, mentre nel secondo sono saliti a 433. A votare contro - oltre ai deputati di Lega e Idv - quelli delle minoranze linguistiche e di Noi Sud. Ad essi si aggiungono Beppe Giulietti (Misto) e Giancarlo Lehner (Pt). E poi c'è il caso Pdl.
Scorrendo il tabulato del primo voto si nota che è sempre più sottile la pattuglia del Pdl che vota la fiducia. Sono 71 i deputati che non l'hanno rinnovata. Tra questi i candidati anche i candidati alle primarie Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Nel partito di Angelino Alfano (che invece ha votato 'sì') i 'no' sono stati 14, gli astenuti 19, 5 i deputati in missione, 33 i non partecipanti al voto.
Per la terza e ultima fiducia le dichiarazioni di voto sono previste verso le 18 mentre il voto dovrebbe avvenire una mezz'ora dopo. La proclamazione del risultato ci sarà intorno alle 20. Poi saranno illustrati gli ordini del giorno, che saranno votati domani mattina.
Ma intanto i sindaci annunciano che sono pronti a dare le dimissioni in massa se il provvedimento non cambierà. Una delegazione dell'Associazione dei Comuni lo ha annunciato oggi al ministro dei Rapporti con il Parlamento Giarda, in un faccia a faccia alla Prefettura di Milano. "Il ministro ha compreso la gravità della situazione - ha detto il presidente Anci, Graziano Delrio - ma non era autorizzato a dare risposte". "A questo punto - ha continuato il sindaco di Reggio Emilia - attendiamo che il messaggio sia trasferito a Monti poi o arriveranno le risposte o si troveranno con un pezzo della repubblica che non riesce a svolgere le sue funzioni e andranno a governare le comunità locali con i prefetti".
Dopo la manifestazione di questa mattina, e l'incontro con Piero Giarda, i sindaci incontreranno anche i segretari di partito: prima quello della Lega Roberto Maroni, domani quello del Pdl Angelino Alfano e del Pd Pier Luigi Bersani. (21 novembre 2012)
Fonte: http://video.repubblica.it/dossier/manovra-2012-ddl-stabilita/il-grido-dei-sindaci-monti-cosi-rischiamo-il-default/111464/109855
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