Dirigenti, consiglieri, revisori dei conti, amministratori: la scure non risparmierà nessuno. Un provvedimento del presidente della Regione obbliga tutti gli enti collegati, le partecipate e ogni altro organismo regionale ridurre del 20 per cento i compensi
di RICCARDO VESCOVO
PALERMO. Dirigenti, consiglieri, revisori dei conti, amministratori: la scure di Rosario Crocetta non risparmierà nessuno. Un provvedimento del presidente della Regione obbliga tutti gli enti collegati, le partecipate e ogni altro organismo regionale ridurre del 20 per cento i compensi. «È la direttiva chiave di tutti i tagli alla spesa, la più importante» spiega Stefano Polizzotto, capo sella segreteria tecnica. È lui il braccio destro di Crocetta, l’uomo incaricato di mettere mani al taglio della spesa e dei dipartimenti. Avvocato originario di Pollina, al lavoro presso lo studio Pitruzzella di Palermo, Polizzotto conosce Crocetta dal 2002, quando lo ha assistito nel ricorso per la sua candidatura a sindaco di Gela. Da quel momento, dopo la vittoria, è diventato il suo consulente giuridico seguendolo fino a Bruxelles. Ha pure tentato di diventare sindaco del Comune dove vive da anni, Castelbuono, candidandosi in una lista civica. «Ma non parlatemi di politica – dice - sono semplicemente l’interfaccia con la burocrazia».
E di burocrati che vanno e vengono dal suo ufficio ce ne sono tanti nel primo lunedì di lavoro dopo l’insediamento del presidente. Polizzotto li accoglie tutti, discute senza sosta nella sala riunioni del secondo piano di Palazzo d’Orleans. Tra le sue carpette conserva curricula e appunti, numeri e proposte che analizzerà assieme al presidente: lo spoil system incombe. Incontra il dirigente del Personale, Giovanni Bologna, con cui lavora per sbloccare il passaggio, su base volontaria, dei dirigenti regionali agli enti locali. «Abbiamo già tante richieste», afferma. Opera a stretto contatto col segretario generale,
Patrizia Monterosso, «perché abbiamo cambiato metodo, non si lavora più singolarmente ma in equipe». Così sono arrivati tutti i provvedimenti, a cominciare dal taglio delle società partecipate, che però è ancora in attesa dell’esito di un monitoraggio. Ma Crocetta ne è sicuro: «Entro quattro mesi penso di eliminarle tutte». In attesa dello studio, a Palazzo d’Orleans stanno già predisponendo la delibera di giunta sui tagli ai compensi che secondo i primi calcoli dovrebbe portare a oltre 600 milioni di euro risparmi immediati. «Probabilmente sono molti di più - dice Polizzotto – ma è in corso uno screening per capire la portata reale di questo provvedimento». Analisi, verifiche: è tutto in divenire nella sede del governo regionale. Come la direttiva per tagliare le auto blu obbligando i dirigenti ad usarle in condivisione, o la ricognizione per accorpare, dismettere o valorizzare le Ipab. E ancora, come il censimento delle Fondazioni, perché secondo Crocetta «la Regione partecipa a 150 Fondazioni, non capisco cosa ci faccia».
Patrizia Monterosso, «perché abbiamo cambiato metodo, non si lavora più singolarmente ma in equipe». Così sono arrivati tutti i provvedimenti, a cominciare dal taglio delle società partecipate, che però è ancora in attesa dell’esito di un monitoraggio. Ma Crocetta ne è sicuro: «Entro quattro mesi penso di eliminarle tutte». In attesa dello studio, a Palazzo d’Orleans stanno già predisponendo la delibera di giunta sui tagli ai compensi che secondo i primi calcoli dovrebbe portare a oltre 600 milioni di euro risparmi immediati. «Probabilmente sono molti di più - dice Polizzotto – ma è in corso uno screening per capire la portata reale di questo provvedimento». Analisi, verifiche: è tutto in divenire nella sede del governo regionale. Come la direttiva per tagliare le auto blu obbligando i dirigenti ad usarle in condivisione, o la ricognizione per accorpare, dismettere o valorizzare le Ipab. E ancora, come il censimento delle Fondazioni, perché secondo Crocetta «la Regione partecipa a 150 Fondazioni, non capisco cosa ci faccia».
Il presidente della Regione intanto è volato a Bruxelles. Probabilmente proverà a ottenere una proroga alla spesa dei fondi comunitari perché «a rischio disimpegno ci sono 400 milioni di euro». Con lui o senza di lui, a Palazzo d'Orleans è Polizzotto l’uomo chiave della “rivoluzione” di Crocetta. «Vedrete che Rosario cambierà la Sicilia», dice prima di ricevere un altro dirigente, Vincenzo Di Rosa, alla guida dell’Azienda foreste. Settore, caldo, questo, per il quale il nuovo esecutivo lavora già a un possibile accorpamento col Comando forestale. «La prossima settimana – annuncia Polizzotto – avvieremo un tavolo tecnico».
Ciò che invece è già operativo è lo stanziamento di cento milioni all’anno, per cinque anni, per risolvere l’emergenza rifiuti. «I Comuni che certificheranno il debito nei confronti delle imprese – spiega il capo della segreteria tecnica – riceveranno un’anticipazione che potranno restituire in un massimo di venti anni attraverso una decurtazione dei trasferimenti regionali». Poi verrà la riforma del settore e in questo Crocetta è stato chiaro: lo spazzamento, la pulizia delle strade, torneranno ai Comuni mentre le società consortili di occuperanno della gestione più in generale. «Stiamo lavorando anche a questo – spiega Polizzotto – di continui, fino a tarda notte». Gli enti locali sono però col fiato sospeso: per sbloccare 300 milioni di euro di trasferimento regionali bisognerò variare il patto di stabilità, ovvero il vincolo alla spesa imposto da Roma, che nel 2013 sarà ancora più stringente. Manco a dirlo, Polizzotto volerà assieme a Crocetta per incontrare diversi ministri e provare ad allargare le maglie della spesa facendo leva sul rigore e sui tagli alla spesa disposti.
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