Il 7 e ‘l’8 c.m. a Marsala vi sono state due assemblee sindacali con i sindacati di governo cgil cisl uil oggetto attuazione delle misure regionali fase iniziale ed apertura alla stabilizzazione definitiva .La categoria dei precari stanchi di aspettare, in quelle due assemblee decidono all’unanimità di scendere in piazza con il pieno appoggio delle tre sigle sindacali.
Si stabiliscono cosi le giornate 22-23-24 cm che danno una piccola scossa all’ amministrazione comunale di Marsala,la quale dà notizie dopo un tavolo tecnico con i sindacati di un presunto loro impegno affinché si avviino i contratti a termine per i 40 asu –lsu ed i contratti a tempo indeterminato per le fasce A-B indicate dalla regione, individuazione vuoti in organico e determinazione pianta organica..
Vengono sospese le giornate di manifestazione in attesa di un consiglio comunale,quello del 17c.m.dove in quella sede dopo una breve riunione in una saletta i sindacati non trovano un punto di incontro convincente con l’amministrazione; uscendo indignati e scontenti da quella saletta andiamo ad incontrare un centinaio di precari come me,del comune di Marsala, di fatto occupiamo il consiglio comunale di Marsala già molto agitati, sentite le parti sindacali lo diventiamo ancora di piu’ gli animi si sono molto surriscaldati si va avanti per un bel po’in sala vigili urbani e polizia il tempo passa tecnicamente è occupazione intorno alle 21.00 gli animi si calmano inizia il consiglio comunale che doveva iniziare alle 18,00 chiamato l’appello il presidente del consiglio comunale di Marsala sospende e aggiorna la seduta consiliare il 22 cm, si rimane fino alle ore 23.00 insieme ai colleghi vigili urbani con la polizia e i colleghi che prestano servizio al palazzo 7 aprile.
Sono convinto che oggi una manifestazione di protesta fa molto clamore e sensibilizza e responsabilizza le amministrazioni locali.
A Marsala se la categoria dei precari non riceverà risposte concrete dall’ amministrazione comunale, la grande scossa è dietro l’angolo pronti come siamo a scendere in piazza.
G.Magro
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