26 ott 2011 - Fine del precariato. Contratto a tempo indeterminato per gli articolisti e i contrattisti che da anni lavorano al comune. Questo entro l’anno. L’Amministrazione comunale ha presentato il “Pacchetto Fuoriuscita dal Precariato”.
Le proposte sono state accolte con favore dai sindacati, nel corso di una riunione che si è svolta ieri sera nella Sala Giunta del Palazzo Municipale.
L’incontro è stato convocato dal sindaco Vito Bono e dall’assessore al Lavoro e Personale Alberto Sabella.
Presenti alla riunione, il segretario generale del Comune Michele Iacono, il dirigente del Settore Affari Generali e del Personale Michele Todaro, i rappresentanti di Cgil (Alfonso Buscemi, Carmelo Di Franco e Franco Zambuto), di Cisl (Raimondo Bruccoleri), di Csa (Giacomo Caruso), rappresentanti degli Rsu del Comune di Sciacca, il capogruppo dell’Mpa Lorenzo Maglienti.
Nel corso della riunione, l’Amministrazione comunale ha illustrato le proprie iniziative per la fuoriuscita dal precariato contenute nel Pacchetto proposto ai sindacati, con misure a favore di articolisti e contrattisti e anche con soluzioni riguardanti i 106 Lsu a totale carico del bilancio Comune. Dopo un’articolata e ampia discussione, le parti si sono trovati d’accordo su un percorso da seguire tenendo conto delle leggi, degli strumenti messi a disposizione da Regione e Stato e del Patto di Stabilità. “L’obiettivo, condiviso, - dicono il sindaco Vito Bono e l’assessore Alberto Sabella – è quello di garantire un futuro sereno ai lavoratori precari decennali e di assicurare i servizi alla città, sfruttando le possibilità che offrono le norme in vigore. L’Amministrazione comunale farà partire entro l’anno la stabilizzazione definitiva per i cosiddetti articolisti e contrattisti. In tutto sono 59 al comune, di categoria A, B e C. Entro l’anno sarà trasformato il rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, del contratto in essere, per 49 precari di categoria A e B, così come attualmente consente la norma. C’è l’impegno per i rimanenti 13 di categoria C, che già hanno avuto il rinnovo del contratto per altri cinque anni, a seguire lo stesso percorso di stabilizzazione quando le norme lo permetteranno. Il dirigente del Personale Michele Todaro e gli Uffici hanno lavorato alacremente per predisporre tutti gli atti necessari e a chiudere nel più breve tempo possibile l’iter amministrativo previsto. Si raggiungerà, così, un obiettivo importante che l’Amministrazione comunale ha inserito nel proprio programma elettorale”.
Altro percorso sarà seguito per i 106 Lsu a totale carico del Comune, per i quali si è aperto un varco. “L’Amministrazione comunale – aggiungono il sindaco Vito Bono e l’assessore Alberto Sabella – ha deciso di chiedere la concessione del finanziamento messo a disposizione dal Ministero del Lavoro mirato alla fuoriuscita dal precariato degli Lsu a carico del bilancio comunale. In rapporto all’importo che il Ministero concederà, ci siederemo di nuovo attorno a un tavolo con i sindacati per stabilire i migliori percorsi di fuoriuscita che già la legge nazionale detta. L’Amministrazione comunale non intende lasciare nulla in sospeso. Tra i percorsi di fuoriuscita delineati dall’Amministrazione comunale: una Borsa Formativa ai lavoratori finalizzata all’autoimpiego, un bonus alle aziende che assumono gli Lsu. Nei prossimi giorni, sarà convocata la delegazione trattante dei sindacati del Comune per concertare le modifiche alla pianta organica e il piano triennale delle assunzioni e tutti quegli adempimenti dovuti per legge”.
FONTE:
http://www.comune.sciacca.ag.it/pagemaster.asp?idnews=20111026125552&addt=L%92Amministrazione%20comunale%20presenta%20il%20''Pacchetto%20Fuoriuscita%20dal%20Precariato''
E non solo... oltre a condividere pienamente il ragionamento fatto sentitamente nel commento prec., vorrei aggiungere l'insinuosa impressione di vivere in una atmosfera sempre più opprimente di timore reverenziale nei confronti della politica, votata dai cittadini, che anzicchè essere espressione libera e democratica degli stessi, sembra essersi trasformata subdolamente in regime che censura e punisce (con accuse di nullafacenti, ordini di servizio fino ad arrivare a minacce di licenziamenti) a tutti coloro tentino di opporsi per difendere il proprio professionale,instancabile e sacrosanto diritto al LAVORO. Modica Daniele
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