Il provvedimento in giunta. Coinvolti i lavoratori della Protezione civile e degli assessorati al Territorio e alle Acque e ai rifiuti. di Giacinto Pipitone. - Probabilmente scatterà prima una piccola proroga e poi la vera e propria stabilizzazione. Ma quella che è arrivata ieri notte sul
tavolo della giunta è una manovra che complessivamente vale 750 posti alla Regione. Lombardo l’ha annunciata ai sindacati nel pomeriggio e poi il caso è arrivato sul tavolo del governo con una relazione messa a punto dall’assessore alla Funzione pubblica, Caterina Chinnici e dal capo del Personale Giovanni Bologna. Il caso è quello dei precari della Protezione civile, dell’assessorato al Territorio (si occupano dei piani di dissesto idrogeologico) e dall’assessorato alle Acque e ai rifiuti: in tutto 740 persone in scadenza di contratto a fine anno e in agitazione da mesi perchè sono gli ultimi di un bacino che la Regione ha ormai portato a tempo indeterminato negli organici. E allora ecco la soluzione. È Claudio Barone, leader della Uil, a raccontare ciò che Lombardo ha illustrato ai sindacati: «Il presidente ci ha assicurato una proroga del contratto di lavoro per questi 750 precari. Il prossimo passo, ha assicurato il presidente, sarà quello di attivare le procedure di stabilizzazione entro il 2012». Angelo Fullone e Paolo Montera della Cisl Fp aggiungono che «il governo si è anche impegnato a incontrarci settimanalmente per seguire passo dopo passo l'iter». Solo la Cgil si mostra scettica: «L’incontro è stato interlocutorio - è la posizione di Enzo Abbinanti -. Attendiamo di conoscere gli esiti della riunione di giunta e intanto manteniamo lo stato di agitazione». La Cgil segnala che la stabilizzazione sarebbe stata in realtà già prevista da una legge dell’anno scorso ma poi non è stata messa in atto. In effetti la giunta proprio da questa norma ha iniziato la sua analisi: «Cercheremo una soluzione» ha assicurato Lombardo. E la soluzione, come anticipa Giovanni Bologna, può essere proprio il varo di una norma all’Ars che indichi tempi e risorse per procedere da qui a qualche mese all’assegnazione del posto fisso e nell’attesa preveda la proroga dei vecchi contratti. L’emergenza precari ha un po’ distratto Lombardo dal dibattito politico. Il presidente in mattinata ha continuato il suo pressing su Rita Borsellino. Alla candidata a sindaco di Palermo del Pd il presidente chiede di chiudere un’intesa col terzo polo. Ma ieri la Borsellino ha dato un altro segnale negativo: al convegno di Confindustria sul piano di rilancio della città, non si è nemmeno avvicinato a parlare con Lombardo. I due, seppure a pochi metri, sono rimasti distanti. Malgrado il segretario del Pd, Giuseppe Lupo, riveli che «qualche passo per l’avvio di un dialogo con Lombardo, la Borsellino lo ha fatto». Anche per questo motivo Lupo, che a giorni dovrebbe avere un incontro con Lombardo sulle alleanze, non vede all’orizzonte spaccature nel Pd. Va detto però che ancora una volta il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, ha detto che senza un accordo con l’Mpa non sosterrà la Borsellino. Cracolici attende di conoscere il nome del candidato del terzo polo ma già precisa che «se si costruisce una candidatura in grado di unire un fronte largo, non sarà una candidatura solo del terzo polo. Il problema non è sostenere un candidato del terzo polo ma supportare un candidato che unisca la coalizione». Ma, pur avendo in rampa di lancio Gaetano Armao, Caterina Chinnici e Giosuè Marino, Lombardo ieri ha preso tempo: «La prudenza deve prevalere. Nel Pd l’argomento non è ancora definito». Gia.Pi.
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