Giovedì 10 Novembre 2011 11:26 I lavoratori precari del Comune di Marsala si stanno mobilitando e hanno deciso di scioperare. Sono circa 300 i dipendenti precari tra Comune e istituzione Marsala Schola che vedono un futuro incerto.
Nei giorni scorsi si sono tenute alcune assemblee su iniziativa delle segreterie provinciali di Cgil Cisl e Uil funzione pubblica.
Lo scopo degli incontri, “decidere quali iniziative intraprendere per la mancata stipula dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato dei lavoratori Asu”. A margine è infatti stato deciso lo sciopero. I 300 lavoratori incroceranno le braccia per tre giorni a partire dal 22 novembre. Nel documento, inviato al sindaco di Marsala Renzo Carini e al presidente del consiglio comunale Oreste Alagna e firmato dai sindacalisti Nicola De Serro, Salvo Morabito e Osvaldo Angileri, si spiega
l’iniziativa “in considerazione del fatto che le lavoratrici ed i lavoratori precari, negli anni, sono diventati la trave portante negli uffici: Personale, Anagrafe, Stato Civile, Ragioneria Contabile, insegnanti al Giardino d’Infanzia, Urbanistica, Lavori pubblici, Acquedotto e Tributi (questi ultimi due servizi senza il personale precario potrebbero chiudere) ed il Comune di Marsala ha beneficiato della loro opera lavorativa da oltre 22 anni”. I tre rappresentanti, inoltre, evidenziano la mancata attuazione della legge regionale 24/2010, quella che garantisce un contributo a fondo perduto, dell’80%, per cinque anni e senza nessun sovraccarico di costi per le casse comunali, per la stabilizzazione delle categoria A e B, attraverso la sottoscrizione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Poi ci sono le categorie C e D che invece necessitano di concorsi pubblici con risorse economiche previste nel piano triennale, dopo il pensionamento dei dipendenti di ruolo.
“È indispensabile – prosegue la nota - per dare a ciascun precario dignità e una collocazione certa” un piano di riordino della dotazione organica. Osvaldo Angileri spiega che ogni lavoratore precario “deve essere inquadrato nelle mansioni che svolge, effettivamente, da anni”. E proprio di questo di parlerà nel corso della riunione fissata per lunedì prossimo.
Una situazione che riguarda molti lavoratori che tengono in piedi l’intera baracca del comune quindi. E che chiedono all’Amministrazione di predisporre atti immediati per l’attuazione della legge regionale in questione. I rappresentanti dei lavoratori precari hanno anche richiesto un incontro con tutti i consiglieri comunali il 17 novembre.
Intanto, nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio provinciale ha dovuto prendere atto dello stato di agitazione del personale precario, Asu, Puc e contrattisti. La richiesta della Cgil è quella di mettere su un tavolo tecnico per affrontare la questione della stabilizzazione, in vista della prossima scadenza dei contratti Puc fissata per il 31 dicembre. Il segretario della Cgil Mimma Argurio intanto aveva preannunciato l’avvio di “una serie di attività di protesta”. Poi ha sottolineato che è stata richiesta l’utilizzo, per il prossimo 16 novembre, dell’aula consiliare per un’assemblea dei lavoratori.
Lo scopo degli incontri, “decidere quali iniziative intraprendere per la mancata stipula dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato dei lavoratori Asu”. A margine è infatti stato deciso lo sciopero. I 300 lavoratori incroceranno le braccia per tre giorni a partire dal 22 novembre. Nel documento, inviato al sindaco di Marsala Renzo Carini e al presidente del consiglio comunale Oreste Alagna e firmato dai sindacalisti Nicola De Serro, Salvo Morabito e Osvaldo Angileri, si spiega
l’iniziativa “in considerazione del fatto che le lavoratrici ed i lavoratori precari, negli anni, sono diventati la trave portante negli uffici: Personale, Anagrafe, Stato Civile, Ragioneria Contabile, insegnanti al Giardino d’Infanzia, Urbanistica, Lavori pubblici, Acquedotto e Tributi (questi ultimi due servizi senza il personale precario potrebbero chiudere) ed il Comune di Marsala ha beneficiato della loro opera lavorativa da oltre 22 anni”. I tre rappresentanti, inoltre, evidenziano la mancata attuazione della legge regionale 24/2010, quella che garantisce un contributo a fondo perduto, dell’80%, per cinque anni e senza nessun sovraccarico di costi per le casse comunali, per la stabilizzazione delle categoria A e B, attraverso la sottoscrizione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Poi ci sono le categorie C e D che invece necessitano di concorsi pubblici con risorse economiche previste nel piano triennale, dopo il pensionamento dei dipendenti di ruolo.
“È indispensabile – prosegue la nota - per dare a ciascun precario dignità e una collocazione certa” un piano di riordino della dotazione organica. Osvaldo Angileri spiega che ogni lavoratore precario “deve essere inquadrato nelle mansioni che svolge, effettivamente, da anni”. E proprio di questo di parlerà nel corso della riunione fissata per lunedì prossimo.
Una situazione che riguarda molti lavoratori che tengono in piedi l’intera baracca del comune quindi. E che chiedono all’Amministrazione di predisporre atti immediati per l’attuazione della legge regionale in questione. I rappresentanti dei lavoratori precari hanno anche richiesto un incontro con tutti i consiglieri comunali il 17 novembre.
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Fonte:
http://marsala.it/economia/lavoro/item/53632-verso-lo-sciopero-dei-precari-del-comune-di-marsala.html
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